Il cuore di Olmo batte anche per i ragazzi autistici: oggi importante donazione all’Angsa

 

Vercelli – Ci sono 107 famiglie nelle province di Novara di Vercelli con un bambino, un ragazzo, un adulto autistico. E questi bambini, ragazzi e adulti sono tra coloro che, in assoluto, più hanno sofferto il periodo del lockdown perché – in particolar modo gli scolari – non hanno più potuto vedere i loro compagni, gli insegnanti di sostegno, le loro aule che frequentavano ogni giorno. Inoltre, non hanno neppure avuto la possibilità di frequentare i Centri Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), pure familiari, dove viene loro fornita un’assistenza diurna importante, perché anche i CentriAngsa (come quello vercellese di corso Palestro) erano chiusi. E per loro è stata ogni giorno una vera, immane tragedia.

Però avevano almeno accanto i loro genitori, ma con la parziale riapertura della Fase 2, ecco che molti di quei genitori sono tornati al lavoro e, nelle famiglie con bambini e ragazzi autistici che non possono ancora tornare a scuola, si è creato un nuovo e drammatico problema.

Per fortuna, l’Angsa può contare su un avvocato e politico di razza qual è l’avvocato Roberto Scheda che è stato il primo a sollevare il problema, tra l’altro proprio con un’intervista al nostro giornale intitolata: “In questo momento chi sta pensando ai minori (e adulti) speciali?”.

All’appello di Scheda, che ha un nipotino “speciale” (che adora), e che è il legale a livello nazionale dell’Angsa, ha subito risposto il consigliere regionale vercellese Alessandro Stecco (altro politico di rara sensibilità) che ha combinato una video conferenza con l’assessore regionale alle Politiche sociali Chiara Caucino. Oltre a Stecco e a Scheda vi hanno preso parte la presidente nazionale Angsa Benedetta Demartis, la presidente regionale Arianna Porzi, la presidente di Novara-Vercelli Priscila Pasino, la vice presidente e presidente dell’Associazione “Enrico Micheli” Francesca Denerbardi e la neuropsichiatra Chiara Pezzana, direttore sanitario del Centro per l’autismo “Enrico Micheli”.

La proposta di fondo, che ora la Regione deve mettere a punto, è quella di utilizzare spazi grandi e in questo momento vuoti, magari con giardino (ad esempio le scuole) per accogliere questi scolari “speciali” ci vogliono spazi ampi per consentire agli operatori di mantenere le distanze di sicurezza: per Vercelli, ad esempio, sarebbe impensabile utilizzare, in epoca Covid, la sede di corso Palestro.

Ma per poter partire in una nuova sede – ad esempio una scuola adesso vuota – occorre arredarla con apparecchiature ed elettrodomestici indispensabili ad un Centro per autistici. E per questa ragione, l’avvocato Scheda è andato a parlare con il benefattore per antonomasia di Vercelli, Carlo Olmo: il compianto padre di Olmo, quotato avvocato,  era collega e amico di Scheda. E tra le due famiglie c’è un legame molto forte. Olmo non ha impiegato un secondo a rispondere sì e oggi, alla Tana del Lupo Bianco, sono stati consegnati un frigorifero, una lavatrice, una stampante-fotocopiatrice e preziosissimi dispositivi Dpi a Scheda e alle altre rappresentanti dell’Angsa: Benedetta Demartis, Priscila Pasino e Francesca Debernardi. Nei prossimi giorni arriveranno una seconda lavatrice e una lavastoviglie. Una parte degli elettrodomestici era stata affidata a Olmo da un’altra benefattrice (una vercellese) e Olmo l’ha girata all’Associazione di Priscila Pasino.

Per ringraziare Olmo, per quanto sta facendo per l’Angsa e per Vercelli, Scheda ha detto che, a pandemia terminata, sarà opportuno organizzare “un Consiglio comunale aperto, dedicandoglielo appositamente” e ha citato una recente frase del premio Nobel per la pace 2018 Denis Mukwege: “Il Coronavirus ha avuto se non altro un merito: quello di selezionare coloro che sanno dare agli altri”. Ha detto Scheda rivolto a Olmo: “Sembra una frase detta apposta per te”.

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1 commento

  1. Con la precedente Amministrazione Comunale erano stati presi alcuni contatti da parte di una Assistente di Vercelli per i ragazzi autistici, che segue e trasferisce due volte alla settimana le ragazze e i ragazzi autistici di Vercelli e paesi limitrofi presso la struttura ANGSA di Novara, per attività dedicate alla classificazione e registrazione a mezzo di computer di libri di una biblioteca scolastica.
    L’Assistente in parola aveva proposto di attivare tale tipo di lavoro, per catalogare i libri, anche presso la Biblioteca Civica di Vercelli e ciò al fine anche di non dover trasferire i nostri ragazzi fino a Novara. L’incontro, malgrado le promesse, non ha avuto alcun seguito.
    Rimango in fiduciosa attesa di risposta, anche con l’intervento sicuramente fattivo e costruttivo dell’Avv. Roberto Scheda, che ricordo con stima e simpatia essendo stato il Presidente della CR Vercelli dove ho prestato servizio per venticinque anni. Nella mia Famiglia abbiamo una ragazza autistica, che è riuscita a completare il Corso di Studi di secondo grado ed ha dato alcuni esami alla Facoltà si Lettere dell’Università di Vercelli.
    Cordiali saluti.

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