Borgosesia dice basta a chi sporca la città e a chi si assembra davanti ai locali

Il Comune di Borgosesia non tollererà più comportamenti di inciviltà. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scoperta di rifiuti abbandonati intorno al Monumento ai Caduti, unitamente ad altri indizi non proprio confortanti, come ad esempio assembramenti di ragazzini senza mascherina davanti a locali pubblici o atteggiamenti maleducati e irrispettosi della comunità.

Per questo motivo il sindaco Paolo Tiramani ha deciso di intervenire: «Si è passato il segno, questo malcostume è intollerabile, tanti cittadini ci hanno segnalato quanto accade ai giardini, e disponiamo anche di scatti molto eloquenti relativi a quest’ultimo fine settimana: ora i Carabinieri e la Polizia Municipale, su mia esplicita richiesta, stanno visionando tutte le immagini delle telecamere installate dal Comune per individuare i responsabili dello scempio compiuto, e verranno puniti a termine di legge. È intollerabile che ci si comporti senza alcun rispetto del luogo pubblico, che tutti i borgosesiani hanno il diritto di poter frequentare in sicurezza».

I controlli si estenderanno anche alle aree esterne ai locali pubblici della città, dove purtroppo nel fine settimana si verificano ormai costantemente assembramenti rischiosi per il diffondersi della pandemia.

«In città abbiamo valori molto incoraggianti – ha concluso Tiramani – I positivi sono al momento lo 0,33% (contro una media nazionale del 5% circa) e dobbiamo evitare in tutti i modi che questa percentuale si alzi. È dunque irresponsabile il comportamento di coloro che si assembrano davanti ai bar, e anche degli esercenti che consentono che questo avvenga: avviso dunque tutti che nei fine settimana verranno potenziati i controlli e che affronteremo il problema con ordinanze specifiche: saremo duri e severi, non certo per spirito di vessazione verso i giovani, ma per il bene dell’intera popolazione».

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2 Commenti

  1. E’ emblematico dei tempi il raffronto del tono superincollerito riscontrabile nelle parole di chi amministra la città, con la realtà visibile nella foto: poche cartacce, sia pur lievemente sudice che, si, obiettivamente deturpano, testimoniano incivilta’, ma tale possibilità è ormai patrimonio “inalienabile” della nostra società, creata, nei propri valori, da chi la dirige e che risale nella sua “esplosione” al primo dopoguerra. Ricordo che ancora una trentina di anni fa, in certi paesini dell’Andalucia era un “onore” per i bar se ai piedi del bancone si trovavano, a fine giornata, montagne di cartacce a dimostrazione del largo “gradimento” del locale e dell’esplosione dei consumi. Sugli assembramenti, vietati da provvedimenti dalla dubbia compatibilità costituzionale, il discorso sarebbe lunghissimo, mi limito ad osservare che presso i giovani, ivi compresi gli studenti in Legge (inconsapevolmente già dei futuri Palamara) non s’e’ trasmesso il valore dell’ubbidienza alle “regole” sociali anche quando apparissero assurde. Forse uno studente universitario della Facoltà di Chimica – o Fisica – si sara’ chiesto: a che serve indossare uno straccetto eventualmente protettivo per gli starnuti influenzali se l’influenza non cel’ho? L’iscritto a Matematica avrà fatto 2+2.. e probabilmente gli avrà dato ragione, qualche dubbio forse solo per quello in Filosofia. E’ su questi ultimi che conta il Governo della pulizia

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