La Lega ha rimosso Paolo Tiramani dal ruolo di commissario vercellese del partito: al suo posto il senatore verbanese Montani

Paolo Tiramani

Paolo Tiramani, l’ex onorevole valsesiano, delfino di Gianluca Buonanno e simbolo per tanti anni della Lega nel vercellese, è stato rimosso dalla carica di commissario vercellese del partito che ricopriva da sei anni. Al suo posto, come commissario vercellese, è stato nominato l’ex senatore del Vco, residente a Domodossola, Enrico Montani. La “resa dei conti” da parte della segreteria piemontese della Lega è arrivata ad appena cinque giorni dal voto con un freddo comunicato che è circolato in mattinata, senza che per altro il diretto interessato fosse stato avvertito, che indica la nuova nomina e imputa a Tiramani parte del deludente risultato elettorale della Lega alle urne politiche. “Il commissario provinciale di Vercelli, Paolo Tiramani, sarà rimosso e sostituto dal senatore Enrico Montani. Questa l’indicazione del Segretario della Lega, Matteo Salvini, avvenuta durante l’ultimo consiglio federale di martedì scorso. Tiramani, in quanto commissario provinciale, è il primo responsabile dell’esito insoddisfacente delle elezioni politiche a Vercelli, non avendo peraltro fatto nemmeno campagna elettorale – spiega la nota diffusa in mattinata a firma del coordinamento della Lega in Piemonte -. Inoltre, Tiramani conosce perfettamente il motivo per il quale non è stato ricandidato, come sa benissimo il perché gli è stato chiesto un passo indietro da capogruppo della commissione vigilanza Rai. Va anche aggiunto che buona parte degli amministratori leghisti della Provincia di Vercelli ne ha chiesto la rimozione prima della campagna elettorale, elencando una serie di problematiche, peraltro da tempo note, sulla gestione del partito in tutta la Provincia”.
Ultima mossa che concretizza una spaccatura che arriva da lontano, sfociata a inizio settembre in una lettera aperta nella quale alcuni leghisti vercellesi (Daniele Baglione, Eraldo Botta, Claudio Tambornino e Maurizio Tascini…) avevano chiesto ai vertici del partito la rimozione dall’incarico vercellese di Tiramani, accusandolo essenzialemente di vicinanza ad un altro partito del centrodestra, lettera alla quale poco dopo aveva risposto un’altra missiva aperta di altri leghisti vercellesi (tra cui Michele Pairotto, Francesco Pietrasanta, Alberto Mocca e Margherita Candeli) che chiedevano, invece, che Tiramani rimanesse al suo posto.

Tiramani non ha atteso molto per replicare alla nota del partito, che girava per le redazioni in mattinata, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa e puntando dritto al segretario piemontese, l’onorevole Riccardo Molinari, con il quale è evidente non scorra buon sangue: “Pochi minuti fa ho ricevuto un comunicato stampa dove si comunica che il nuovo commissario provinciale della Lega a Vercelli sarà Enrico Montani, al quale innanzitutto auguro buon lavoro – ha scritto Tiramani, in un post al vetriolo postato su Facebook -. Si avete capito bene, per comunicato stampa, nessuno si è degnato di chiamarmi. Mi si imputa la colpa del calo elettorale che non credo dipenda da me, vista la percentuale in linea con il resto del Piemonte. Valesse questa tesi, sarebbero tanti altri i soggetti da commissariare, non solo a livello provinciale ma anche regionale. Mi si imputa uno scarso impegno in campagna elettorale, campagna della quale sono stato escluso senza apparente motivazione. Si comunica – prosegue Tiramani – in questo comunicato che vi sono motivi per la mia non ricandidatura, le solite allusioni sulla mia vicinanza con un altro partito di centro destra, questione più volte chiarita sia con il segretario Federale che Nazionale. Dubito fortemente che la scelta dipenda da Matteo Salvini come è stato scritto nel comunicato, comunicato che non ha una firma finale se non un generico “coordinamento regionale” ma che chiaramente è ordito dal segretario Riccardo Molinari che però non vuole firmarsi ( chissà perché poi). Non sono stupito era quello che mi aspettavo. Verranno tempi migliori per la Lega e per la buona politica. Personalmente sono sereno, in questi anni abbiamo raggiunto molti successi non solo personali ma a livello provinciale, dalla conquista della Provincia, alla città di Vercelli, all’elezione di ben due consiglieri regionali, alla difficile conferma in questa tornata della città di Borgosesia, tornata elettorale che ha visto il centro destra sconfitto in diverse città e capoluoghi di Provincia. Buon lavoro agli amministratori e ai militanti della Lega che ho guidato per sei anni con grande passione”.

Enrico Montani

Con il passare delle ore è poi arrivata l’ufficialità del cambio al vertice della Lega vercellese con un comunicato dello stesso ex Senatore Enrico Montani, neo commissario della nostra provincia: “Mi accingo a iniziare questa nuova avventura con grandissimo entusiasmo e con lo spirito di servizio che da sempre contraddistingue me e tutti i militanti Lega che hanno a cuore le sorti del partito e del Paese. Da oggi guardo al futuro con rinnovata serenità e fiducia e, terminata una campagna elettorale faticosa ma che ci ha lasciato in dote gli spunti necessari per la ripartenza, ora mi rimbocco le maniche per il bene di Vercelli, dei militanti e dei suoi cittadini tutti. Una provincia, quella situata nella parte orientale del Piemonte, nella quale c’è tantissimo da fare e dove, soprattutto, sarà necessario rimettere in moto le politiche leghiste care al territorio, attraverso una migliore e più efficiente gestione globale del partito. Ringrazio Matteo Salvini e Riccardo Molinari, a capo della segreteria piemontese, per la fiducia riposta in me”. Montani, sulla rimozione di Paolo Tiramani, sottolinea sia stata decisa al termine dell’ultimo consiglio federale di martedì scorso. Poi non le manda certo a dire sul conto dell’ex collega parlamentare: “Al federale, va detto, si è discusso di come non sia concepibile che un dirigente in carica, un secondo dopo l’esito elettorale, si metta a sparare a zero sul suo partito su tutti i mezzi di comunicazione soltanto perché non è più parlamentare, sintomo che l’attaccamento alla causa leghista c’è solo in presenza della poltrona”.

Anche la Lega aggiunge pepe alla questione, sottolineando nella nota: “Nessun altro parlamentare escluso dalle liste o non rieletto in Piemonte ha avuto questo atteggiamento, ma tutti hanno lavorato in campagna elettorale e continuano a sostenere la causa anche dopo il risultato non esaltante. Vale ricordare che anche l’ex presidente della provincia di Vercelli, Eraldo Botta – tra i firmatari della lettera che chiedevano la rimozione di Tiramani -, aveva di recente preso una posizione durissima contro Tiramani, valutato che “negli ultimi tempi – aveva scritto Botta – si è molto parlato del suo tentativo di lasciare la Lega per ottenere posti di rilievo in altri partiti. Un atteggiamento poco riconoscente verso un partito che ha creduto molto in lui”.

“In queste ore – conclude poi Montani – apprendo che Tiramani accusa la Lega e spara a zero lamentandosi di essere stato escluso dalla campagna elettorale. Ma il primo responsabile sul territorio di Vercelli è lui come commissario, e un dirigente di partito che non fa campagna e attacca il suo partito ovunque, è difficilmente credibile nel ruolo di vittima di complotti altrui. Tiramani ha fatto tutto da solo. Perciò sorprende altresì che si lamenti di aver appreso a mezzo stampa della sostituzione, quando proprio lui tramite giornali, social e altro spara sul partito da giorni, mentre mai una volta ha aperto bocca nelle decine di riunioni di gruppo o direttivi del Partito per esprimere il suo disagio…”.
Finirà così questa vera e propria “Guerra dei Roses” in salsa verde-padana? Nei prossimi giorni sapremo.

 

Nel tardo pomeriggio, rispetto al cambio al vertice della Lega vercellese con la nomina del nuovo commissario Enrico Montani, i consiglieri regionali leghisti Angelo Dago e Alessandro Stecco, in una nota, hanno dichiarato di mettersi a disposizione sin da subito per rilanciare il partito: “Come Consiglieri regionali eletti nelle file della Lega nella XI legislatura nella provincia di Vercelli, intendiamo augurare buon lavoro al neo Commissario provinciale Montani mettendoci a disposizione per tutte le attività future – scrivono Dago e Stecco -. Siamo e resteremo a disposizione del nostro partito e del Segretario regionale Molinari, nell’intento di rilanciare l’azione della Lega, continuando il lavoro sinora fatto collaborando in modo sinergico con i tanti nostri amministratori, sostenitori e militanti per un impegno continuo al servizio dei cittadini e della crescita del territorio”

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1 commento

  1. In ogni partito ci sono sempre più o meno vaste baruffe, beghe .. visibili all’aria aperta soprattutto quando le cose vanno male per tutte le componenti .. quel che sorprende dell’epilogo di questa storia (molto giornalistica) è senz’altro l’uso, per definire la spietata (e meritata?) “defenestrazione” dell’INGOMBRANTE figura di Tiramani del termine, ancora più impietoso dell’altro, di “RIMOSSO”; manco fosse intervenuta la Seso Srl:
    “Il commissario provinciale di Vercelli, Paolo Tiramani, sarà rimosso e sostituto dal senatore Enrico Montani.
    ..
    rimuòvere – Vocabolario on line (dalla TRECCANI)
    rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva la tenda. 2. a. Muovere una cosa dal luogo dove era posta o collocata; quindi, spostare, togliere via, levare, per lo più di cosa massiccia o ingombrante: r. l’armadio; r. una statua, un macigno; r. le macerie; riferito a persona: nessuno riusciva a rimuoverla dal letto del figlio ammalato; per r. il cadavere è necessaria l’autorizzazione del giudice. ..
    https://www.treccani.it/vocabolario/rimuovere/#:~:text=Muovere%20una%20cosa%20dal%20luogo,del%20figlio%20ammalato%3B%20per%20r.

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