Le nostre pagelle di Pro-Legnago: disastro su tutta la linea

Concitata azione nell’area del Legnago (foto Greppi)

Ecco le pagelle dei bianchi nel match interno con il Legnago: la squadra veneta, terz’ultima in classifica, era appena riuscita nell’impresa francamente ai limiti dell’impossibile di perdere in casa pure giocando in undici contro otto (tre espulsi tra gl ospiti nella ripresa) affrontando il Seregno.

 

VALENTINI: Il suo ritorno al Piola dura diciannove minuti, poi deve cedere il posto a Tintori, a causa di un infortunio rimediato poco prima. Giusto il tempo di essere graziato da Sgarbi, che s’era infilato nella prateria delle difesa vercellese, e poi per ribattere una conclusione-gol d Gomez: 6

(Dal 20’ TINTORI: Assolutamente incolpevole sul gol, sventa una punizione velenosa di Ciccone. Non potrebbe nulla sui due legni centrati dagli ospiti, ma appare sicuro e concentrato, buon segno dopo il bruttissimo incidente di gioco con il Piacenza che ci aveva allarmati tutti: 6)

CRISTINI: Prova disastrosa: dalla sua parte il Legnago dilaga e, nel finale, rimedia un doppio giallo, rischiando per giunta il rigore (che forse c’era): 4,5

MASI: Non si macchia di svarioni colossali, ma la sensazione è che la difesa che, con la sua esperienza e il suo talento, egli dovrebbe guidare con autorevolezza, sia ormai diventata un colabrodo: 5

MACCHIONI: Il suo rientro era attesissimo, ma avviene nella giornata sbagliata. Si tiene sulle sue, non si avventura mai in avanti; probabilmente deve ancora recuperare, fisicamente e mentalmente: 5,5

BRUZZANTI: Il giocatore che ci aveva incantanti in avvio di torneo è letteralmente scomparso: 5

(Dal 61’ RIZZO: Francamente non ricordiamo un solo spunto, una sola giocata degna del suo passato: 5)

AWUA: Un errore imperdonabile in disipmegno che decide la partita: 4,5

(Dal 70’ SILENZI: Venti minuti e poco più di nulla: 5)

VITALE. Qualche buono spunto nella parte centrale del primo tempo, non sfruttato a dovere dagli avanti, e sfiora anche il gol con una bella girata,  poi progressivamente scompare: 

(dal 61’ BUNINO: Del tutto inconsistente: 5)

EMMANUELLO: Con Della Morte uno dei pochi a distinguersi nel marasma generale, gettando nella mischia tutto l’orgoglio di cui dispone: va vicino al gol tre volte con conclusioni molto belle da fuori: l’unica arma di cui purtroppo disponevamo oggi: 6,5

GATTO: Come sempre è voglioso e, talvolta, ciò lo porta a strafare. Oggi va in confusione e non incide per nulla: 5,5

(Dal 70’ Clemente: francamente, nessuno si accorge della sua presenza: 5)

DELLA MORTE: Gioca assai bene per circa un’ora, provando inizialmemente ad esplodere il suo sinistro. Poi pure lui viene travolto nel caos indescrivibile in cui viene trascinata la squadra: 6,5

COMI: Un suo missile terra-aria al 39’, neutralizzato con una vera prodezza da Enzo varrebbe, da sola, il prezzo del biglietto. E’ uno degli ultimi ad arrendersi, ma nel finale nell’area del Legnago, pur (anzi, forse perché) ingolfata di punte non arriva una sola palla giocabile: 6

SCIENZA: Se la Pro offre oggi uno spettacolo indecoroso, la responsabilità è anche e soprattutto sua. Confusione totale, non uno schema, unica risorsa: le conclusioni da lontano. Opinabile la scelta di finire con quattro attaccanti, non riforniti da nessuno: 4,5

ROSENCRANTZ

 

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