La statua decollata del Conte Cavour divide la politica trinese

La statua di Cavour quando era ancora a Leri

Esagerando un po’ la potremmo considerare la “Nike di Samotracia vercellese”. E’ la copia in gesso del monumento a Cavour di Ercole Villa, nell’omonima pizza grande del capoluogo, “decapitata” dai vandali diciotto anni fa quando ancora si trovava nel borgo abbandonato di Leri Cavour (proprietà Enel) a pochi chilometri in linea d’aria da Trino.

Venne ritrovata lì, senza testa, in un degrado pauroso di tutto il resto dagli uomini del  maggiore dei Carabinieri Fulvio Maraviglia: quel luogo di straordinaria importanza per la storia dell’agricoltura e d’Italia – dove il Padre della Patria Camillo Benso di Cavour conciliava l’attività politica (fu anche per un breve tempo consigliere comunale di Trino) con la stesura dei progetti di razionalizzazione della rete irrigua a favore della risicoltura – era stato colpevolmente abbandonato. Non solo era ormai in mano ai vandali, ma era progressivamente diventato un posto ideale per nascondere il bottino dei furti d’arte. Una vera vergogna per la nostra provincia.

Dal 2011, la statua “decollata” si trova Museo Leone: ci finì lì in prestito dal Comune di Trino pr la mostra “Gli eroi ritrovati”. Adesso l’amministrazione comunale, anziché riportarla a casa, ha deliberato di trasferirla temporaneamente, con una spesa di 6 mila euro, alla “Fondazione Cavour” di Santena, dopo la firma di un protocollo d’intesa sottoscritto con il sindaco di Trino Daniele Pane, per la valorizzazione dei luoghi cavouriani.

Questa scelta non è stata gradita da un gruppo che potremmo definire di “antagonisti” (quelli che già criticarono il fato che Pane, di fede rossonera, avesse esposto la bandiera del Milan dal balcone del Comune dopo la conquista del diciannovesimo scudetto), che hanno ritenuto “assurdo” dare in prestito la statua a Santena (per giunta spendendo 6 mila euro) anziché riportarla a Trino, ricollocandola provvisoriamente in Municipio e in Biblioteca, in attesa di riportarla a Leri Cavour, quando saranno completati gli attesi (da decenni) lavori di riqualificazione dell’area.

A stretto  di posta ha replicato agli “antagonisti” il sindaco Daniele Pane, ricordando che l’ex assessore alla Cultura della giunta precedente, guidata da Alessandro Portinaio, Patrizia Massazza, si oppose a quanto aveva stabilito in precedenza il  commissario prefettizio del Comune Raffaella Attinese di riportare la statua a Trino: l’allora assessore ritenne che i 4 mila euro previsti per l’operazione dovessero essere impiegati in altro modo: per sistemare strade, marciapiedi e portici di Trino. E Patrizia Massazza fa proprio parte del gruppo che contesta l’operazione-Santena”.

Insomma, per la “Nike di Samotracia” trinese non c’è davvero pace.

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1 commento

  1. Difficile barcamenarsi e trarre una conclusione dalle intricate vicende puntualmente raccontate.
    Se dovessimo partire dalla bandiera del Milan daremmo certamente torto agli “antagonisti”.
    Solo una domanda me la consento: possibile che a Santena si giovino di questa copia di un già piuttosto modesto manufatto (a parte il valore storico) .. da serie “C” .. per di più pure decollato .. piuttosto che paragonarlo (sia pur scherzosamente) alla Nike del Louvre penserei di metterlo a disposizione della sala dei trofei della JuventusU23
    ..
    IL POLO CAVOURIANO È UN LUOGO RICCO DI FASCINO, BELLEZZA E STORIA
    https://www.fondazionecavour.it/pianifica-la-tua-visita/

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