L’endometriosi è una malattia subdola e dolorosa di cui in Italia soffrono (con diagnosi conclamata) almeno tre milioni di donne. Ma pur essendo così diffusa è ancora purtroppo sottaciuta da tante, troppe donne che ritengono, e assolutamente a torto, che sia normale avere dolori nel periodo mestruale i durante i rapporti sessuali.
Per spiegare a sempre più donne, ma anche ai loro genitori, ai mariti, ai compagni che cos’è l’endometriosi, come diagnosticarla e combatterla, da anni la vercellese Vania Mento si batte come una leonessa, anche e soprattutto contro l’ignoranza, la sottovalutazione e la superstizione. Vania Mento utilizza i social, ma anche tutti gli strumenti di comunicazione possibile, assecondata da persone che l’aiutano in questa inesausta e nobile missione, come ad esempio Fabrizio Costanzo, portavoce dell’associazione “La voce di una è la voice di tutte”, fondata dalla stessa Mento.
E oggi, in un gazebo ovviamente rosa (è il colore della lotta all’endometriosi), allestito in via Cavour, Vania Mento, Fabrizio Costanzo e altri volontari hanno distribuito ai vercellesi un depliant rosa in cui sono illustrati, anche nei dettagli, temi salienti che riguardano tutte le donne ammalate o che dovrebbero sottoporsi ad esami diagnostici preventivi. Nel depliant si parla anche dell’esenzione 063 che dal gennaio 2017 tutela le donne colpite dalla malattia, finalmente inserita nei Lea i livelli essenziali di assistenza.
Ci sono anche ovviamente i canali social su cui seguire le novità mediche e legislative nonché l’Iban per finanziare i servizi e le lotte dell’associazione: questo IT95N0326810000052628041080. Per chi vuole iscriversi all’associazione che ha sede legale in via Galileo Ferraris, la quota è di 20 euro.
Tra coloro che sono passati dal gazebo e che si sono congratulati, anche l’assessore Mimmo Sabatino.
Purtroppo non si conosce la causa, quindi diventa difficile andare oltre i rimedi momentanei.