Hockey – L’Engas si allena nella speranza di giocare domenica a Novara a porte chiuse

Paolo De Rinadis, Davide Costanzo e Paolo Gallione

È pronto per il ritorno in pista (forse) l’Hockey Engas Vercelli, che sabato sera, al netto di nuove disposizioni da parte di istituzioni e Federazione, dovrebbe essere di scena a Novara, ospite dell’Azzurra in un derby in un match a porte chiuse: senza tifosi.

Uno scenario che solo a pensarlo mette malinconia profonda, ma gli ultimi sviluppi relativi all’allarme Coronavirus stanno portando alla decisione di disputare le partite a porte chiuse, dopo che per circa 24 ore si era coltivata la speranza di poter giocare in condizioni normali.

Quella che stiamo riferendo è comunque soltanto la situazione attuale, che è ancora lontana dal poter essere considerata quella definitiva, dal momento che il quadro è ancora alquanto instabile. Al momento in cui stiamo scrivendo, quello che si prospetta è un derby tra due squadre che non potranno godere del calore delle proprie tifoserie.

 

“Abbiamo ripreso gli allenamenti con due sedute – spiega mister Paolo De Rinaldis – una martedì e una ieri; chiaramente ci siamo adeguati alla situazione e alle normative che ci hanno trasmesso le istituzioni, tramite la Federazione; se devo essere sincero, questa è stata una cosa per noi molto fastidiosa, dal momento che avevamo impostato un tipo di preparazione che ci consentisse di arrivare alla finale di Coppa Italia contro Camaiore al top della condizione. Ci eravamo preparati in funzione di questa partita e il rinvio ci ha creato non pochi problemi, sia dal punto di vista dell’interruzione che da quello della ripresa. Purtroppo, la situazione di estrema emergenza ha reso necessario cercare di preservare la salute pubblica, ed è giusto che sia così; noi non abbiamo potuto fare altro che attenerci a quanto disposto dalle istituzioni e dalla FISR, e continueremo a seguire le linee guida che daranno a noi e alle altre società senza nessun tipo di polemica. La squadra, dal punto di vista fisico, inevitabilmente è abbastanza giù di tono, e non potrebbe essere altrimenti dopo lo stop forzato di oltre una settimana, mentre per quanto riguarda l’aspetto psicologico sono più soddisfatto. Lavoro con questo gruppo ormai da parecchi mesi, sono ragazzi che hanno creato uno spogliatoio compatto e coeso, hanno grande esperienza per gestire al meglio anche situazioni estreme come quella che stiamo vivendo. Penso quindi che, sotto questo punto di vista, si faccia relativamente in fretta a recuperare appieno la miglior forma mentale; dal punto di vista fisico invece, dopo la pesante preparazione per la finale di Coppa che non abbiamo potuto giocare, penso che lo stop senza poterci nemmeno allenare, ci abbia fatto inevitabilmente fare un rimbalzo all’indietro. Ne ho avuto la riprova in questi primi due giorni di ripresa allenamenti, dove sono venuti a galla alcuni problemini; stiamo comunque facendo quadrato, e tutti insieme stiamo programmando un lavoro che ci permetta di tornare al massimo della forma nel più breve tempo possibile”.

 

Un momento difficile, che è quindi ben lontano dal considerarsi ormai alle spalle, anzi; un momento in cui la società sta comunque mantenendo la massima operatività, sempre attenta a non far mancare nulla ai propri atleti, per quanto riguarda la quotidianità. Una quotidianità che si va evolvendo in maniera sempre più disordinata e confusa, con il livello di allarme che sale e scende ormai più volte al giorno, gettando nel caos le vite di tutti, sportivi compresi.

 

“In questi momenti – sottolinea il Direttore Sportivo Davide Costanzo – quello che manca è un pochino di chiarezza; normative e disposizioni da seguire cambiano ormai di ora in ora, c’è troppa confusione; ancora adesso non sappiamo ancora con certezza quando si giocherà e soprattutto come si giocherà. Fino a poche ore fa, la disposizione era quella di giocare a porte aperte, poco fa è arrivato il contrordine e si tornerà a giocare senza spettatori. Dovesse essere adottato per lungo tempo il sistema delle “porte chiuse”, per la nostra squadra si verrebbero a creare diversi problemi: mettendo da parte il disagio per la società, che perderebbe nei match casalinghi il contributo a livello di tifo e anche economico di oltre 500 persone, i ragazzi, abituati a giocare davanti a un tifo da serie A, trovandosi a giocare in un palazzetto vuoto come accadrà (se si giocherà) sabato sera a Novara, non sappiamo come reagiranno dal punto di vista psicologico ed emotivo. Non giocare la finale è stato un brutto colpo per noi; la squadra si è preparata con applicazione maniacale in vista di quell’appuntamento, e non poter scendere in campo è stata una vera e propria coltellata al cuore. Aspettavamo tutti quanti quel momento da tempo, personalmente non ricordo di aver sofferto così tanto l’attesa per una partita, nemmeno da giocatore. Per fortuna sono ripresi gli allenamenti, cosa che mi rende personalmente molto felice, anche perché i ragazzi stavano scalpitando da dieci giorni, stufi di stare fermi senza far nulla; questo è un gruppo che ha tanta voglia di lavorare, nessuno si tira indietro, nonostante gli allenamenti siano di livello altissimo e parecchio faticosi. Fra l’altro, qualcuno ha trascorso anche qualche giorno a casa, alle prese con malanni di stagione, ma niente di preoccupante; dobbiamo solo toglierci di dosso un pochino di ruggine, se le circostanze ci permetteranno di lavorare con continuità, sono sicuro che in breve tempo la squadra tornerà quella di prima”.

 

In mezzo a tanto rammarico per non aver potuto avere la possibilità di competere per il primo, agognato, obiettivo stagionale, dopo aver sognato per lungo tempo di accarezzarlo e con davanti agli occhi tutta la precarietà di un immediato futuro sportivo (e non solo) che non promette certezza alcuna, è ancora mister De Rinaldis a chiudere la disamina del momento, lanciando un messaggio di positività alla tifoseria vercellese. “Ora stiamo affrontando questa situazione molto delicata, ma voglio rassicurare i nostri tifosi: la società, lo staff tecnico e la squadra ci sono, siamo tutti pronti. Siamo quelli di prima e, quando sarà il momento di scendere nuovamente in pista, ci ripresenteremo agguerriti come e più di prima; siamo ancora molto competitivi e stiamo lavorando per esserlo sempre di più, l’entusiasmo c’è, come mi hanno dimostrato nei giorni scorsi i ragazzi, che avrebbero voluto allenarsi a tutti i costi. Dobbiamo tenere vivo questo entusiasmo e, appena sarà possibile, farlo ripartire con ancora maggiore intensità; dal primo all’ultimo, tutti i tesserati di Hockey Vercelli sono motivati al massimo e vogliono centrare tutti gli obiettivi, di questo i nostri sostenitori possono stare tranquilli”.

 

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