Cgil: vaccinare prima chi lavora alle poste, in banca e nei supermercati

Riceviamo e pubblichiamo

 

Tutti sappiamo che, per affrontare la grave situazione pandemica in atto, le Autorità competenti hanno adottato provvedimenti che hanno contemplato – sino da marzo dello scorso anno – la continuità di una serie di servizi essenziali aperti al pubblico che, necessariamente, hanno previsto e prevedono tuttora la presenza di chi tali servizi li eroga.

Con grande senso di responsabilità, le lavoratrici e i lavoratori delle banche, delle poste e dei supermercati hanno continuato a erogare questi servizi in piena pandemia, venendo a contatto con un pubblico numeroso e indistinto, spesso mancando – soprattutto all’inizio – di dispositivi di sicurezza adeguati e delle necessarie protezioni.

Per questo, le Segreterie provinciali di FISAC (Assicurazione e Credito) FILCAMS (Commercio, Turismo e Servizi) e SLC (Lavoratori della Comunicazione) si uniscono alle Segreterie nazionali nel rivendicare – con forza e senza ulteriori indugi – lo ‘stato di rischio’ anche per i lavoratori di queste Categorie e che quindi sia assegnata a loro una priorità nel piano vaccinale anti-Covid, subito dopo il personale sanitario, gli anziani e gli individui con fragilità accertate.

 

SLC CGIL Vercelli Valsesia, FISAC CGIL Vercelli Valsesia, FILCAMS CGIL Vercelli Valsesia

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1 commento

  1. Si pensa di vaccinare tutti ora che il covid sta scomparendo per poter “vantare” fra qualche mese lo “straordinario successo” della coraggiosa iniziativa? Tale orientamento sembra nel DNA dei promotori.

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