La Fondazione “Alby Dalmasso”e il Castigliano aiutano la Cri di Vercelli

 

Dal Comitato di Vercelli della Croce rossa riceviamo e volentieri pubblichiamo:

“Alberto Dalmasso ONLUS e G.S.D. Eusebio Castigliano Calcio intervengono a favore della popolazione per il tramite del Comitato Vercellese della Croce Rossa Italiana.

Questa mattina, sabato 4 dicembre, presso il campo del G.S.D. Castigliano, nel quartiere Cappuccini di Vercelli, si è svolta la cerimonia di consegna, più volte rinviata a causa della pandemia, di un simbolico assegno per l’importo di 4.353,31 euro alla C.R.I. Vercellese.

La somma è il ricavato netto dell’evento tenutosi al Teatro Civico  di Vercelli il 9 maggio del 2019 ed organizzato dall’Associazione Alberto Dalmasso ed il Castigliano Calcio dal titolo: “Nicola Roggero racconta il grande Torino”.

Un’immagine della bella serata del maggio 2019 al Civico

Nell’anniversario dei 70 anni della tragedia di Superga, il giornalista di Sky Sport Nicola Roggero, ha raccontato, con grande trasporto, le epiche gesta del calciatore vercellese Eusebio Castigliano, soprannominato Zampa  di velluto, ed i suoi compagni.

I fondi verranno utilizzati dalla C.R.I. per l’acquisto di presidi sanitari da destinare all’ambulanza utilizzata per i servizi di soccorso in emergenza/urgenza e per sostenere le spese delle attività socio-assistenziali pro bono del Comitato a favore della collettività, quali il supporto ai centri vaccinali, il telefono amico, la somministrazione dei generi di prima necessità alle famiglie fragili.

La C.R.I. di Vercelli intende ringraziare per questo nuovo gesto di grande sensibilità sociale.

Auspichiamo che questo sia di ispirazione per chiunque abbia la possibilità di contribuire econsentirci diaiutarci ad aiutare”.

Croce Rossa Italiana – Comitato di Vercelli – ODV

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2 Commenti

  1. Il danaro va fatto circolare. E vale anche per chi vuol far del bene, i benefattori, filantropi, altruisti. Si tratta di uno strano flusso.
    La prima operazione va fatta dal benefattore originario, colui che sborsa i dané, di solito non compare mai.. sul set. Forse per modestia innata, per propria ferma volontà. Verrebbe da pensare: per forza, saranno i ricchi, loro “ne hanno” ed è giusto che allevino i dolori dei poveracci senza RdC e protezioni varie, e lo facciano tacendo (non per la vergogna di esser straricchi, ma per devozione al compito)
    . . Invece..
    Si parte sempre dal basso, si va poi più su .. su, su, su.. per poi scendere di nuovo e finalmente far del Gran Bene ai poveri che erano rimasti tali dopo aver mandato i propri magri risparmi ai più ricchi.
    Alcuni frammentati esempi. L’indigente fa la limosina e.. il Vaticano non paga le tasse sulle cas , Conte da milioni (i nostri) a Bill Gates.. é lui poi ci fa pagare il “vaccino” 20 volte il costo di produzione.. il lavoratore dipendente paga le tasse, l’autonomo un po meno.. fb, Amazon.. quasi niente

  2. In sostanza, sono sempre i poveri a far l’elemosina ai ricchi. Se vi pare il contrario, almeno qualche volta, vi consiglio di controllare con maggior attenzione. 99 su 100 eravate stati troppo ottimisti.
    Certamente, le cose non sono così semplici come le ho messe. Spesso i ricconi hanno dei momentanei e parziali rovesci, che a noi paiono invincibili cataclismi.
    Berlusconi pagó inizialmente una buonuscita pazzesca alla ex moglie dopo il divorzio. Poi le cose andarono quasi a posto, ora spera di diventare Presidente della Repubblica.. ma non pensa, dopo, di far felici anche noi e riaprire i casini (s’intende, al passo coi tempi, anche per donne, lesbiche, gay, animali e fluidi) al massimo.. accetterebbe il voto di Casini, Renzi ecc. ecc.
    Bill Gates per tener su il baraccone stramiliardario deve pagare il mainstream di tutto il mondo e oliare i poteri che accolgano entusiastica ente le sue opere benefiche nel mondo dei vaccini (utilissimi ai poveri).
    Ah, dimenticavo, coloro che fanno la storia a volte trovano concorrenza spietata in altri colti dalle medesime nobili intenzioni,} e vengono mandati al patibolo. I nullatenenti al massimo muoiono di fame o freddo ma raramente qualcuno si spreca ad ucciderli.

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