DIVERGENZE 105 – Semafori intelligenti o mangiasoldi da abolire?

L’incrocio “mangiasoldi” tra viale Rimembranza e via Massaua

 

Continuano ad arrivare: è uno stillicidio e va fermato. Sono le multe agli automobilisti che calpestano le famigerate strisce bianche dello stop ai semafori di viale Rimembranza (incrocio con via Massaua nella direzione piazza Solferino-piazza della Vittoria) e corso Salamano: dal cimitero di Billiemme verso corso Avogadro di Quaregna. Sono multe da 44,40 euro che comportano pure due punti di penalizzazione sulla patente di guida (quattro se hai la patente da meno di tre anni).

Sanzioni ineccepibili dallo stretto punto di vista del Codice della strada, ma assai discutibili stante la “filosofia” di fondo della motivazione ufficiale con cui sono state installate le telecamere a quei semafori: quella di limitare il più possibile incidenti stradali causati da chi “brucia” il rosso.

 

Una recentissima multa elevata a qjuell’incrocio

Il fatto è che i tantissimi automobilisti di cui stiamo parlando non si sono affatto sognati di attraversare con il rosso: hanno semplicemente calpestato la striscia bianca di stop al semaforo, magari perché la vettura che li precedeva ha rallentato impercettibilmente e, quando è stata la volta di transitare, il semaforo era diventato giallo proprio mentre, con le gomme anteriori, essi avevano invaso anche di pochi centimetri la linea dei 44,40 euro e dei due punti in meno sulla patente.

 

Contro questi marchingegni che si chiamano tecnicamente T-XROAD c’è stata una sollevazione popolare che non è approdata a nulla. Sono fioccate interrogazioni e proposte per far sì che a pagare (e anche caro: come sarebbe giusto) fossero solo i furbi (eufemismo) che bruciano davvero il rosso e non coloro che, spesso involontariamente, si sporgono di qualche centimetro oltre il dovuto non avendo però alcuna intenzione di passare col rosso.

Ma le soluzioni proposte (spostare il raggio d’azione del T-XROAD oppure installare dei temporizzatori countdown che indichino il tempo residuo prima che il semaforo da verde diventi giallo) non sono nemmeno state prese in considerazione.

E’ giunto il momento di riconsiderare se i due semafori controllati dalle telecamere svolgano davvero solo una funzione deterrente per scongiurare gli incidenti, oppure se non svolgano un altro ruolo diciamo così un po’ più prosaico, per rimpinguare le casse comunali.

Se l’obiettivo dovesse essere anche quest’ultimo suggeriremmo di dislocare, almeno saltuariamente, un paio di vigili all’incrocio tra corso Abbiate e via Trino dove lì sì, scientemente, centinaia di automobilisti violano tutti i giorni il divieto di svolta a sinistra, invadendo, contromano, anche la pista ciclabile. Tutto ciò con rischi assai gravi, tanto da giustificare una sana campagna di contravvenzioni che sarebbe arduo contestare.

Ma adesso, per favore, visto che da milioni di anni sono spariti i T-Rex, è indispensabile cancellare i T-XROAD dalla nostra città, o almeno regolarli in modo più giusto.

 

ENRICO DE MARIA 

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3 Commenti

  1. L’incrocio a quanto pare “rende”! Logica e buonsenso vedrebbero una normale rotonda al posto del “trappolone” per automobilisti. Ma poi non saltano fuori i proventi delle multe.

  2. Basta incassare, alle amministrazioni non interessa nulla della sicurezza.Naturalmente,non solo a Vercelli.Sono furti ammantati di presunta legalità.

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