L’appello di UMV: “Non lasciamo che il Centro Incontro di Prato Sesia chiuda”

«Con la pandemia, è nata negli utenti la paura dei contagi in RSA, con conseguenti timori di alloggiare i propri anziani presso le strutture che li accolgano: ma dobbiamo renderci conto che tutto ciò è sbagliato». È la riflessione dell’:assessore ai Servizi Socio Assistenziali di UMV, Francesco Nunziata.

Un esempio di quanto sta avvenendo è il rischio chiusura del Centro Incontro di Prato Sesia, gestito proprio dall’Unione Montana Valsesia: una realtà accogliente ed efficiente, che offre agli anziani una soluzione perfetta per vivere in piena autonomia ma con l’aiuto di personale qualificato per gestire la propria quotidianità senza preoccupazioni.

Nunziata lancia l’allarme: «Purtroppo questa bellissima realtà rischia la chiusura perché i timori legati alla pandemia hanno fatto diminuire drasticamente il numero degli ospiti». Attualmente al Centro Incontro ci sono solo tre ospiti, per poterlo mantenere aperto ne servono nove, numero che c’era fino a qualche mese fa, ma si fa fatica a trovarli.

«Mentre prima del 2019 le strutture per accogliere gli anziani non bastavano mai – aggiunge l’assessore – oggi, per paura di contrarre il Covid, tali strutture sono sempre più vuote. Per contro, tanti nonni vivono in solitudine, nella difficoltà quotidiana di provvedere alle incombenze domestiche, spesso nutrendosi non adeguatamente perché la solitudine genera anche inappetenza, oppure non hanno lo spirito per cucinarsi pasti adeguati».

«La struttura, che non è una RSA mette a disposizione degli ospiti un’infermiera che si occupa di seguire gli anziani affinché assumano correttamente eventuali terapie, una guardiania notturna che garantisce tranquillità per ogni evenienza e uno spazio per l’esercizio fisico. I pasti sono forniti dall’esterno, ma è a disposizione una cucina per le piccole esigenze della giornata. Gli anziani possono entrare ed uscire senza limitazioni. Il centro è una vera e propria casa, dove però non sono soli come spesso accade a chi ha una certa età».

Il costo mensile è di circa 1.150 €, ci sono 5/6 posti disponibili, senza vincolo di provenienza degli ospiti: «Non è necessario essere residenti nel territorio di UMV – conclude Nunziata – Confidiamo che nuovi ospiti arrivino a popolare questa bellissima realtà, dove poter essere indipendenti ma mai soli. Solo in questo modo potremo continuare a mantenerlo aperto, offrendo un importante servizio alla collettività».

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1 commento

  1. Condivido parola per parola quanto affermato dall’assessore Francesco Nunziata. Purtroppo. Il “lavoro” del Governo e della stragrande maggioranza dei mezzi di informazione ha “iniettato” efficacemente e, pare, irreversibilmente, la Paura, quando non il Terrore nel sangue degli italiani che ora preferiscono senza indugi “smettere di vivere” per combattere il remotissimo rischio che la malattia bussi alla porta. Non più il Papa, bensì il governo sembra promettere implicitamente (a chi segue “le regole”) implicitamente la Vita Eterna. Oltretutto il costo per entrare in quel piccolo paradiso (se confrontato con la solitudine e le conseguenti, inevitabili angustie delle quali parla l’assessore) è piuttosto moderato.

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