I sindaci valsesiani: il Punto Nascite di Borgosesia rimarrà aperto per l’estate

Nel pomeriggio è arrivata la notizia che il Punto Nascite di Borgosesia rimarrà aperto per l’estate. “Abbiamo avuto rassicurazione che il servizio non sarà sospeso” dicono su Facebook i sindaci della valle che hanno guidato la protesta contro la decisione dell’Asl. Durante la riunione “si è concordato che il servizio verrà mantenuto attraverso l’utilizzo di personale di cooperativa, utilizzata in via temporanea per due mesi, in attesa della gara di affidamento della gestione del servizio avviate dall’Asl”.

Si tratta del sindaco di Varallo Eraldo Botta che era rimasto incatenato da giovedì, (leggi qui), notte compresa fino a oggi e che dopo la notizia ha smobilitato il presidio. Con lui i colleghi Roberto Veggi (Alagna), Paolo Tiramani (Borgosesia), Roberto Beatrice (Grignasco), Daniele Baglione (Gattinara) e Pier Luigi Prino (Valduggia), che oggi nel pomeriggio  hanno incontrato la manger Chiara Serpieri e il direttore sanitario Arturo Pasqualucci. Incontro avvenuto dopo le polemiche dei giorni scorsi che hanno portato i sindaci a protestare uficialmente (leggi qui), minacciando di rivolgersi al Prefetto.

 

Nel frattempo la Regione ha diffuso una nota in cui sostiene pienamente le decisioni dell’Asl di Vercelli. La ragione del problema sono da ricercarsi nella “carenza di medici che è causa principale di una situazione che non deve metter a rischio la sicurezza delle partorienti”.

La stessa regione ribadisce la sua posizione, in linea con l’Asl di Vercelli. “L’incontro di oggi con i sindaci del territorio dimostra che da parte della Direzione generale dell’Asl di Vercelli c’è la volontà di interloquire e di spiegare le ragioni di una scelta che non è improvvisa, ma deriva da una carenza di medici: un problema di carattere nazionale che più volte abbiamo sollevato in varie sedi e che solo l’intervento del Governo può sbloccare. In molte regioni d’Italia si stanno verificando problemi di chiusura di reparti per carenza di medici.” ha detto l’assessore regionale Antonio Saitta .

“L’Asl di Vercelli ha per tempo fatto tutti i tentativi per reperire il personale medico necessario per consentire al presidio di Borgosesia di far partorire le madri in condizioni di sicurezza anche nel periodo estivo- aggiunge Saitta -. La nostra indicazione, come Assessorato, è di continuare a perseguire tutte le strade praticabili, nel rispetto delle leggi, per risolvere il problema, anche ricorrendo all’utilizzo di cooperative o di soggetti privati, purché in possesso dei requisiti di professionalità richiesti. Il tema della sicurezza dei punti nascita è una questione di carattere generale sul quale la Regione da tempo pone particolare attenzione, vista l’estrema delicatezza della materia.”

“Intendo anche ribadire, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni, che sono del tutto infondate le voci che collegano la temporanea chiusura del punto nascita per le ragioni più volte illustrate in queste ore (carenza di medici ed esigenza di sicurezza delle partorienti) con fantasiose ipotesi di chiusura definitiva del punto nascita o addirittura dello stesso ospedale Santi Pietro e Paolo di Borgosesia” conclude l’assessore Saitta.

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