I Caduti delle Forze armate ricordati con una messa davanti al Sacrario militare

Don Sini celebra la Messa davanti al Sacrario militare foto Renato Greppi)

Il cappellano militare della caserma Scalise monsignor Gianpaolo Sini ha celebrato questa pomeriggio, davanti al Sacrario Militare del cimitero di Billiemme, una messa per tutti i Caduti delle Forze Armate. Erano presenti le massime autorità provinciali: per il Comune c’era il vice sindaco Massimo Simion, con il presidente del Consiglio comunale Romano Lavarino e il vice presidente Gianni Marino; per la Provincia il presidente Davide Gilardino; la per la Prefettura la vice prefetto vicaria Cristina Lanini; presenti il Questore Maurizio Di Domenico e i vertici delle altre Forze dell’Ordine e della Forze Armate. Presente anche il neo parlamentare della nostra provincia Emanuele Pozzolo.

La tradizione della Messa per celebrare i Caduti delle Forze armate era stata riavviata dal Pasfa, ed ora ad organizzarla è il Comune di Vercelli.

Sempre a proposito di Forze Armate, dopodomani sarà celebrato il IV Novembre, Giornata dell’Unità nazionale e, appunto delle Forze Armate, nel giorno in cui si commemora l’armistizio di Villa Giusti, il 4 novembre 1918, che sancì la vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Tre anni dopo, il 4 novembre 1921, si svolse la tumulazione del  Milite Ignoto nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.

A Vercelli il programma delle celebrazioni prevede alle 9,45 il raduno sul sagrato di SantAndrea, seguito dalla messa, all’interno della basilica, che sarà celebrata dall’arcivescovo monsignor Marco Arnolfo.

Alle 11, ci si trasferirà al Monumento ai Caduti di piazza Cesare Battisti dove ci sarà la deposizione delle corone d’alloro, preceduta dall’alzabandiera e dall’Inno di Mameli cantato dagli allievi della Regina Pacis. Per concludere, lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del ministro della Difesa. In caso di pioggia, la lettura dei messaggi avverrà all’interno di Sant’Andrea, dopo la messa.

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1 commento

  1. Queste celebrazioni delle due guerre sembra non siano sentite nel profondo di sé dai presenti, sempre meno numerosi (se si eccettuano le numerose Autorità).. speriamo che anche per il 2023 sarà così.. e che ad animarle non sia una amplisima rappresentanza di parenti dei caduti della terza guerra mondiale.

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