La vittoria di Wembley vista con gli occhi di vercellesi molto popolari

Festeggiamenti post partita a Vercelli (foto Renato Greppi)

Dov’erano e con chi hanno visto la finale dei Wembley alcuni dei personaggi più noti di Vercelli? Siamo andati a chiderglielo.

Alessandro Stecco, e consigliere regionale, l’ha vista in casa con la moglie e il suo suocero ultraottugenario, Virgilio. Spiega. “Abbiamo sofferto e poi  gioito come tutti e, da buon tifoso della Fiorentina, mi sono entusiasmato per la prova di Chiesa, che oggi sarà pur della Juve, ma à di scuola viola, l’abbiamo cresciuto noi. Alla fine, non sono sceso in strada, ma ho sventolato il tricolore dal balcone”.

Anche il Lupo Bianco, Carlo Olmo, è rimasto della sua “Tana” di via Delpiano 7, con la sia Angela. Racconta: “Non sono un tifoso di calcio ma seguo i grandi eventi sportivi, soprattuto quelli della Nazionale. E mi sono anche commosso, seguendola minuto per minuto, per la prova di Berrettini a Wimbledon. Penso che la vittoria della nostra Nazionale sia stata un toccasana anche per l’energia positiva che  trasmesso ovunque nel nostro Paese. Mi ha infine molto toccato la presenza del Presidente che, con il suo stile sobrio ed educato, ci ha, come sempre rappresentanti con grande dignità”.

L’hanno seguita invece in un ristorante, alla pizzeria Nuova  Capri di via Gioberti, la direttrice artistica del Viotti Festival Cristina Canziani, con il grande pianista pistoiese Andrea Lucchesini, la figlia Giulia Rimonda e il violinista Ivos Margoni, che suonerà con Giulia e con Lucchesini mercoledì al Museo Leone. Spiega Cristina Canziani: “Andrea, Ivos ed io siamo milanisti, ma anche se nella Nazionale non c’erano rossoneri, Donnarumma a parte che un po’ sentiamo ancora nostro, abbiano gioito come tutti gli italiani. Poi siamo anche andati a goderci i festeggiamenti nella vicina piazza Cavour. E’ stato un momento bellissimo, ci voleva per il nostro Paese”.

L’entusiasmo dei tifosi vercellesi (foto Greppi)

Rigorosamente in casa, invece nel pieno rispetto di tutti gli accorgimenti scaramantici l’ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Nando Lombardi e il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti. Dice Lombardi: “In casa con mia moglie, vestito più o meno, come durante tutte le altre partite vittoriose dell’Italia, nonostante le condizioni climatiche fossero mutate dall’avvio degli Europei. E anche i nostri tre figli, con le loro compagnie, negli stessi luoghi delle altre volte. Sono rimasto colpito dalla scasa civiltà calcistica dei tifosi inglesi. Ricordo benissimo quando nel 2006, l’Italia di Lippi fu applaudita dai tedeschi a Dortmund, amareggiati per l’esclusione dalla finale mondiale di Berlino, ma veri signori rispetto a quelli che hanno lasciato ieri alla chetichella Wembley per non applaudirci”.

Appunto in quel calcisticamente indimenticabile 2006  Riva Vercellotti era sindaco di Gattinara e si vide la finale tutto solo in casa. Approfittando del fatto che la famiglia era al mare, ha voluto ripetere esattamente la stessa cosa ieri, anche se a Vercelli, sbarrandosi nella sia abitazione di via Gioberti. “E la formula – dice -ha funzionato. Qualora dovessimo arrivare in finale anche in Qatar, farò la stessa indica cosa.  L’Italia di Mancini è stata favolosa, e, se devo scegliere il mio gioccatore preferito, anche da ex portiere non posso non indicare Donnarumma, semplicemente strepitoso”.

L’olimpionico Maurizio Randazzo, in procinto di partire per Tokyo, come capo delegazione della scherma italiana, ha visto la partita in casa con la moglie Ombretta e due amici. E, come tutti i campioni, anche Randazzo è molto scaramantico.  “I soliti due amici – spiega – con i quali abbiamo seguito tutte le gare dell’Italia. Abbiamo mangiato lo stesso tipo di pizza, bevuto le birre della solita marca e ci siamo seduti negli stessi posti, con tutte le prudenze necessarie anche se eravamo tutti vaccinati. Abbiamo ovviamente gioito pr l’impresa degli Azzurri. Io ho trovAto fantastico Donnarumma e super Spinazzola, ovviamente fino a quando ha potuto giocare. E poi che bravi Chiesa e i due centrali juventini. Certo che se la mia Juve avesse avuto a centrocampo gente come Jorginho, Verratti o Locatelli avrebbe sicuramente vinto il decimo scudetto consecutivo”

Casa e famiglia anche per il presidente della Pro Vercelli Franco Smerieri, pure lui davanti al televisore con la moglie e con la suocera Rita di 87 anni. La figlia era al mare.  Dice:”Era incerto se andare a seguirla al Principe, ma poi ho optato per rimanere in casa. Scelta felicissima, ero stra contento, come tutti. Calcisticamente parlando, grande annata per me e per la mia Pro, adesso con la ciliegina di questo trionfo degli Azzurri”.

In famiglia, con la moglie Carla anche Pier Giorgio Fossale, già presidente dell’Ordine de medici e ora al timone dell’Atl. Dice: “L’ho seguita con molta trepidazione e con un’incontenibile gioia finale. Fantastico Donnarumma, bravissimo Chiesa e, oltre alla difesa, molto bravi anche Jorginho e Batella”. E in casa pure il suo successore all’Ordine, Germano Giordano: “Sono tifoso dell’Inter in un ambito familiare in cui tutti sono juventini, mia moglie compresa. Ho ammirato Donnarumma, ma anche un Chiesa fantastico Poi i due centrali della Juve e Jorginho, stupendo regista”.

Partita casalinga anche per l’avvocato Roberto Scheda: “Mi ha tenuto a bada mia moglie Caterina e mi sono contenuto nel tifo, anche per non spaventare la mia cagnolina, ma alla fine l’urlo di gioia e di liberazione è sgorgato spontaneo e altissimo. Tutto l’Europeo di Chiesa, cresciuto in casa da noi fiorentini, è stato favoloso. Commovente quello di Spinazzola; e mi è piaciuta la replica di Bonucci agli inglesi che ci avevano strarotto con la stanca litania dei mangiaspaghetti: ‘Dovete ancora mangiarne di pastasciutta per essere al nostro livello’. Chapeau!”.

Spinazzola ha impressionato anche il compositore e mito della chitarra classica italiana Angelo Gilardino, che ha seguito il match incasa con il figlio Alessandro, affermato pittore e juventino fino al midollo: “Penso che quella di Mancini, pur senza fuoriclasse, sia una squadra eccellente, ricca di talenti, Spinazzola e Chiesa in testa. Una volta trovato un centravanti di livello internazionale sarà pressoché perfetta, anche se sarà necessario, e non facile, recuperare in fretta una copia di difensori centrali forti come Bonucci e Chiellini”.

L’avvocato Aldo Casalini, presidente della Fondazione Carisver, è invece in un villaggio di Sibari, in Calabria con la famiglia. “Ho visto lì la partita – racconta – nell’anfiteatro del villaggio sul maxi schermo. Eravamo in tanti a tifare, ma c’erano tutti i distanziamenti rassicuranti, secondo le norme anti Covid. A partita finita, classici festeggiamenti da villaggio turistico sulle note di ‘Notti Magiche’. Mi hanno impressionato Donnarumma, Bonucci, Chiellini e Chiesa. Tra l’altro proprio ieri, un caro e giovane amico, Riccardo Scrivanti, portiere del Borgo Vercelli, ha compiuto e festeggiato i suoi 17 anni, dicendomi, con gioia e fierezza: ‘E’ stato davvero un compleanno indimenticabile”.

Entusiasta della squadra e soprattutto di Mancini, il doriano doc Gian Carlo Locarni, che ha seguito la gara in famiglia nella sua casa di Carpignano Sesia: “Esattamente ventinove anni fa, in quello stesso stadio, da tifoso, subii un’amarezza indicibile per la finale di Champions persa immeritata dalla Samp contro il Bacellona. Che meraviglia aver assistito al riscatto di gran parte di quella squadra, in cui c’erano Mancini e Vialli, in quello stesso stadio. Ed è fantastico scoprire che quello che era per noi soli doriani il nostro Bobby-gol, cioè Roberto Mancini, sia diventato lo sportivo oggi più popolare e amato dall’Italia intera. Infine, una considerazione: ‘Ma se un giocatore  come Harry Kane è valutato cento milioni, quale dovrebbe essere la valutazione di gente come Chiesa e Jorginho?”.

Concludiamo con l’ex sindaca Maura Forte, che ha seguito la partita in casa, con amici.Da sempre la Forte ha fatto rilevare di non avere, Pro Vercelli a parte, una squadra del cuore. “Ma seguo sempre – spiega – i grandi eventi calcistici in cui è coinvolta la nostra Nazionale, e ieri mi sono commossa anche per la presenza del Presidente Mattarella in tribuna, presenza che ha sancito la storicità di una giornata che nessuno di noi dimenticherà mai”.

Del sindaco attuale, Andrea Corsaro, abbiano riferito ieri: dopo la partita è andato ad assaporare (con mascherina regolare), in strada, la gioia della sua città per il trionfo degli Azzurri, con una figlia, con il vice sindaco Massimo Simion e con il musicista  Luigino Ranghino.

Edm

 

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

3 Commenti

  1. Interessante ascoltare su questo evento totalizzante anche la voce alcuni fra i personaggi e personalità più in vista della città .. emergono i sentimenti più profondi (alti o bassi che siano) e tante conferme, qualche sorpresa .. ieri ero rimasto colpito dalla posizione molto soft assunta dal Sindaco dopo il fatto misterioso della cornucopia rotta: “Ora – dice il sindaco Andrea Corsaro – la restaureremo e la ricollocheremo al suo posto. Intanto, con le telecamere cercheremo di risalire ai responsabili del danneggiamento” .. .. .. che forse …: ” dopo la partita è andato ad assaporare (con mascherina regolare), in strada, la gioia della sua città per il trionfo degli Azzurri, con una figlia, con il vice sindaco Massimo Simion e con il musicista Luigino Ranghino … non vi abbiano intravisto a compier lo SCEMPIO, SALENDO SULLA STATUA, QUALCUNO DEL GRUPPO appena sopraggiunto in piazza, PROVENIENTI d ….
    “alla pizzeria Nuova Capri di via Gioberti, la direttrice artistica del Viotti Festival Cristina Canziani, con il grande pianista pistoiese Andrea Lucchesini, la figlia Giulia Rimonda e il violinista Ivos Margoni, che suonerà con Giulia e con Lucchesini mercoledì al Museo Leone. Spiega Cristina Canziani:… E’ stato un momento bellissimo, ci voleva per il nostro Paese”.” .

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here