Contro le notti insonni nel centro storico nasce il comitato “Adesso Basta!”. Appello al prefetto Garsia

 

Vercelli – E’ bastato il passaparola su Facebook, ed un paio di articoli. E ieri sera  (lunedì) si sono ritrovato in una cinquantina al dehors del bar Cavour, radunati sotto lo slogan “Adesso basta!”, che è diventato anche il nome del loro gruppo, WhatsApp e tout court.

Sono alcuni degli abitanti del centro storico (e non solo del centro storico) esasperati dalle notti ormai inesorabilmente bianche cui sono costretti da urla, schiamazzi, canti, giochi, urla a squarciagola, bestemmie, atti di vandalismo, etc. E tutto da quando è finito il locokdown e gente (giovani ma anche meno giovani) forse troppo compressa dall’isolamento forzato sta sfogando istinti repressi, senza tenere conto del sacrosanto diritto dei cittadini di riposare la notte, dopo un’intera giornata di lavoro.

A rendere ancora più decisa l’azione dei cinquanta, la notizia rimbalzata proprio ieri delle multe da 400 euro l’una comminate a Santhià a sei giovani fracassoni che non rispettavano il distanziamento imposto dalle norme anti-Covid al parco Durandi di Santhià. “L’hanno fatto a Santhià – è stata la lamentela generale – su indicazione del sindaco ai carabinieri. A Vercelli sono settimane che segnaliamo assembramenti, schiamazzi, ma non succede mai niente. Perché sindaco e carabinieri non fanno altrettanto a Vercelli? Qualche multa da 400 euro farebbe cessare immediatamente la voglia di tormentare onesti cittadini che pretendono una sola cosa: riposare di notte, senza subire le torture da parte di giovani incoscienti”.

L’obiettivo di “Adesso basta” è di raccogliere centinaia di firme e di portarle al prefetto Francesco Garsia, che è il Responsabile  del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

“Non è tollerabile – dicono i cinquanta – che la nostra città sia in mano agli incivili, e soprattutto è assurdo che, essendo tuttora in vigore le norme che regolano i distanziamenti di sicurezza anti-Covid, e l’obbligo delle mascherine se non è possibile rispettarli, di notte, ogni notte, si registrino questi assembramenti, senza che nessuno provveda con le multe. Si prenda esempio da Santhià e si agisca. Abbiamo il sacrosanto diritto di dormire e abbiamo il sacrosanto diritto di non ripiombare più nel lockdown a causa di comportamenti pericolosi”.

L’esposto sarà distribuito nei prossimi giorni in alcuni negozi del centro e della periferia, e quando sarà raccolto un congruo numero di firme verrà consegnato al prefetto e trasmesso, per conoscenza, anche al sindaco, al questore e al Comandante dei Carabinieri, al comandante della Guardia di Finanza. Per quanto riguarda il sindaco, alcuni esponenti di “Adesso basta!” chiederanno un incontro urgente con lui per perorare pattuglie anche notturne dei vigili urbani.

”La misura à colma – dicono i cittadini che si sono ritrovati ieri sera al Cavour -: quando telefoniamo al 112 non vogliamo più sentirci ripetere che non ci sono pattuglie disponibili, che in fondo sono ragazzate, che dobbiamo avere un po’ di pazienza. Siamo cittadini e vogliamo essere tutelati, ne abbiamo tutto il diritto”.

Alla prima riunione operativa di “Adesso basta” hanno partecipato abitanti di piazza Cavour, piazza dei Pesci, piazza d’Azeglio, e piazzetta Pugliese Levi e delle vie Foa, Sant’Ugolina, Morosone, Gioberti, Verdi, dei Mercati, Quintino Sella, Feliciano di Gattinara, San Michele, vicolo Santa Caterina e anche della periferica via Scalise in cui, è stato detto, la situazione è ormai da tempo intollerabile.

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