A Borgosesia falsi controllori del green pass tentano di truffare gli anziani: l’allarme del Sindaco

Ancora una volta malintenzionati in azione per tentare di truffare anziani, entrando nelle loro case, per arraffare denaro. L’allarme questa volta arriva da Borgosesia  dove a segnalare la presenza sul territorio di probabili truffatori che tentano di intrufolarsi in casa con la scusa di controllare la validità del green pass, è il sindaco Paolo Tiramani, con un appello su facebook in cui invita i cittadini a  prestare la massima attenzione a chiunque si avvicini o si presenti alla porta di casa.

“Falsi inviati comunali sono in azione in città e zone limitrofe – scrive Tiramani -. Con la scusa di controllare il green pass tentano probabili truffe ai danni di persone anziane. Facciamo girare il messaggio, anche con una chiamata ai nostri cari. L’invito è ovviamente quello di diffidare da falsi controllori e contattare subito le forze dell’ordine in caso di necessità”.

“Appena ho ricevuto la segnalazione della presenza di questi abietti individui a Borgosesia – spiega Tiramani – ho subito allertato la Polizia Municipale e mi sono messo in contatto con i Carabinieri: c’è dunque tutta una rete di controlli attivata per proteggere i cittadini e per individuare queste persone che approfittano di una situazione complicata per mettere in atto le loro truffe. L’invito, ovviamente, è prima di tutto ai borgosesiani: non credete a chi bussa alle vostre case per controllarvi il green pass, o lo fa per strada, senza che voi stiate entrando in un locale o partecipando ad un evento: nessuno può fare questo. Queste persone – aggiunge il Sindaco- dicono di essere state inviate dal Comune: non è vero!! Non abbiamo dato questo tipo di incarico a nessuno. Siate vigili!”.

Questo tipo di truffe purtroppo continuano a ripetersi, con i malintenzionati che si spacciano sempre per un qualche tipo di tecnico a cui necessita l’accesso domestico per un controllo. Il consiglio è sempre lo stesso: non fare mai entrare nessuno di cui non si abbia più che chiara l’identità e nel dubbio avvertire sempre le forze dell’ordine.

 

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3 Commenti

  1. Purtroppo Tiramani non può far più di tanto. Il Green Pass è ormai un cult sul quale far leva, uno dei beni fondamentali per l’Esistenza, con il quale ci si sente all’altezza del tempo, in regola e ligi al dovere per la Salvezza di Tutti .. a me fa ribrezzo anche scriverne la parola, su questa pagina, quindi pur anziano non ci cascherei .. ma .. se uno mi telefona dicendo di avere in mano un inedito di Elvis e di esser disposto a vendermelo per 100 euro essendo (lui) povero e buono, dopo essermeli fatti prestare, corro a perdifiato sbavando verso il furbone che mi narcotizza e porta via 100 euri. Alcuni truffatori, più artisti, mi lascerebbero riverso sul selciato .. ma con in mano un vinile (comunissimo) sia pur sempre interessante: dandomi implicitamente del pesce: https://www.youtube.com/watch?v=7cXbcoD698M

  2. mi vien la tremarella solo a pensare quel che è accaduto pochi minuti fa (lo giuro su ciò che ho avuto di più caro al mondo + ” che ho + ” che avrò … giuro e ri-giuro e non spergiuro che è vero): s’è presentato a casa mia (siamo nel 2021) uno che ha suonato il campanello al piano dove abito per vendermi un giornale di sinistra .. come si usava comunemente 50 anni fa in Toscana o Emilia R. .. e, avendo letto l’articolo di tgvc, non l’ho preso (il giornale) anche se mi interessava (ne più ne meno che il green pas ai vecchietti di Borgosesia). Ma se l’incontro per strada, e mi pare persona buona e serena, gli do anche 2 o 3 euri (prestatimi da un’amica estremista di sinistra) e torno a casa canticchiando ..
    https://www.youtube.com/watch?v=_uTsAF-BDI0

  3. Volevo esprimere anche solo col pensiero la mia solidarietà al cittadino di Borgosesia obiettivo della tentata truffa (forse non riuscita), ma sul web a “Borgosesia truffa” nell’ultima settimana non ho trovato nulla. Solo tante foto, tutte con la porta socchiusa. Appena una piccola “traccia”, c’è stato un caso ad Aqui Terme, che si trova “esattamente” , come detto dal sindaco: “proprio” in Piemonte. Forse il sindaco voleva soltanto, ed ha fatto bene, mettere noi in guardia e ci ha scritto una letterina.
    A meno che l’obiettivo dell’apprendista truffatore non fosse proprio Tiramani?

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