Eva Colombo, nuova direttrice dell’Asl: “Valorizzeremo un’azienda già efficiente”. Campagna vaccinale: anche a Vercelli open day giovani

I vertici dell'Asl di Vercelli. Gualtiero Canova, Eva Colombo, Gabriele Giarola. (Foto Greppi)

Valorizzare l’azienda-Asl, in particolare nelle strutture di Vercelli e Borgosesia, portare grande attenzione e servizi a tutte le località del territorio, anche quelle più remote e fare un salto in avanti sul piano vaccinale, in particolare completando le vaccinazioni a dipendenti e collaboratori dell’azienda e coinvolgendo i più giovani con iniziative mirate. È questo in sintesi il programma di lavoro del nuovo Direttore Generale di Asl Vercelli Eva Colombo che questa mattina, unitamente al nuovo Direttore Amministrativo Gabriele Giarola e a Gualtiero Canova confermato alla Direzione sanitaria, ha illustrato in una conferenza stampa nella palazzina amministrativa dell’ospedale “Sant’Andrea” di Vercelli. Esaurite le presentazioni di rito, il Direttore Generale ha esposto i punti salienti di quello che sarà, fondamentalmente, il piano di lavoro per il prossimo triennio.

Il nuovo Direttore Generale dell’Asl Eva Colombo (foto Greppi)

“Il primo lavoro da affrontare – osserva – è quello di approfondire la conoscenza di questa azienda, con tutte quelle che sono le sue peculiarità, questo perché, prima di iniziare a lavorare è necessaria una programmazione delle attività, e questo si può fare solo quando si conosce in maniera adeguata la realtà in cui si opera. Ho appurato che questa struttura possiede un consistente patrimonio, che punteremo a valorizzare tramite un lavoro di analisi e verifica complessiva; un altro aspetto importante, sarà quello della ripresa a pieno regime delle attività e delle prestazioni ambulatoriali, che comunque di fatto nel recente passato non si è mai del tutto interrotta. Altro aspetto fondamentale su cui lavorare, sarà quello di non trascurare le zone limitrofe del territorio, focalizzandosi invece solo sulla città ma prestando molta attenzione alle esigenze ed alle richieste degli amministratori delle località limitrofe, anche quelle più remote del territorio. Purtroppo, le problematiche che si vengono a creare nei comuni lontani dal capoluogo, in particolar modo quelli delle valli montane, lamentano la scarsa possibilità di mantenere un minimo di servizi, con particolare attenzione a quelle che possono essere le esigenze della quota anziana della popolazione, che possono essere relative alle visite presso il medico di medicina generale, prelievi e altre prestazioni analoghe. Anche sotto questo aspetto, provvederemo a fare delle verifiche e attrezzarci per garantire ai piccoli comuni, nei limiti del possibile, almeno i servizi maggiormente necessari. Un altro aspetto fondamentale da osservare, riguarderà il confronto costante con i medici di medicina generale, soprattutto per quanto riguarda la campagna vaccinale e infine, un confronto con tutti i medici degli ospedali che ad oggi, sostanzialmente per motivi di tempistiche, non ho ancora avuto modo di incontrare”.

Nei primi giorni di insediamento infatti, il nuovo Direttore Generale ha provveduto ad effettuare sopralluoghi negli ospedali di Vercelli e Borgosesia, rimanendo tra l’altro favorevolmente impressionata dalla gestione e dall’efficienza dei due nosocomi. “Ho trovato – evidenzia la dottoressa Colombo – due ottime strutture, ben organizzate ed efficienti; di Vercelli, nonostante la struttura non sia di recentissima costruzione, mi ha colpito soprattutto la distribuzione molto buona degli spazi, questo grazie ad una planimetria, che consente di rispondere in maniera egregia a quelle che sono le esigenze canoniche di un ospedale; non dimentichiamo che, anche nei momenti più caldi dell’allarme Covid, proprio la sua particolare conformazione ha permesso di tenere completamente separati reparti e percorsi. L’ospedale di Borgosesia invece è una piccola “chicca” in una valle verde, un ospedale di moderna concezione, dalle indubbie potenzialità che potranno essere ulteriormente implementate con degli ulteriori servizi che possano valorizzarlo ancora di più. Punteremo a sviluppare questo piccolo ospedale anche perché può rappresentare anche un’opportunità di lavoro per tanti operatori del settore locali, che così eviterebbero di allontanarsi dalla valle ma avrebbero la possibilità di operare e, soprattutto, formarsi all’interno del proprio territorio; la formazione è un punto cui personalmente tengo molto, dal momento che è dimostrato che, un’adeguata formazione, aumenta nel singolo entusiasmo, ambizioni e determinazione sul lavoro”.

Non ci si può ovviamente esentare dal monitoraggio della situazione vaccinale, sul cui potenziamento la nuova direzione conta di spendere parecchie energie; sono già in fase di avvio le procedure per il completamento delle vaccinazioni al personale Asl e ai collaboratori dipendenti di altre aziende che non siano ancora in regola con i vaccini e nel contempo, è in fase di lancio una intensa campagna di sensibilizzazione ai giovani, soprattutto mediante l’allestimento di giornate “Open Day” sul tema. “Si procederà quanto prima – conclude Eva Colombo – al completamento delle vaccinazioni ai dipendenti Asl, una questione che sembra comunque essere completamente sotto controllo; la percentuale del personale già vaccinato, stando i dati relativi al 28 maggio scorso, è dell’88% (su 2230 dipendenti totali, hanno ricevuto il vaccino 1959, mentre 271 ancora no), dati confortanti che puntiamo a incrementare, avviando un confronto con gli stessi dipendenti e rivolgendo loro un invito formale alla vaccinazione. Puntiamo sull’arma della persuasione, in modo da non essere poi eventualmente costretti ad attivare le procedure di legge. Per quanto concerne il personale “esterno” che collabora con l’Asl, verrà trasmessa una comunicazione di richiesta giustificazione in merito alla mancata vaccinazione; in caso di mancata risposta, trasmetteremo loro un comunicato con luogo e data della vaccinazione, informando inoltre l’Asl di competenza. Se eventualmente non arrivasse ancora alcuna risposta, verrà emessa una comunicazione di inadempimento e informato il datore di lavoro, che a quel punto si troverà di fronte a due opportunità: la sospensione temporanea dal servizio del dipendente o la destinazione del medesimo ad altri incarichi che non prevedano il contatto diretto con il pubblico.

“Stiamo inoltre lavorando all’organizzazione nelle giornate di martedì 26 e mercoledì 27 giugno, di un Open Day vaccinale interamente riservato ai giovani; sarà un’iniziativa volta a sensibilizzare i ragazzi sull’argomento vaccinazione e pensiamo sia indiscutibilmente questo il veicolo più adatto per trasmettere loro un’informazione esauriente e corretta”.

FABIO MICHELONE

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3 Commenti

  1. LA NUOVA SQUADRA è (COME SI VEDE NELLA 1^ FOTO DOVE MOSTRANO -quasi- TUTTI dei SORRISI A 32 DENTI.. FELICI DI TROVARSI IN UNA AZIENDA GIA’ EFFICIENTISSIMA .. E SI ENUMERANO LE INIZIATIVE CHE MALGRADO CIò, pare, SI RENDEREBBERO NECESSARIE .. quale UNICO, (relativo?) NEO (?) ..
    “(..) sono già in fase di avvio le procedure per il completamento delle vaccinazioni al personale Asl e ai collaboratori dipendenti di altre aziende che non siano ancora IN REGOLA con i vaccini e nel contempo, è in fase di lancio una intensa campagna di sensibilizzazione ai giovani, soprattutto mediante l’allestimento di giornate “Open Day” sul tema. (..) una questione che sembra comunque essere completamente sotto controllo; la percentuale del personale già vaccinato, stando i dati relativi al 28 maggio scorso è dell’88% (su 2230 dipendenti totali, hanno ricevuto il vaccino 1959, mentre 271 ancora no), dati confortanti che puntiamo a INCREMENTARE, avviando un CONFRONTO con gli stessi dipendenti e rivolgendo loro un INVITO FORMALE alla vaccinazione. Puntiamo sull’ARMA DELLA PERSUASIONE, in modo da non essere poi eventualmente COSTRETTI AD ATTIVARE LE PROCEDURE DI LEGGE. Per quanto concerne il personale “esterno” che collabora con l’Asl, verrà trasmessa una COMUNICASIONE DI RICHIESTA GIUSTIFICAZIONE IN MERITO ALLA MANCATA VACCINAZIONE; in caso di MANCATA RISPOSTA, trasmetteremo loro un comunicato con luogo e data della vaccinazione, informando inoltre l’Asl di competenza. Se eventualmente non arrivasse ancora alcuna risposta, verrà emessa una comunicazione di inadempimento e informato il datore di lavoro, che a quel punto si troverà di fronte a due opportunità: la SOSPENSIONE TEMPORANEA DAL SERVZIO del dipendente O la DESTINAZIONE del medesimo AD ALTRI INCARICHI che non prevedano il contatto diretto con il pubblico.”.
    STANDO AD ALCUNI NON SUSSISTE ALCUN OBBLICO E LA SLA PUò SOLO CHIEDERE, ESORTARE .. SPERANDO IN UNA RISPOSTA “POSITIVA” . . le ipotesi di sospensione o destinazione ad altro incarico lo confermano. FRA I GARANTISTI PIù AGGUERRITI LAURA CAROSI, QUI INTERVISTATA DAL dr. MARCELLO PAMIO: https://soundcloud.com/marcello-pamio/non-ce-nessun-obbligo-nel-dl44-convertito-in-legge-le-fregature-linguistiche

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