L’Accademia di Carlo Olmo aprirà il Capodanno Cinese a Torino con la danza del Dragone e del Leone

La danza con il Dragone e il Maestro Carlo Olmo in una foto del 2019 durante una manifestazione a Settimo Torinese (foto dal profilo facebook dell'Accademia)

 

Sarà  l’Accademia Shen Qi Kwoon Tai di Vercelli, il cui Maestro caposcuola è Carlo Olmo, grande studioso e conoscitore della cultura orientale, ad aprire i festeggiamenti del Capodanno Cinese 2020 a Torino, di fronte alla comunità cinese più importante della regione.

 

Si tratta di un vero privilegio, per l’Accademia di Carlo Olmo, oltre che un importante riconoscimento dell’attività di studio e crescita in questi anni, che si è concretizzato con una lettera ufficiale di invito inviata dal Presidente della Federazione Nazionale Italia Cina.

 

La nota Accademia vercellese, dunque, aprirà i festeggiamenti che si terranno da venerdì 24 gennaio a Torino per il Capodanno Cinese 2020, alla presenza del Sindaco della città capoluogo e del Console Generale della Repubblica Cinese.

 

Come detto, a sottolineare l’importanza di questo invito, basti ricordare che la provincia torinese è la prima in Italia per presenza di immigrati cinesi, potendo contare su una comunità di oltre 4.000 unità solo nel capoluogo oltre a nutrite rappresentanze a Barge e Bagnolo .

 

“Torino è una città famosa per l’integrazione che ha saputo dimostrare, anche a livello di tutele giuridiche ed assistenziali, nei confronti delle diverse ondate migratorie che hanno interessato il suo territorio” si legge in una nota ufficiale.

 

Una sequenza della danza con il Dragone e il Leone in una foto del 2019 durante una manifestazione a Settimo Torinese (foto dal profilo facebook dell’Accademia)

Per aprire i festeggiamenti è stata richiesta ufficialmente al Maestro Olmo l’esibizione del Dragone e del Leone, descritta come “significativa e meravigliosa danza tradizionale della cultura cinese, simbolo di identità etnica, ed esibizione tipica dei giorni di festeggiamento del Capodanno”, festeggiamenti che proseguiranno per gran parte del mese di Febbraio. Tra l’altro va sottolineato che l’Accademia per tale rituale di danza possiede un vero dragone cinese, fatto arrivare appositamente dall’oriente, lungo più di 15 metri (foto).

 

 

Molti sono anche gli eventi e gli incontri organizzati con la Città di Torino e molti enti e associazione per creare un punto di incontro e di scambio di culture.

 

Significativo il ritorno e la presenza nel capoluogo per tutto il mese di febbraio di uno dei più famosi fra gli artisti cinesi, Mai Lang – che tradotto significa “Onda di grano” – pseudonimo di Qian Shengyi, proveniente da Wenzhou, città di origine della gran parte della comunità cinese di Torino.

Questo artista viene descritto come un ricercatore delle memorie perdute, e realizzerà delle opere che si richiameranno ai monumenti simbolo della città di Torino, e che esporrà al suo rientro a Wenzhou allo scopo di far conoscere la stupenda ex capitale sabauda.

 

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