La Regione si costituirà parte civile sullo stop allo sci: intervenga il Premier Draghi con ristori immediati. Stanziati 5,3 milioni aggiuntivi per il comparto

La Giunta regionale del Piemonte si è riunita questa mattina in seduta straordinaria per affrontare il tema della mancata ripartenza dell’attività degli impianti di sci, decisa ieri sera dal Governo in modo anacronisticamente estemporaneo (leggi qui), a meno di 12 ore dall’annunciata e già decisa apertura delle stazioni sciistiche. Un provvedimento che ha lasciato molti dubbi per le modalità e le tempistiche che ha colpito in modo gravissimo un settore già in forte crisi per il covid.

La Regione, in sostanza, chiede con un lettera inviata al Govenrno, che il Neo Premier Mario Draghi prenda posizione, non lasci passare in silenzio ciò che è accaduto, e si attivi per fare arrivare in tempi rapidissimi i ristori calibrati almeno al 50% dei ricavi annualli.

Presenti in videocollegamento anche Giampiero Orleoni e Nicola Bosticco, presidente e vicepresidente di Arpiet, l’associazione che rappresenta i gestori degli impianti di risalita piemontesi. La Regione ha, come detto, deciso che scriverà al Governo per risollecitare l’attivazione immediata dei ristori che gli operatori del settore attendono da mesi (parametrati sul modello francese, che prevede un ristoro di circa il 50% dei ricavi annuali), ma anche un ulteriore indennizzo per le cinque false partenze subite dal comparto fin dall’avvio della stagione invernale (la prima per il ponte dell’Immacolata, poi ancora il 20 dicembre, il 7 e 18 gennaio e adesso il 15 febbraio), che hanno causato un aumento dei costi fissi del 20%.

Nel pomeriggio, inoltre, l’assessore agli Affari Legali Maurizio Marrone verificherà con l’avvocatura della Regione la possibilità di costituirsi parte civile, al fianco dei gestori degli impianti, per chiedere indennizzi proporzionati alla quantificazione dei danni, mentre gli assessori allo Sport Fabrizio Ricca e al Turismo e Commercio Vittoria Poggio incontreranno il neo-ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

Stamattina invece il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme al vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso, si è confrontato con il ministro agli Affari regionali Mariastella Gelmini per chiedere una immediata convocazione delle Regioni che hanno nel sistema invernale uno dei comparti economici strategici per il proprio territorio. Un settore che dà da vivere a migliaia di famiglie e che oggi rischia il collasso. Sempre in giornata, il presidente Cirio trasmetterà anche al presidente del Consiglio Draghi una memoria con le istanze urgenti che la Regione chiede al governo per sostenere il sistema della neve.

“La Regione Piemonte ha previsto di stanziare immediatamente 5,3 milioni di euro come ristori per gli impianti sciistici nuovamente penalizzati da una politica di chiusura intempestiva e annunciata con nessun anticipo – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Ricca -. Una dinamica, questa, che ha reso impossibile una politica di pianificazione delle aperture per la stagione sciistica e ha causato ulteriori danni a quelli già ingenti che la pandemia ha provocato anche a questo comparto. La Giunta delibererà venerdì queste risorse che sappiamo non essere sufficienti, ma che sono un modo immediato per dare ossigeno a un settore che per il Piemonte è strategico. Ci aspettiamo che Roma si attivi subito per fare la sua parte. Draghi dimostri che la musica è cambiata e che il nuovo governo conosce e capisce i problemi della vita reale, come primo atto avvii immediatamente i ristori per lo sci”.

 

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2 Commenti

  1. L’intenzione di costituirsi parte civile da parte della Regione contro lo Stato nazionale conferma e consolida quanto scritto da qualcuno in questi giorni (cercalo e trovalo su google.. se ci riesci) siamo praticamente alla fase corrispondente del tempo post marcia su roma. Questa non è la fine del Regno, e neppure della Repubblica (in buona sostanza, mai esistita).. ma la fine del papocchio post occupazione??! Sara’ Cirio il Robespierre capace di far cadere le teste dell’ancien regime? C’ha il fisico ne cesario per farlo?.. il coraggio.. almeno, s’è accorto di poter finire davvero sui libri di storia del 2035?

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