Dal telefono fisso allo smartphone: una rivoluzione epocale

Il telefono fisso è stata una delle invenzioni più importanti degli ultimi secoli. Il brevetto fu depositato il 7 marzo 1876 da parte di Alexander Graham Bell. Qualche anno prima, però, il fiorentino Antonio Meucci aveva già costruito il primo prototipo. Si trattava del telettrofono che nel 1854 veniva utilizzato da Meucci per comunicare con la moglie confinata a letto da un’artrite deformante, poi nel 1871 era riuscito a depositare un brevetto temporaneo al prezzo di 10 dollari l’anno, non potendo permettersi quello definitivo. Riuscì a pagare solo due volte e nessuna compagnia telegrafica accettò di finanziarlo. Così Alexander Graham Bell, che forse aveva visto il suo progetto, depositò il brevetto e per molti anni è stato considerato l’inventore del telefono.

Da quel momento, in pratica, il telefono ci ha tenuto compagnia e si è fatto valere fino agli anni 90. Dopo di chè sono arrivati i primi cellulari che all’inizio avevano una connessione internet molto lenta. Oggi, invece, tutto è stato rivoluzionato dagli smartphone che permettono di fare praticamente tutto ed in molti casi hanno sostituito addirittura il pc. Ed è così sia in ambito lavorativo che nel tempo libero. Prima, ad esempio, chi voleva fare un solitario doveva accendere il suo pc per giocare, ora invece con lo smartphone si può fare praticamente tutto, da una semplice partita ad uno dei tanti giochi di carte, pensiamo alla scopa o al blackjack, fino addirittura a vedere un film su una delle classiche piattaforme streaming.

Trascorriamo ore sui dispositivi per i motivi più disparati, tanto che ormai occupano la maggior parte delle nostre giornate. I giganti della tecnologia Apple e Google hanno recentemente introdotto delle funzioni che aiutano le persone a limitare l’uso del telefono, in modo da tenere sotto controllo un’eventuale dipendenza da smartphone. Insomma, i device si sono evoluti e oggi è quasi impossibile immaginare una vita senza loro.

Ma quale sarà il futuro degli smartphone? In questo momento c’è una forte aspettativa nei confronti dei (pochi) nuovi device pieghevoli. Sebbene il costo medio per un device pieghevole si possa attestare tranquillamente al di sopra dei 1000€, ci possiamo aspettare già dal prossimo anno una diffusione sempre maggiore di questo tipo di device, che andranno a finire nella fascia media, con un conseguente calo di prezzo che li renderà accessibili a molte più persone. Per quanto riguarda la tecnologia relativa alla connettività, già il 5g offre e promette prestazioni straordinarie, in che modo potremmo necessitare di un 6g su uno smartphone mobile?

Più che lavorare sulle velocità di connessione, si dovrà ripensare l’intera struttura e modalità di trasmissione dei dati.

Quel che è certo è che le tecnologie del futuro saranno incentrate principalmente sull’utilizzo di dispositivi mobile come lo smartphone e come quelli che saranno i suoi eredi.

 

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1 commento

  1. Entusiasmiamoci di tutto, anche dei fantastici device pieghevoli. Ma cerchiamo di scongiurare il progredire della (solita) Malattia: il brain pieghevole!

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