Domenica la Festa dell’Uva di Moncrivello

Si svolgerà domenica 3 ottobre dalle 8 alle 19 la venticinquesima edizione della Festa dell’Uva di Moncrivello, organizzata dall’associazione Duchessa Jolanda, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Moncrivello e la partecipazione dell’associazione Polisportiva Moncrivellese.

La finalità è di incentivare la viticoltura, di vedere nuovamente la collina di Moncrivello, un tempo coperta di vigneti, arricchirsi di nuovi impianti per la produzione di vini di pregio, seguendo le antiche tradizioni, ma secondo le moderne tecniche che portano all’Erbaluce Docg e al Rosso Canavese Doc. Moncrivello è inoltre famosa per il suo passito.

Il secondo obiettivo è di rendere omaggio ai viticoltori, che hanno mantenuto viva la passione della vigna. A questo proposito sarà ricordato la figura di Gian Battista Mottino, recentemente scomparso, un moncrivellese gioviale e di compagnia, tra i primi che ha creduto nella potenzialità della viticoltura, ed ha certamente ispirato la famiglia a seguire questa strada.

La Festa dell’Uva, ha come epicentro il castello, ma coinvolge l’intero paese, con la camminata su sentieri collinari, ben ripristinati, di cui tutti ora possono usufruire per camminate nei boschi che uniscono Moncrivello e Villareggia, passando dinanzi alle Chiese storiche di Miralta e San Martino. Organizza il Servizio Civile Universale di Moncrivello e la Polisportiva.

Doverosa la commemorazione del 700° di Dante Alighieri. Il sommo poeta sarà ricordato nell’interpretazione di Paolo Lova ai liuti medioevali, e di Davide Mindo, che reciterà alcuni Canti della Divina Commedia. Lo Zodiaco di Caluso proporrà una storia minore del Canavese. La conclusione sarà in musica con la Dante Lepora di Alice Castello

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

5 Commenti

  1. Non trovo sia tanto “Doverosa la commemorazione del 700° di Dante Alighieri”. Quell’Autore dialettale (!) invece di riferirsi all’Erbaluce di Moncrivello, eccellenza senza tempo (non si dica che ancòra non esisteva .. non ci credo (!), la dimenticanza “del Poeta” ne dimostra probabilmente l’incompetenza in fatto di uve .. oppure, peggio, vuol pubblicizzare i produttori che aveva sotto-casa (l’avran pagato ..! .. era anche un opportunista e non pagava neppure la pigione. Ecco cosa ha scritto:
    Sì disse prima; e poi: “Qui non si vieta
    di nominar ciascun, da ch’è sì munta
    nostra sembianza via per la dïeta.18
    …..
    Questi”, e mostrò col dito, “è Bonagiunta,
    Bonagiunta da Lucca; e quella faccia
    di là da lui più che l’altre trapunta21

    ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia:
    dal Torso fu, e purga per digiuno
    l’anguille di Bolsena e la vernaccia”.24

    Molti altri mi nomò ad uno ad uno;
    e del nomar parean tutti contenti,
    sì ch’io però non vidi un atto bruno
    ………
    https://it.wikisource.org/wiki/Divina_Commedia/Purgatorio/Canto_XXIV
    (1-continua)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here