Cerimonia degli Oscar, va bene lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock, ma chi sono i vincitori? Ecco tutti i premiati

L’edizione appena passata degli Oscar 2022 passerà sicuramente alla storia anche se, sfortunatamente, non proprio per il cinema. Questo, non è un mistero, sta vivendo un periodo davvero buio e a parlare sono gli esigui numeri di partecipanti e spettatori, sia per quanto riguarda le presenze in sala (addirittura si potrebbe dire che solo Spiderman e Batman abbiano realmente riportato il pubblico al cinema) che per gli ascolti delle ultime edizioni della kermesse più famosa al mondo. Tanto che tra i vincitori vi sono anche titoli di sicuramente alto valore ma di cui se ne è parlato poco e, sfortunatamente, se ne parlerà ancora meno dato che tutta la centralità dell’evento è stata catalizzata su una singola cosa: lo schiaffo che Will Smith ha dato al presentatore “comico” Chris Rock.

In breve: Rock, per il suo numerino, ha preso un po’ troppo pesantemente in giro la condizione di alopecia della moglie di Will Smith e questi, senza pensarci troppo, si è diretto verso il palco dando una sonora sberla sul volto del comico. Valutare questo gesto come concordato per alzare gli ascolti, reale, giusto o sbagliato, non è di nostra competenza, quello che realmente ci interessa è che tutto il resto è passato brutalmente in sordina.

Jane Campion, regista de “Il Potere del Cane”, ottiene l’Oscar per la Miglior Regia divenendo la terza donna a vincere questa statuetta in 94 edizioni, seconda donna di fila dopo Chloé Zhao per il suo “Nomadland”. La primissima nella storia nominata per tale categoria fu la nostrana Lina Wertmüller nel lontano 1976 per “Pasqualino Settebellezze”. Tornando al film della Campion, esso entra in uno “strano club” essendo stato nominato per ben 12 statuette ma avendone vinta una sola: con un iter simile è accaduto solo 7 volte e l’ultima fu 54 anni fa per “Il Laureato”. Parliamo dunque di un premio fortemente voluto dalla Academy.
“I segni del cuore” di Sian Heder si porta a casa tutte le statuette per il quale era nominato, tra cui Miglior Film, ricordando che la pellicola mostra veri attori non udenti. Un importantissimo passo nella storia della settima arte! In più, con la vincita di Ariana De Bose come Miglior Attrice non Protagonista nei panni di Anita nel remake di “West Side Story”, i personaggi che hanno ottenuto degli Oscar grazie a più attori salgono a tre: Vito Corleone con Marlon Brando e Robert De Niro, Joker con Heath Ledger e Joaquin Phoenix e la sopracitata Anita, interpretata nell’originale da Rita Moreno. “Dune”, di Villeneuve, ruba invece tutti i premi tecnici, come era prevedibile.

Di seguito tutti i vincitori di ogni categoria, di questa edizione che, senza lo scandalo di cui si parlerà per un po’, non sarebbe stata così vista.

MIGLIOR FILM: I Segni del Cuore, Sian Heder
MIGLIOR REGIA: Jane Campion, Il Potere del Cane
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: Jessica Chastain – Gli occhi di Tammy Faye
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Will Smith – King Richard – Una famiglia vincente
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Ariana DeBose – West Side Story
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Troy Kotsur – I segni del cuore
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE: Kenneth Branagh – Belfast
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: I Segni del Cuore
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE: Drive My Car – Giappone
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE: Encanto
MIGLIOR FOTOGRAFIA: Greig Fraser – Dune
MIGLIOR MONTAGGIO: Joe Walker – Dune
MIGLIOR SCENOGRAFIA: Patrice Vermette, Richard Roberts, Zsuzsanna Sipos – Dune
MIGLIOR COSTUMI: Jenny Beavan – Crudelia
MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO: Gli occhi di Tammy Faye
MIGLIOR COLONNA SONORA: Hans Zimmer – Dune
MIGLIOR CANZONE: “No Time To Die” – No Time to Die, Billie Eilish
MIGLIOR SONORO: Dune
MIGLIORI EFFETTI VISIVI: Dune
MIGLIOR DOCUMENTARIO: Summer of Soul (…Or, When the Revolution Could Not Be Televised)
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO: The Queen of Basketball
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: The Long Goodbye
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE: The Windshield Wiper

Emanuele Olmo

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5 Commenti

  1. Il famoso schiaffo non è che il tuono, avvisaglia del temporale? .. la fine del cinema americano si svilupperà in concomitanza della fine dell’america padrona del mondo? .. l’america rimarrà ancora (nostra) padrona, soltanto con un giardinetto più modesto? Io non ci spererei tanto .. ma, stiamo a vedere (non dovremo attendere per molto tempo ..)
    Che sia un evento studiato o spontaneo è prova di decadenza .. lo schiaffo inferto per una battuta che avrebbe potuto ricader esu un maschio come su un gay o un animale (un difetto fisico neppure necessariamente sessuale) non è che un esempio di tardo maschilismo afro-americano (scontrandosi due neri il razzismo non può emergere “per una legge matematica”)
    https://www.youtube.com/watch?v=M3OYC73txp8

  2. Che futuro potranno mai avere degli oscar “basati” sull’alopecia? .. tutta la miglior cultura americana, suggestiva se basata su delle macchie, dei vuoti, l’inesistenza .. al massimo segni di forfora .. sul nulla cosmico .. sarà ricordata con gioia, ma soltanto per quel che è, e ..
    .. se neppure la luna probabilmente è mai stata conquistata .. ora certamente il cinema americano s’è messo comodamente seduto sull’alopecia.
    ……..
    Jada Pinkett Smith, il video senza filtri per mostrare l’alopecia
    https://tg24.sky.it/spettacolo/2021/12/30/jada-pinkett-smith-alopecia

  3. Bene bene bene. Guarda chi ha un farmaco per l’alopecia in fase di sviluppo
    Pfizer, insieme al partner di COVID-jab BioNTech, è stato uno dei principali sponsor della cerimonia di premiazione degli Oscar di domenica, una trasmissione che inaspettatamente ha acceso i riflettori imperdibili sull’alopecia della malattia da caduta dei capelli. In una coincidenza, la Pfizer è in una corsa per il dominio del mercato della sua cura per l’alopecia che sarà presto rilasciata. (…)
    ….
    https://pjmedia.com/news-and-politics/athena-thorne/2022/03/29/hmm-oscars-sponsor-pfizer-coincidentally-in-race-to-market-cure-for-alopecia-n1585249

  4. Fra le non molte spiegazioni “organiche” del fattaccio e delle prospettive che “apre” c’è senz’altro questa. L’ipotesi pare non solo verosimile ma .. in fase di compimento. Ben inquadrato nella società americana vale anche per la nostra (almeno finché gli usa saranno il nostro “modello”) visti anche gli ultimi tumultuosi rivolgimenti ed innesti-sociali che la completano in tale direzione dotandola di tutto il necessario:
    ……………
    Lo schiaffo hollywoodiano per lo sdoganamento della poligamia
    https://www.renovatio21.com/lo-schiaffo-hollywoodiano-per-lo-sdoganamento-della-poligamia/

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