La Vita Liquida di Lia Pascaniuc alla galleria Artemy di Alassio

Lia Pascaniuc, Vita Liquida

Inaugura venerdì 13 agosto alla galleria Artemy di Alassio la mostra di Lia Pascaniuc e di Anaïs Tiozzo, che resterà aperta fino al 28 dello stesso mese e sarà visitabile tutti i giorni con ingresso libero dalle 17 alle 23.

Le due artiste propongono uno spaccato di arte contemporanea, narrata con la forza intrinseca dei colori primari attraverso le opere di un mondo marino vivido e realistico di Lia Pascaniuc e le sculture che raccontano i dualismi di Anaïs Tiozzo insieme indagando sul mondo percepito, la vita nel mondo reale, il rapporto spazio-materia, luce-buio, bene-male, energie opposte necessarie per il raggiungimento dell’armonia, del tutto.

Lia Pascaniuc presenterà nell’esposizione una selezione di lavori dedicati al mare tratti dal ampio suo progetto Vita Liquida. «La città ligure – spiega la visual artist – è la location ideale per i miei progetti dedicati all’acqua. Ho lavorato e studiato molto, scientificamente ed artisticamente parlando sul tema dell’ambiente, i cambiamenti climatici e le trasformazioni naturali; l’acqua e il mare sono temi fondamentali delle mie creazioni».

Anaïs Tiozzo nasce a Barcellona nel 1961, eredita il talento artistico dal nonno, ottimo ritrattista e fotografo. Frequenta il liceo Artistico Michelangelo di Como, la sua educazione artistica si completa successivamente con la frequentazione assidua dell’atelier del noto ed istrionico pittore impressionista Cipriano D’Agostini dal quale assimilerà la capacità espressiva e cromatica di immediatezza. Successivamente seguirà la scuola Castellini di Como apprendendo la tecnica dell’affresco che la porterà ad eseguire numerosi murales e dipinti d’interni.

Nel 2003 si trasferisce ad Albenga, conosce lo scultore Flavio Furlani, visita il suo atelier ed è quasi una folgorazione, un’ attrazione magnetica per la scultura, inizia così a frequentare assiduamente il suo laboratorio, nascono le sue prime sculture in gesso che non sente comunque la sua materia, si avvicina così all’argilla e nasce un connubio indissolubile con questa materia che ci riporta alle nostre origini e a impatto ambientale zero.

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2 Commenti

  1. Lia Pascaniuc liquidamente riappare, stavolta con la altrettanto brava Anaïs Tiozzo (interpreta in modo originale e piacevole, a volte sorprendente, l’insegnamento di molti artisti contemporanei) a formare un connubio piuttosto improbabile… (ma va bene lo stesso);
    “insieme indagando sul mondo percepito, la vita nel mondo reale, il rapporto spazio-materia, luce-buio, bene-male, energie opposte necessarie per il raggiungimento dell’armonia, del tutto”
    .. va di nuovo molto bene .. nulla da ridire ! .. il discorso è inconfutabile: potrebbe adattarsi a qualsiasi circostanza della vita e dell’arte… figuriamoci se non nel nostro caso.
    Ho visto le creazioni di entrambe e sono interessanti ma poi, ancora nell’articolo di dice:
    “Ho lavorato e studiato molto, scientificamente ed artisticamente parlando sul tema dell’ambiente, i cambiamenti climatici e le trasformazioni naturali; l’acqua e il mare sono temi fondamentali delle mie creazioni”
    Caspita! .. e .. quali le conclusioni ? .. magari s’è scoperto che il cambiamento climatico è una bufala? .. (qualcuno c’è arrivato per un’altra strada) .. come rappresentar artisticamente tale concetto?
    Se ancora non s’è raggiunto tale traguardo .. TUTTO ACCADRA’ in Liguria!!? .. :la “terra” ideale per studiare .. il mare.
    Non sarebbe la prima volta che i flutti impongono le proprie Idee e la Verità a Poeti e Artisti (ma non s’era ancora mai visto il produrre in modo scientifico): https://www.ohga.it/le-piu-belle-poesie-sul-mare-da-salvatore-quasimodo-a-eugenio-montale/

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