Domani la proclamazione di Corsaro, e impazza il toto-assessori

Corsaro domenica sera con i neo assessori comunali e regionali Stecco e Riva Vercellotti

 

Vercelli – Dopo i festeggiamenti, anche fragorosi, di domenica sera, il centrodestra a trazione leghista si appresta a governare la città. Domani ci sarà la proclamazione ufficiale di Andrea Corsaro nuovo sindaco di Vercelli e dei consiglieri comunali ufficialmente eletti: venti di maggioranza e dodici di opposizione. A quel punto, il nuovo Consiglio comunale sarà convocato entro trenta giorni.

Intanto, com’è ovvio, si intensificano le trattative per la scelta degli assessori che, secondo indiscrezioni fondate, saranno nove. Da diversi anni, nel centrodestra vige la regola che debbano entrare in giunta i consiglieri eletti con il maggior numero di voti, ma anche che il sindaco possa sceglierne alcuni di fiducia (e ci mancherebbe). 

Assodato che Alessandro Stecco (recordman assoluto di preferenze con 260 voti) non entrerà in Giunta per la Lega Nord, anche perché è diventato consigliere regionale, e che la stessa cosa farà Carlo Riva Vercellotti, a sua volta neo consigliere regionale di Forza Italia (Stecco rimarrà anche in Comune come capogruppo, Riva si vedrà, potrebbe infatti diventare assessore in Regione) la Lega può vantare il diritto derivante dal voto per Maurizio Tascini, Massimo Simion e Giancarlo Locarni (anche se per quest’ultimo potrebbe prospettarsi il ruolo di Presidente del Consiglio, e in tal caso potrebbe entrare in Consiglio Ombretta Olivetti).

Per Forza Italia, scontato l’ingresso in giunta della seconda più votata, la presidente della Chesterton Gianna Baucero (anche se, sorprendentemente, dicono i rumors, non alla Cultura) e Mimmo Sabatino, mentre c’è incertezza sull’altro nome: sarà Jose Saggia, che ha preso gli stessi voti di Sabatino (118), oppure Corsaro potrebbe dare fiducia al suo vecchio vice sindaco, Antonio Prencipe che aveva fatto benissimo come assessore all’Ambiente?

Per quanto riguarda l’altro partito alleato, che il 26 maggio ha fatto benissimo rispetto al 2014, e cioè Fratelli d’Italia, scatterà probabilmente la prima scelta “esterna” e cioè quella del segretario provinciale di FdI Emanuele Pozzolo: si concreterà così un fatto probabilmente mai avvenuto a Vercelli, con marito e moglie (Martina Miazzone) presenti in aula, anche se in scranni diversi, visto che Martina Miazzone è stata la seconda più votata dei meloniani (128 preferenze contro le 133 di Stefano Pasquino). 

I rumors danno Simion, già assessore in Provincia con Renzo Masoero al Bilancio, mentre si sta trattando su tutte le altre deleghe: sui “suoi” assessori, Corsaro non si è ancora sbottonato. Si parla di un “colpaccio” per l’Urbanistica, mentre potrebbe anche essere “esterno” il titolare della Cultura. Però, a quel punto, sarebbero dieci: quindi si prospetta un “taglio” tra eletti e accordi tra i partiti. Ed inoltre non dimentichiamo che dei nove assessori quattro devono essere donne: sarà una donna il “colpaccio” all’Urbanistica? Si vedrà.

 

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1 commento

  1. Per carità,il popolo è sovrano(?);ma un po’ di novità?. Vabbè.I vercellesi si ritrovano lo stesso sindaco del 2004. Il vintage piace anche in politica.Tengo a chiarire che è solo una riflessione rispetto al ristagno di una città,di un territorio,frega nulla di Corsaro come della Forte.Personalmente trovo estremamente preoccupante la mancanza di qualcosa di nuovo.

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