Il civile silenzio assoluto della contestazione degli esercenti contro l’ultimo Dpcm

 

La Vercelli civile dei baristi e dei ristoratori che non condividono l’imposizione dell’ultimo Dpcm Conte di far chiudere le loro attività alle 18 ha protestato oggi “con il silenzio” (e non con le moltov o spaccando le vetrine), per un’ora, falle 11 a mezzogiono, in piazza Cavour.

La protesta si è aperta sulle note del “Silenzio d’ordinanza” eseguita da uno dei più importanti trombettisti italiani, Francesco Cilione, e si è chiusa con l’Inno di Mameli, sempre con la tromba di Cilione. Dopo il “Silenzio” brevi interventi del Presidente dell’Ascom Tony Bisceglia e del presidente della Fipe-Confcommercio Jose Saggia.

Bisceglia ha sottolineato che la protesta era fatta da persone responsabili, preoccupate per il loro futuro e quello dei loro figli, che non indossavano il passamontagna, ma le mascherine, e ha invitato ad applaudire le forze dell’ordine che purtroppo, in altre città, devono fronteggiare i “criminali che si mischiano ai nostri colleghi, ma solo per fomentare odio”.

Saggia non ha nascosto che nella categoria ci sia anche tanta rabbia, ma ha sottolineato come gli esercenti di Vercelli abbiano deciso di rispondere, a norme che ritengono profondamente ingiuste, con l’arma più potente che ci sia: il silenzio.

Una sessantina di ristoratori e di baristi, ai quali si sono aggiunti anche i vertici di Ascom come Angelo Santarella, Manuela Cerruti e il direttore Andrea Brasolo, e il sindaco di Trino Daniele Pane, con tanto di fascia tricolore, si sono seduti a debita distanza, con le mascherine, attorno a maxi tovaglie apparecchiate (ma senza clienti) e, per dieci minuti, nel silenzio più assoluto, hanno inalberato cartelli con scritto, tra le altre cose “Vogliamo lavorare”, “Vogliamo fare impresa”, “50 mila imprese a rischiochiusura”.

 

Il sindaco di Trino Daniele Pane

Erano presenti tra gli altri anche l’assessore Mimmo e il vice presidente del Consiglio comunale Gianni Marino. E poco fa, Sabatino, ha informarto i giornali che, per agevolare i locali che devono chiudere alle 18, è stato aggiornato l’elenco di bar, ristoranti, gelateria, pasticcerie che potranno fare le consegne a domicilio, nel pieno rispetto delle norme previste nel tanto contestato Dpcm (leggi qui). E’ già possibile trovare l’elenco (nonché iscriversi) nel sito del Comune.

 

 

 

 

 

Infine stasera, emblematicamente alle 18,01, protesta di alcuni locali che terranno insegne e luci accese per contestate civilmente lo stop dell 18. Sarà presente, per una diretta Facebook con questi esercenti, anche Carlo Olmo.

 

Ecco una serie di immaginid della protesta di stamattina

 

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1 commento

  1. Dietro alle associazioni di categoria ci sono delle famiglie, bambini, bilanci che non quadrano più. Purtroppo queste manifestazioni danno l’impressione di esser mosse solo dalla scossa emotiva che consegue il frugarsi in tasca trovandola vuota. A me pare, leggendo le motivazioni, che non abbiano, queste forze produttive, raggiunto un grado di sviluppo e consapevolezza suffciente per avanzare rimostranze di ordine politico oltre che economico (ma .. coincidono spesso), non sembra abbiano capito cosa sia ormai nata e uscita dalal culla del covid-19: una VERA RIVOLUZIONE, UN’adulta dittatura-terapeutica-“internazionalista”, sia pur camuffata grazie allo spettro della PAURA del preteso rischio di contagio.
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