La Guardia di Finanza festeggia San Matteo, il Patrono del Corpo

Giornata di celebrazioni, ieri, per le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Vercelli che hanno festeggiato la ricorrenza di San Matteo, “Celeste Patrono del Corpo della Guardia di Finanza”.

In mattinata vi è stata una Messa officiata, nella suggestiva chiesa del Sacro Cuore di Gesù dell’Arcidiocesi di Vercelli, da Don Augusto Scavarda alla presenza del Prefetto, Dott. Lucio Parente, e delle altre massime Autorità civili e militari della Provincia che hanno voluto condividere il significativo momento spirituale insieme alla nutrita rappresentanza dei Finanzieri di ogni ordine e grado in servizio a Vercelli e del personale in congedo con il labaro dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.

La Santa Messa, celebrata anche “in memoria delle vittime del dovere della Guardia di Finanza”, si è conclusa con la Preghiera del Finanziere e con una breve allocuzione del Comandante Provinciale che ha ringraziato le Autorità e tutti gli intervenuti sottolineando come le Fiamme Gialle di Vercelli, seguendo l’esempio dell’Evangelista, operano quotidianamente al servizio del Cittadino per compiere con onore ed impegno la missione assegnatagli quali appartenenti alla Polizia economico-finanziaria, missione sempre contraddistinta da una forte vocazione sociale.

I Finanzieri premiati per il loro lavoro nella giornata del Santo Patrono del Corpo della Guardia di Finanza

La cerimonia eucaristica è stata preceduta, nella caserma “Fin. M.B.V.M. Felice Casalino” di Vercelli, da altri due momenti di particolare solennità: il giuramento individuale dei Finanzieri La Mendola Giovanni e Landi Adriano che hanno suggellato la sacralità del legame con lo Stato e rinnovato la convinta adesione ai valori fondanti del Corpo e la consegna della “Medaglia di bronzo al merito di lungo Comando” al M.A. Enrico Bontempo, della “Medaglia d’argento al merito di lungo Comando” al Brig. C. Q.S. Pasquale Rosini, della “Croce d’oro per anzianità di servizio” al M.A. Nico D’Orefice, al M.C. Gaetano Picazio e all’ App. Sc. Q.S. Alessandro Di Pirro e della “Croce d’argento per anzianità di servizio” al M.C. Leonardo Cervone.

I militari di Vercelli decorati con la medaglia di lungo comando si sono distinti per aver esercitato lunghi periodi di comando di reparto mentre la croce d’oro e d’argento per anzianità di servizio è stata conferita a coloro che hanno maturato una permanenza nel Corpo rispettivamente di 25 e 16 anni.

 

 

Perché san Matteo è patrono della Guardia di Finanza

Matteo, chiamato anche Levi, nacque in Galilea e fu un esattore delle tasse per conto dell’impero romano che, dopo l’incontro con Gesù, divenne Apostolo ed Evangelista abbandonando la sua redditizia attività di gabelliere. Nel 1934, fu dichiarato Celeste Patrono della Guardia di Finanza dall’allora cardinale Eugenio Pacelli, il futuro Papa Pio XII, con l’auspicio che tutti i Finanzieri potessero, a partire dal suo esempio, unire l’esercizio puntuale del dovere nei confronti dello Stato alla fedele sequela di Cristo.

 

 

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2 Commenti

  1. Matteo, chiamato anche Levi, nacque in Galilea e fu un esattore delle tasse per conto dell’impero romano che, dopo l’incontro con Gesù, divenne Apostolo ed Evangelista abbandonando la sua redditizia attività di gabelliere. Nel 1934, fu dichiarato Celeste Patrono della Guardia di Finanza dall’allora cardinale Eugenio Pacelli, il futuro Papa Pio XII, con l’auspicio che tutti i Finanzieri potessero, a partire dal suo esempio, unire l’esercizio puntuale del dovere nei confronti dello Stato alla fedele sequela di Cristo.
    ..
    Fu un’equa decisione oppure già allora regnava la corruzione e si preferì un navigato esattore statale all’imprevedibilmente implacabile altro noto controllore ? .. :
    ..
    Incredulità di san Tommaso (Caravaggio)
    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cc/Caravaggio_incredulity.jpg/300px-Caravaggio_incredulity.jpg
    1-c.

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