Lavoro: la Cerutti punta dell’iceberg di una situazione di sconvolgente drammaticità

Valter Bussoni, segretario della Camera del Lavoro

 

La situazione, oggi, nel Vercellese, è molto più drammatica rispetto a quella, pur grave, del 2008, quando anche la nostra realtà fu travolta da una crisi mondiale che sembrava senza vie di uscita. E’, in sintesi quanto ha affermato oggi, collegato in streaming, con il Consiglio comunale di Vercelli, il segretario della Camera del Lavoro Valter Bussoni. Il Consiglio di oggi si era infatti aperto con la discussione dell’ordine del giorno presentato dal Pd (a Vercelli come a Casale) sulla crisi-Cerutti. E nella nostra città, il presidente del Consiglio comunale, Gian Carlo Lcarni aveva accolto la richiesta del capogruppo pentastellato Michelangelo Catricalà affinché i cittadini che lo desideravano potessero seguire in streaming non solo gli interventi dei consiglieri comunali, ma anche quelli dei sindacalisti.

E Bussoni, per la Cgil, ha aperto la serie partendo dai dati generali della crisi, davvero drammatica, in cui si sta dibattendo l’intera provincia. Bussoni ha citato cifre impressionanti. Ad esempio, il dato sulle ore di cassa integrazione. Nel 2008 furono complessivamente richieste per 7 milioni di ore. Nel 2002, assommando cassa ordinaria (compresa la Covid), straordinaria e in deroga, siamo saliti a 12 milioni. Il che significa, ha calcolato il segretario generale della Cgil, sono stati interessati alla cassa integrazione a zero ore  circa 6 mila lavoratori. A questi vanno aggiunti 12 mila lavoratori de servizi e del terziario che nel 2020 hanno dovuto ricorrere ad un altro ammortizzatore sociale che si chiasma Fis, Fondo d’integrazione salariale. E altri tremila, appartenenti al settore dell’artigianato, hanno attivato, sempre nella nostra provincia, il fondo di sostengo bilaterale, che si chiama Fsba. Poi, ha aggiunto Bussoni, occorre considerare anche i circa 11 mila lavoratori non dipendenti, o partite Iva, che sempre nel corso nel 2020 sono stati costretti a chiedere dei bonus.

Dipinto questo quadro, mai così fosco, Bussoni ha centrato l’attenzione sulla “Cerutti” sostenendo che bisogna in ogni modo difendere l’alta professionalità dei lavoratori non più occupati,  che è ancora un valore forte e spendibile, inserendoli immediatamente nei cicli di formazione per attività lavorative. E a questo proposito ha citato uno strumento a suo avviso troppo trascurato nella nostra provincia, vale a dire il Fondo Nuove Competenze dell’Anpal, l’ex Italia Lavoro Spa, la società di controllo pubblico che opera nel campo delle politiche attive del lavoro, destinando alla riqualificazione dei lavoratori 250 ore di corsi specifici.

Concludendo sulla Cerutti, il segretario della Camera del Lavoro di Vercelli  ha detto che ogni sforzo possibile dev’essere compiuto in sostengo dei lavoratori, comprese le proposte contenute nell’ordine del giorno del Pd, che va dunque appoggiato. E in piena sintonia si sono espressi, a questo proposito, anche Roberto Bompan segretario della Cisl Piemonte Orientale, e Maria Cristina Mosca della Uil.

Roberto Bompan, segretario Cisl del Piemonte Orientale

I rappresentanti sindacali sono quindi usciti dalla diretta streaming, ed il Consiglio io comunale è entrato nel merito della discussione dell’ordine del giorno presentato dal Pd e dal gruppo Vercelli con Maura Forte. Il documento, illustrato dal capigruppo Alberto Fragapane, mira a promuovere la creazione di tavoli di crisi con Prefettura, Regione e Governo, in particolare con il Ministero del Lavoro e il Ministero dello Sviluppo Economico, dando seguito all’appello lanciato dai sindacati in questi giorni. Sigle sindacali che, insieme a rappresentanti di lavoratori e dell’azienda sarebbe opportuno convocare, secondo i due gruppi Pd, “per un costante confronto volto innanzitutto a sostenere le trattative per estendere gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori coinvolti per un periodo adatto a fornire adeguate tutele, in un momento molto complesso e delicato per il mercato del lavoro”.

Alberto Fragapane, capogruppo del Pd

Il Pd di Vercelli e di Casale, infine, hanno ribadito la richiesta di promuovere un’azione politica di opportuno coordinamento tra le città di Vercelli e Casale Monferrato così da percorrere tutte le opzioni e le opportunità che possano permettere di salvaguardare posti di lavoro.

Ci sono state quindi scaramucce politiche. Il pentastellato Michelangelo Catricalà, rispondendo ad un’osservazione del collega leghista Romano Lavarino sul ruolo svolto anche dalle forze di maggioranza in Comune e in Regione, per ottenere gli auspicati tavoli ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico, si è chiesto come mai non siano ancora stati avviati. Maura Forte, il sindaco uscente, ha criticato la costante assenza del sindaco alle manifestazioni sindacali e Corsaro le ha risposto che l’amministrazione precedente si sarebbe potuta occupare fin da tempo della crisi Cerutti anziché perdersi in imprese fallimentari come il sostegno all’Aprc.

Detto di queste schermaglie, va segnalato, ed è questo il dato saliente, come l’ordine del giorno sia poi passato all’unanimità.

edm

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4 Commenti

  1. Se la Cerutti è solo la punta dell’iceberg (che riguarda tante famiglie, centinaia di persone sul lastrico) di una situazione di “sconvolgente drammaticità”, perché la Camera del Lavoro con olimpica calma, per nulla incollerita, descrive pianamente i fatti MA non assume adeguate iniziative unitarie “globali” presso i lavoratori di TUTTE le categorie ? .. Al di la delle solite schermaglie di partito, anche il Pd non ci fa sperare e la Camera .. più che una camera sembra un Salotto del Lavoro.

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