”Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli”: al via il 17 novembre una serie di due incontri formativi

Lella Bassignana, referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni

Il bullismo, così come lo conoscevamo non esiste più, quello delle merende rubate all’intervallo, quello patito da ogni “matricola”. Ora è un termine quasi desueto, se privato della sua odierna radice: cyber. Il Bullismo e cyberbullismo rimangono tra le minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale.  Le vittime sono pre-adolescenti o adolescenti che purtroppo spesso cadono in depressione, abbandonano la scuola, mettono in atto pratiche autolesioniste e arrivano al tentato suicidio e che ritengono inutile rivolgersi: il 40% dei casi esaminati ai genitorieil 59% agli insegnanti.

“Nel 2017, in applicazione della Legge regionale 23 marzo 2016 n. 5 “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale” – osserva Lella Bassignana, referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni – la Provincia di Vercelli ha sottoscritto con la Regione Piemonte il Protocollo di Intesa in materia di iniziative contro le discriminazioni, costituendo una Rete  composta da  enti ed associazioni e 15 punti informativi che si occupano di accoglienza, orientamento, presa in carico delle persone che segnalano una discriminazione e gestione dei casi, nonché informazione, comunicazione e sensibilizzazione sulle tematiche antidiscriminatorie. Ultimamente ci stiamo occupando anche di cyberbullismo” che ha come conseguenza forme di aggressione, molestia e discriminazione.​In questi ultimi giorni l’ultimo allarme lanciato dalla Fondazione Carolina: “Squid Game” dove le bambine sarebbero le più vessate perché, più dei maschi, spesso rifiutano di giocare a un gioco così violento, rimediando anche degli schiaffi. In una società sempre più tecnologica, dove la rete gioca un ruolo determinante, non possiamo pensare che i nostri ragazzi non la utilizzino , ma la parola chiave deve essere uso corretto, positivo e consapevole delle nuove tecnologie“.

Per questo motivo il Nodo ha organizzato ” Io clicco positivo: la rete tra opportunità e pericoli”, una serie di due incontri formativi in collaborazione con la Fondazione Carolina , che fa parte della Rete. “Il primo incontro – spiega Bassignanasi svolgerà in modalità on line il 17 novembre e i destinatari sono i componenti della Rete Nodo provinciale e l’altro ne mese di gennaio 2022, rivolto ai Dirigenti scolastici , ai  docenti ma soprattutto alle famiglie, per aiutarli a comprendere come riconoscere tempestivamente i segnali di bullismo e cyber bullismo, ed avviare una riflessione sulla vita digitale dei nostri ragazzi post periodo di quarantena. Al termine, verrà prodotto un vademecum per orientarsi nel mondo on line frequentato dai nostri ragazzi. A questo riguardo apprezzo la sensibilità del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che ha firmato il decreto di nomina del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori che ha il  compito di assicurare la protezione dei minori dalla diffusione di contenuti nocivi anche nell’era digitale.”

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1 commento

  1. Lodevolissimo proteggere i ragazzi dagli attacchi che subiscono alla propria naturale crescita .. avere attenzione contro le discriminazioni è ottimo .. purché non si discrimini fra discriminazione e discriminazione .. non se ne dimentichi qualcuna e non ci si entusiasmi solo per alcune, impercettibilmente preferite perché più alla moda.

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