Centro Nuoto, interrogazione di Nulli Rosso e Forte: “Che farà l’attuale amministrazione?”

 

Il futuro del centro nuoto, sul quale l’attuale nuova giunta comunale guidata dal Sindaco Corsaro deve prendere una decisione, è al centro di una interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione tra cui l’ex assessore Nulli Rosso e l’ex sindaco Maura Forte, con Manuela Naso, Michele Cressano. Alberto Fragapane e Giorgio Alfonso.

 

Il punto è che la riqualificazione del Centro Nuoto, con il progetto che aveva già sollevato molte discussioni e polemiche nella passata gestione amministrativa del Comune, è in stato avanzamento lavori che sono stati impostati appunto dalla giunta uscente. Secondo i firmatari dell’interrogazione, “tra circa 4 mesi la Città avrebbe dopo 6 anni una vasca da 25metri per 6 corsie”.

Ma la domanda che pongono è: “La nuova amministrazione intende proseguire i lavori della fase 1 della riqualificazione del plesso natatorio “Centro Nuoto Vercelli”, in armonia con il progetto della precedente amministrazione, dando quindi dopo sei anni una nuova e più efficiente piscina alla città, oppure intende recedere unilateralmente dal progetto e dal contratto con la ditta appaltante i lavori, preferendo realizzare un nuovo progetto, come comunicato più volte dai rappresentanti dei gruppi politici che oggi costituiscono la maggioranza di questa amministrazione?”.

I firmatari dell’interrogazione non rinunciano a una nota polemica scrivendo che “l’amministrazione di Maura Forte ereditò ad inizio consiliatura 2014-19 un progetto di riqualificazione del plesso natatorio denominato “Centro Nuoto Vercelli” sito in Via Baratto 1, e che lo stesso constava di un Progetto di finanza del valore di circa 1.800.000euro teso a sviluppare lavori di massima promuoventi la riapertura del plesso natatorio chiuso dall‘anno 2013. I lavori – si legge ancora nella interrogazione – non comprendevano la rimozione della copertura della struttura, in parte costituita da elementi in fibrocemento; che la suddetta amministrazione perseguiva numerosi tentativi di inserire all’interno del progetto una variante di lavoro che consentisse la totale rimozione degli clementi in fibrocemento. Visto che, per la totale impossibilità di modificare il progetto di finanza volto alla riqualificazione del Plesso natatorio, la precedente amministrazione decideva di revocare la Finanza di progetto”.

I firmatari allora ricordano che poi “al posto della “finanza di progetto”, la precedente amministrazione aveva commissionato un nuovo studio di fattibilità in due fasi per la riqualificazione del plesso natatorio in oggetto, la prima fase prevedeva la copertura dell‘area estiva con un sistema copri-scopri a recupero energetico, tale da permettere l‘utilizzo combinato inverno, mentre la seconda fase prevedeva la riqualificazione interna della struttura più parte dell‘estivo”.

 

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