Caso cittadinanze a Crescentino, il Sindaco: “Avevamo notato un numero anomalo di stranieri residenti nell’alloggio di un dipendente del Comune”

IL caso dell’organizazione messa in piedi per “agevolare” le cittadinanze italiane di persone brasialiane a Crescentino, continua a generare commenti e reazioni.

Dopo le prime dichiarazioni, rilasciate a caldo, successivamente agli arresti avvenuti stamani, il Sindaco di Crescentino, Vittorio Ferrero, in una nota, spiega che il numero insolitamente alto di stranieri residenti nell’alloggio di un dipendente comunale, era stato già notato, nel mese di aprile, e conseguentemente segnalato alla polizia.

Scrive Vittorio Ferrero, che era stato eletto sindaco o scorso anno: “Nel discorso di insediamento durante il primo Consiglio Comunale avevo pronunciato le parole di “Trasparenza e Legalità quali pilastri da seguire come faro per gli anni a venire del suo mandato”. Inoltre tutto il gruppo di “Crescentino Viva – Ferrero Sindaco” aveva sottoscritto l’Appello di dodici impegni concreti per prevenire e contrastare mafie e corruzione, lanciato da Avviso Pubblico, consapevoli che chi si candida a ricoprire un incarico pubblico affronta un compito non facile né privo di rischi. Proprio facendo fede a questo impegno – prosegue il primo cittadino – quando nel mese di aprile, durante le attività collegate al supporto alla popolazione interessata dal lockdown per la pandemia in corso, mi ero accorto di una concentrazione anomala di residenze di cittadini stranieri presso l’abitazione di un dipendente comunale, avevo ritenuto opportuno confrontarmi con gli organi di Polizia di Stato. Gli stessi avevano già in corso delle verifiche che, a seguito della mia dichiarazione spontanea, hanno intensificato nei giorni a seguire. Ringrazio, per questo, la Procura di Vercelli e la Polizia di Stato per l’accurata indagine svolta”.

Contina il sindaco Ferrero: “Questa Amministrazione Comunale sarà irreprensibile nell’adottare ogni provvedimento utile a garantire il buon funzionamento degli uffici pubblici. In questi giorni verrà notificata la sospensione dal lavoro dei due dipendenti sottoposti a misure di custodia cautelare ed avvieremo, nel contempo, una verifica immediata sugli atti di residenza rilasciati, sia su quelli sottoposti a misura di indagine sia sugli altri, e se, del caso, procederemo all’annullamento degli stessi in autotutela. L’attività di vigilanza da parte mia non è dunque mai mancata e sin dai primi momenti, in seguito alle anomalie che avevo riscontrato, dopo opportune valutazioni personali, avevo preceduto con le dovute segnalazioni a chi di competenza, nel rispetto del ruolo che mi onoro di ricoprire. Ovviamente in questi mesi non ho potuto esternare alcuna considerazione per il riserbo dovuto alle indagini in corso”.

Conclude il Sindaco: “Il danno che si sta palesando per il Comune di Crescentino in queste prime ore è enorme. Attualmente gli uffici comunali Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale sono chiusi. Ci stiamo attivando per poter riprendere i servizi offerti alla popolazione già dalla prossima settimana, almeno con il rilascio degli atti essenziali di Stato Civile attraverso la collaborazione di Ufficiali di stato civile di altri Comuni o con l’esternalizzazione dei servizi stessi. Nell’arco degli anni 2020/2021 la maggior spesa che saremo costretti a sostenere per sopperire al disservizio è quantificabile in circa 70mila euro. Infine, col supporto di alcuni legali stiamo valutando la costituzione di parte civile del Comune, azione necessaria per tutelare il buon nome della Città dell’Amministrazione Comunale e dei dipendenti che ogni giorno prestano servizio con professionalità e abnegazione”.

 

 

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2 Commenti

  1. A me pare che il Sindaco si sia comportato benissimo. Senza voler fare della approssimativa dietrologia (non so nulla sulle scelte dei crescentinesi) verrebbe da chiedersi se il progetto non fosse stato progettato e iniziato molto prima delle recenti comunali.

  2. Mi e’ giunto ad orecchio che il Ministro Lamorgese, in attesa dello jus soli e in mancanza di meglio, suggerira’ alle Autorita’ vercellesi di ogni Ordine e Grado sia rapidamente somministrata a tutti i brasiliani or ora scornati, almeno la cittadinanza pakistana.

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