Consegnato il “Drapò” ai sindaci della provincia di Vercelli

Alcuni dei sindaci che stamane hanno ricevuto il Drapò (foto Renato Greppi)

Si è svolta questa mattina, al teatro Civico, la consegna del “drapò”, la bandiera del Piemonte, ai sindaci della provincia di Vercelli da parte dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, rappresentato dal Presidente Stefano Allasia e dai due segretari di presidenza Gianluca Gavazza e Michele Mosca. La bandiera del Piemonte va esposta, per legge, sempre a accanto a quelle italiana ed europea.

La consegna del Drapò a al sindaco di Vercelli Corsaro /foto Greppi)

A consegnare la bandiera del Piemonte anche (come è avvenuto e avverrà in tutte le altre province piemontesi) anche i consiglieri regionali del posto, che a Vercelli sono Angelo Dago, Carlo Riva Vercellotti e Alessandro Stecco.

Erano presenti il prefetto Garsia e altre autorità provinciali e c’era anche il presidente del Consiglio comunale Gian Carlo Locarni. Un “drapò” è pure stato consegnato al presidente della Provincia Eraldo Botta.

La consegna al Presidente della Provincia Botta

Durante la cerimonia è stata riassunta la storia del “Drapò” istituito dal 1° Duca d’Aosta, Amedeo, il 15 agosto 1424, per l’erede del Casato, il “Principe di Piemonte”. Da allora è diventata il vessillo del Piemonte: di forma quadrata, è una croce d’argento in campo rosso spezzata da un lambello azzurro a tre gocce,il simbolo della primogenitura, secondo le intenzioni di Amedeo d’Aosta.

 

Sulla consgena del Drapò Dago e Stecco hanno dichiarato: “Un momento che si sarebbe già dovuto tenere l’anno scorso in occasione del Cinquantenario della Regione, ma che è stato rimandato a causa dell’emergenza Covid. Un rinvio che idealmente sottolinea ancora di più il ringraziamento di tutto il Piemonte ai nostri sindaci, capaci di tenere la barra dritta anche nella tempesta della pandemia e di confermarsi insostituibile punto di riferimento per le loro comunità. Il Drapò diventa così la bandiera intorno alla quale fare quadrato come fecero i nostri avi in momenti drammatici e gloriosi come la battaglia dell’Assietta. Un vessillo che deve guidare, partendo proprio dai nostri municipi, la ripresa dopo la catastrofe del Covid, per il benessere e il futuro dei nostri territori”.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Tre bandiere, come minimo .. da mostrare sugli edifici pubblici, nelle varie occasioni? Siamo tutt’altro che “sotto un’unica bandiera” .. segno di idee poco chiare? inquietudine ? .. desiderio per me di sceglierne una a detrimento dell’altra e per te la seconda poi seguita dall’ulteriore? .. quale mix è il nostro ?? .. comodo metterle tutte pensando: fai te quale sia la tua preferita .. se credi di aver trovato la “gabola” .. non illuderti mai ..
    https://www.youtube.com/watch?v=fE-HPOgq7Qk

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here