Vercelli – Come tutti saprete, lunedì sera o martedì, al massimo, il Collegio di Garanzia del Coni, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, prenderà la decisione definitiva e importante sulla serie B a 19 o a 22 e sull’eventuale ripescaggio della Pro Vercelli. Bene, in questi giorni gli addetti ai lavori, in modo particolare la sempre informatissima Gazzetta dello Sport, scrivono che Frattini sarebbe più che intenzionato – vista l’evidente fondatezza dei ricorrenti contro la discutibile scelta di partire con un campionato a diciannove – a ripristinare il format a ventidue. Ma, scrive la Gazzetta, all’interno del Collegio c’è qualcuno che non sarebbe d’accordo, altrimenti, l’organo di Garanzia dello Sport avrebbe già emesso il verdetto.
Ebbene, il fatto curioso è che del Collegio farebbero parte nomi conosciuti legati in qualche mondo a un circolo romano, il Circolo Canottieri Aniene, uno dei più prestigiosi d’Italia, fondato proprio nel 1892, la data di nascita della Pro Vercelli. Nulla di male, per carità, ma il presidente dell’Aniene è Massimo Fabbricini, fratello del commissario della Federcalcio Roberto Fabbricini, mentre il presidente del Coni, Giovanni Malagò (che sinora ha fatto il pesce in barile in questa vicenda) è stato per vent’anni presidente (fino al 2017) del glorioso Circolo che ha sede all’Acqua Acetosa. Come se non bastasse, in quest’intrico di cariche, vi è anche il fatto che Roberto Fabbricini (che con una delibera presa in regime commissariale ha avviato tutto questo pasticcio) è pure segretario del Coni.
Ora, noi non vogliamo neppure lontanamente pensare che il futuro della serie B e, per quanto ci riguarda, della Pro Vercelli, venga deciso dalla Canottieri Aniene. Segnaliamo solo che, tuttavia, ci sembra che tra Federcalcio, Coni e, appunto, Circolo Aniene intercorrano frequentazioni ripetute. Un fatto segnalato anche da un articolo de L’Espresso del 2016 (leggi qui). Ne prendiamo dunque atto e attendiamo fiduciosi il verdetto, fidando in Frattini e nella correttezza di tutti gli altri irreprensibili componenti il Collegio, che sicuramente, al momento di pronunciarsi, sapranno decidere in totale serenità.
