La “superstrada” Vercelli-Novara si farà. E l’assessore Gabusi firma la petizione

Da sinistra il Presidente della Provincia Eraldo Botta, l'assessore Marco Gabusi, il Sindaco Andrea Corsaro e il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti

Una superstrada a quattro corsie collegherà Vercelli a Novara. La conferma che l’opera sarà quella prioritaria per quel che riguarda il territorio vercellese, nei piani della Regione, è arrivata direttamente dall’assessore regionale Marco Gabusi, intervenuto al convegno “Il Futuro dei Trasporti nella provincia di Vercelli”, quarto appuntamento di “Meet Up On Friday – I Venerdì della Fondazione”, rassegna che la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli organizza in collaborazione con Co.Edi. – Tgvercelli e La Sesia.

 

L’appuntamento di ieri, 22 novembre, ha radunato nella sala convegni della Fondazione, oltre all’assessore regionale, anche il Sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti e il Presidente della Provincia di Vercelli Eraldo Botta. Presente anche una rappresentanza del comitato “Sì Tangenziale” di Cameriano e Orfengo, a raccogliere firme per realizzare il collegamento. Tutti a raccontare, stimolati dalle domande di Enrico De Maria, quale sarà il futuro dei collegamenti ferroviari e stradali della nostra provincia. A fare gli onori di casa il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fernando Lomabrdi.

La notizia più importante è venuta fuori alla fine, quasi, della serata. Quando l’assessore Gabusi, dopo una esposizione concreta e pragmatica della situazione economica della Regione e di quali saranno i margini d’intervento dell’ente in rapporto alla collaborazione che esso avrà con le realtà locali, ha spiegato: “L’opera di un collegamento stradale veloce tra Vercelli e Novare a oggi è l’intervento che avrà la priorità in questo territorio. La sua realizzazione è un effettivo bisogno che è stato rappresentato bene dai sindaci di Vercelli e Novara, dalla gente, e stasera c’è anche un comitato qui a rappresentare questo bisogno, in più andrà a servire un bacino d’utenza ampio che tendenzialmente si amplierà, sia per le realtà commerciali e industriali in fase di sviluppo, in questa parte di Piemonte, sia per la nascita della Città della Salute di Novara. Non ultimo va considerato il fatto che, se mai verrà realizzata una stazione intermedia dell’alta velocità ferroviaria, questa non potrà che essere a Novara, visto che proprio Novara è l’unico luogo indicato per una tale infrastruttura, per questioni tecniche e di efficienza di servizio, negli studi effettuati dal Politecnico sin dal 2004. È quindi corretto pensare che questo sia un intervento prioritario su cui però, da adesso, andrà fatta la progettualità e il piano economico per la realizzazione. Sono fiducioso di trovare una starad per finanziare l’opera. Un intervento che, se vi sarà un supporto concreto delle realtà del

L’assessore Marco Gabusi firma la petizione a favore della nuova superstrada Vercelli Novara

territorio, di Comuni, Provincia, enti come la Fondazione Cassa di Risparmio, che si muoveranno in modo unito e sinergico, facendo squadra e creando le condizioni più favorevoli alla realizzazione, si potrà concretizzare”. E a supporto di quanto detto, a fine serata, l’assessore Gabusi si è anche fermato a firmare la petizione del Comitato di cittadini di Cameriano, che richiede appunto il nuovo collegamento stradale. “Firmo anche io la petizione perché in questo caso è una raccolta di firme a favore di qualche cosa, di un’opera – ha detto-. Io infatti, di solito, non firmo petizioni perché queste sono sempre contro qualcosa. Ma questo caso è diverso, la richiesta è a favore: mi pare una buona iniziativa”.

 

La carrellata di interventi, prima che l’assessore Gabusi tirasse le fila dei ragionamenti sul futuro dei collegamenti e delle infrastrutture di mobilità del vercellese, era stato aperta da Carlo Riva Vercellotti, oggi consigliere regionale e per anni Presidente della Provincia di Vercelli. Riva Vercellotti ha esposto le varie criticità in quanto a collegamenti, ferroviari e stradali, del vercellese, facendo un lungo elenco di interventi su nodi che andrebbero risolti. A partire proprio dalla richiesta di un segnale per quel che riguarda la nuova “superstrada” tra Vercelli e Novara. “Che potrebbe essere a quattro corsie – ha detto Riva Vercellotti – e potrebbe correre, nel suo tracciato, di fianco alla ferrovia consumando così pochissimo nuovo suolo, con la realizzazione anche di una “barriera” verde di alberi che la separino dalla zona abitata, con la doppia funzione di abbattere l’impatto ambientale e di attutire l’inquinamento, sia acustico che derivato dal passaggio dei mezzi”. Riva Vercellotti, introdotto da Enrico De Maria che ha ricordato come da tempo il vercellese attenda un miglioramento dei collegamenti stradali e ferroviari sia sull’asse ovest-est sia verso la Liguria, non risparmiando una sottointesa critica al Mit, invitato alla serata “ma che non ha ritenuto di rispondere all’invito”, ha ricordato la riduzione negli anni scorsi dei fondi destinati alle infrastrutture e al fabbisogno del trasporto pubblico destinate al vercellese “a favore di altre province, come Cuneo e Torino – ha detto Riva Vercellotti -. Riducendoci nella situazione che in certi comuni non si può andare a scuola al sabato perché non ci sono i mezzi che possano portare i ragazzi”. Ha poi parlato, nella sua approfondita e specifica disanima, della cancellazione dei treni Freccia Bianca “fatta su principi commerciali da Trenitalia”, per poi introdurre la domanda sul futuro del collegamento ferroviario Vercelli-Casale “che andrebbe interpretato però in termini più ampi, di sistema. Pensandolo come una finestra verso Alessandria ma soprattutto verso la Liguria”. Sollevando infine l’annoso problema “della qualità sempre più scadente dei viaggi sulla tratta regionale Torino Milano, affrontata da migliaia di viaggiatori ogni giorno”.

 

Il Presidente della Provincia Eraldo Botta

Il presidente della Provincia di Vercelli Eraldo Botta, nel suo intervento, ha poi sottolineato come le strade del vercellese si classifichino ai livelli più bassi in sicurezza, per quel che riguarda la percentuale di morti in rapporto agli incidenti: “siamo a 6 morti ogni 100 incidenti in media, agli ultimi posti a livello nazionale, quando a Milano o nel monzese siamo a un decesso ogni cento”. “Mentre per quel che riguarda la ferrovia – ha proseguito Botta – per capire la sua importanza strategica anche per il futuro, basti pensare che più di 144mila persone ogni giorno utilizzano le tratte che passano sul nostro territorio. Si tratta di una infrastruttura che è sempre più utilizzata. Ciò deve far riflettere sulle necessità di intervento, che non sempre sono solo necessità legate al trasporto su gomma. Un intervento che, però, la Regione non può e non deve affrontare in solitaria. Ma, anzi, sono proprio le realtà territoriali come le nostre le prime a doversi dare da fare”. Lo stesso Presidente Botta ha poi consegnato all’assessore Gabusi un documento in cui sono elencate tutte le criticità del territorio, in quanto a collegamenti stradali e ferroviari, con altrettanti suggerimenti per una soluzione “in modo da dare una traccia su cui iniziare a lavorare insieme, a fare sistema”.

Dal canto suo il sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, ha rilevato l’unicità del territorio vercellese, che per sua posizione strategica e baricentrica potrebbe essere terreno fertile di sviluppo sia logistico, pensando a una funzione di “retro porto” sui grandi collegamenti commerciali europei tra il nord del continente e gli sbocchi liguri, sia industraile. “Sviluppo che in parte è stato anche preparato dagli insediamenti che Vercelli ha già saputo attrarre in questi anni – gìha detto -, adeguandosi e sviluppandosi con le decisioni strategiche prese dal Comune”. Corsaro ha poi puntato l’indice sui tagli continui degli ultimi Governi nazionali che si sono susseguiti, sia alle infrastrutture sia allo sviluppo dei collegamenti. “Ma noi non demordiamo – ha detto Corsaro – e stiamo dimostrando che un territorio si può battere per il suo futuro, preparandosi anche dal punto di vista strutturale allo sviluppo, adeguando le sue strutture come i collegamenti, i parcheggi, le aree di interscambio. Per fare tutto ciò, però, è necessaria coordinazione tra gli enti, progettualità, e caparbietà nel raggiungere quanto si è progettato”.

Muaro Mottaran del comitato “Sì Tangenziale”

Il rappresentate del comitato favorevole alla tangenziale di Casalino, Mauro Mottaran, ha testimoniato come gli abitanti delle frazioni di Orfengo e Cameriano vivano in condizioni davvero disperate. “Noi vediamo circa 30 mila veicoli al giorno passare, tra cui camion e mezzi pesanti. Transitano a pochi metri da casa. Attraversare la strada a volte è impossibile, pericoloso. L’aria è irrespirabile, l’inquinamento acustico a volte mon permette nemmeno di parlare tra noi. E alcuni hanno anche grandi preoccupazioni per la salute. Abbiamo già raccolto 600 firme per questa nuova strada, che porti via il traffico dalle nostre case, ma il primo tentativo di fare tale infrastruttura è andato a vuoto. Ora speriamo sia diverso”.

 

In conclusione l’assessore Gabusi ha, come detto, sintetizzato i ragionamenti chiarendo cosa è possibile fare e cosa no “con un bilancio della Regione che avrà 450milioni di euro di disavanzo”. La Regione preparerà un dossier di opere del Piemonte, su indicazione delle province, che potranno essere realizzate. “Un paio per ogni provincia, massimo tre – ha detto Gabusi – e qualcuna in più per il torinese e il cuneese perché là i bacini di utenza sono più ampi. Piuttosto che promettere qualsiasi cosa e poi non fare nulla – ha proseguito – preferiamo concentrarci su di un paio di obbiettivi concreti, e per Vercelli tali saranno, oltre al nuovo collegamento stradale Vercelli Novara, che potranno essere progettati e avviati in questa legislatura. Essi ci verranno indicati dalle Province stesse. Si tratterà di interventi prioritari, con specifiche chiare e concrete e con possibilità reali. Un percorso che inizierà già a partire da questo dicembre. Ad esempio, non mi pare che opere come la Broni Stroppiana, a oggi, sia una priorità reale. Per la Vercelli Casale, poi, si prenderà una decisione prestissimo. Così se sarà negativa – e la sensazione è che così sarà vista l’antieconomicità sia della gestione che della riattivazione della tratta, ndr. – le amministrazioni locali potranno agire di conseguenza sui loro territori con altre opere. L’idea di avere di nuovo una fermata di Freccia Bianca in questo territorio appare lontana, perché quest’ultima dipende da Trenitalia e dal calcolo fatto dalla società sul reale guadagno che porta tale fermata. E sempre da Trenitalia, in stato di monopolio oltretutto, dipende anche la qualità dei treni regionali veloci, per aumentare la quale abbiamo una trattativa in corso che è assai difficile per ragioni economiche. In ogni caso, attendiamo le priorità dalle province e individueremo questi progetti su cui impegnarci, sui quali chiederemo anche la partecipazione, ognuno nelle loro funzioni, di tutti gli attori e gli enti del territorio, siano essi i comuni o le Fondazioni, come quella che stasera ci ospita”.

 

 

Un invito alla collaborazione che il presidente della Fondazione Crv, Nando Lombardi, ha accettato volentieri, come ha sottolineato chiudendo la serata dicendo: “rispettando i ruoli e le funzioni che ognuno possiede e le peculiarità di intervento proprie dei vari enti, è chiaro che la nostra Fondazione, volentieri, farà la sua parte, come ha sempre fatto, per il vercellese”.

 

 

Luca Avenati

 

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5 Commenti

  1. Da pendolare Vercelli Novara ottima cosa, c’è bisogno come il pane di migliorare quella mulattiera medievale, pericolosa e stretta.

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