Inaugurate sabato a Borgo d’Ale le panchine “rosa”, “gialla” e “rossa”

Sabato 29 ottobre, in piazza dei Caduti a Borgo d’Ale, sono state inaugurate le panchine  “rosa”,  “gialla” e “rossa” quale segno di attenzione e vicinanza alle donne nella prevenzione e lotta contro i tumori femminili, l’endometriosi e la violenza. L’evento rientra nel contesto di un percorso di sensibilizzazione contro le discriminazioni, usando come strumento di comunicazione proprio le panchine. La campagna ha avuto inizio sabato 9 ottobre nel comune di Quinto vercellese e in quella occasione, il simbolico “testimone” era passato dalle mani del primo cittadino di Quinto al Sindaco di Borgo D’Ale e Consigliere provinciale Pier Mauro Andorno. “Ho accettato il “ testimone”-sottolinea Pier Mauro Andorno perché le discriminazioni sono una piaga che deve essere contrastata con tutti gli strumenti che riteniamo utili al fine di raggiungere lo scopo. La mia amministrazione crede anche nell’importanza del colore: I colori in psicologia hanno sempre avuto un forte valore simbolico, che dipende in parte dalle sensazioni psichiche immediate, ma anche dal nostro vissuto e dal nostro carattere: ecco perché oltre alle panchine abbiamo colorato anche gli spazi dedicati ai bambini”.

Le iniziative sono state promosse dal Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli in collaborazione con enti ed associazioni che fanno parte della rete del Nodo Provinciale. “Trovare gli strumenti – commenta Lella Bassignana Referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli per la sensibilizzazione della cittadinanza sulle varie tematiche discriminatorie non è facile: tutti noi siamo travolti da informazioni e spesso perdiamo di vista l’essenza dell’informazione stessa. Per questo, abbiamo accolto l’invito degli amministratori a diffondere questa modalità di sensibilizzazione. Ogni panchina è legata ad una  discriminazione: quella rossa  “Contro la violenza sulle donne” , quella gialla “Per l’endometriosi non si muore però…… IO SO COS’E’” e quella rosa   “Nastro Rosa della LILT per le prevenzione”.

Significativo l’intervento del Presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, che ha rimarcato la vicinanza dell’amministrazione alle iniziative intraprese contro ogni forma di violenza.   “Come amministrazione provinciale – ha evidenziato  il Presidente Gilardino siamo, e saremo sempre al fianco di ogni iniziativa volta a combattere tutte le discriminazioni e le violenze di genere. Non dimentichiamo anche l’importanza della ricerca e delle associazioni di volontariato che portano avanti progetti con questa finalità. Mi fa piacere inaugurare la panchina gialla, simbolo di sensibilizzazione sull’endometriosi, patologia invalidante che colpisce sempre più donne e per cui le azioni di supporto devono essere maggiori”.

Particolarmente sentite anche le considerazioni del consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, Presidente della Ia commissione bilancio e pari opportunità: “ Anche a Borgo D’Ale una nuova inaugurazione delle panchine colorate per sostenere associazioni e donne nel contrasto alla violenza e nella prevenzione dei tumori al seno e dell’endometriosi: semplici panchine che ci regalano colori e una luce di speranza perché tante ragazze, donne e madri non perdano più lo sguardo nel buio del silenzio e dell’indifferenza.”

 

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2 Commenti

  1. L’iniziativa ormai s’allarga a macchia d’olio, di colori diversi. Il motivo Forte che ne ha decretato il successo può trovarsi nelle parole del Sindaco di Borgo D’Ale e Consigliere provinciale Pier Mauro Andorno.
    “Ho accettato il “ testimone” -sottolinea Pier Mauro Andorno – perché le discriminazioni sono una piaga che deve essere contrastata con tutti gli strumenti che riteniamo utili al fine di raggiungere lo scopo. La mia amministrazione crede anche nell’importanza del colore: I colori in psicologia hanno sempre avuto un forte valore simbolico, che dipende in parte dalle sensazioni psichiche immediate, ma anche dal nostro vissuto e dal nostro carattere: ecco perché oltre alle panchine abbiamo colorato anche gli spazi dedicati ai bambini”.
    A proposito di bambini, non sarebbe indispensabile dedicare loro una panchina speciale? .. bianca, a rappresentarne la purezza, propria dell’infanzia .. dotata di matitoni colorati con i quali il neonato potrà sbizzarrirsi, affrancandosi per sempre dalla discriminazione data dall’eventuale -precedente- privazione di tale possibilità?
    ..
    Tutti i discriminati proveranno un senso di sollievo nel vedere la “propria” panchina, e vi siederanno subito, anche se stavano andando di fretta, mentre gli autori della discriminazione: gli stupratori per la rossa (ma anche gli addetti al personale di certe aziende, ecc.) e, per la gialla e la rosa .. – direi- Dio .. si sentiranno un verme per quel che hanno fatto. E prima o poi la panchina l’avrà vinta e TUTTI noi/loro peccatori smetteremo di peccare. O quanto meno si vergogneranno di se stessi, e gireranno al largo della “loro” Panchina Colorata, abbasseranno il capo lasciando così il posto a chi ne ha pieno diritto (v. foto).
    Comunque una panchina può sempre servire.
    ..
    Altro, sulla PANCHINA.. l’uso banale, confusionario e senza tener conto del COLORE: “il caso-Monferrato”.
    ..
    Big Bench nel Monferrato: panchine giganti in posizioni panoramiche
    http://www.monferrato.org/ita/itinerari/natura-bike-trekking/9072b42ab485ccd24ac4a1c545df0492/big-bench-nel-monferrato-panchine-giganti-in-posizioni-panoramiche/54d35f62092d447583313469f6b45c86.html

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