Bella e cortese lezione di educazione civica di Locarni a 7 ragazze senza mascherina

 

Vercelli – E’ incominciata la scuola e da oggi, tutti gli studenti devono adeguarsi all’obbligo dei distanziamenti e, qualora sia necessario, delle mascherine anche in classe.

Ma sono gli stessi studenti che spesso, nel pomeriggio o di sera, si affollano senza rispettare né l’una né l’altra norma, mettendo a rischio la propria salute e, soprattutto, quella di genitori e nonni.

Uno dei principali luoghi di assembramento, a Vercelli, come altrove, sono i distributori di bibite e merendine, i famosi “24 Hours Self Shop”. Nonostante a Vercelli tutti questi distributori di di bibite e alimenti segnalino con estrema precisione le norme da rispettare (vietato entrare in gruppo, vietato sostare dentro provocando assembramenti, etc), ogni giorno si registrano vere e proprie invasioni di molti ragazzi che, in bici o in monopattino, piombano in questi locali e si comportano esattamente al contrario di quanto, da oggi, fanno a scuola.

Questo problema – già in epoca pre-scolastica -era già stato più volte segnalato, ma sinora nessuno era mai intervenuto (o almeno non risulta ufficialmente). Finché oggi si è registrato un piccolo “miracolo” che dovrebbe fare da esempio a chi istituzionalmente dovrebbe operare.

Passato per caso di fronte ad uno di questi Self Shop, il presidente del Consiglio comunale, Gian Carlo Locarni, si è accorto di un affollamento “anomalo” all’interno: c’era sette ragazze che, senza alcuna traccia di mascherina, se la raccontavano beatamente. Con fermezza, ma con estrema cortesia, Locarni: ha detto loro: “Scusate, se non siete sette sorelle, non potete stare qui dentro ammassate, per giunta senza mascherina”. Le ragazze, a loro volta educatamente, hanno risposto: “Ci scusi”, e si sono alzate. Locarni ha ribattuto: “Non dovete scusarvi con me: ho detto queste cose per il vostro bene, e per quello dei vostri familiari”.

Dopo questo primo intervento, Locarni è andato a controllare altri Self Shop e in un altro ha riscontrato un ammassamento, stavolta di adulti, e ha ripetuto la “lezione”, ottenendo lo stesso risultato. Poi ha segnalato la cosa al sindaco e alla Comandante della polizia municipale, suggerendo loro di proseguire nell’opera di “sensibilizzazione”.

Una bella, corretta lezione di educazione civica. Nella speranza che qualcuno, istituzionalmente preposto a farlo, segua l’esempio del presidente del Consiglio, ci congratuliamo con lui e sottolineiamo solo, ad uso e consumo delle sette ragazze, dei loro amici e dei genitori che, se al posto di Locarni fosse entrato un vigile urbano, sarebbe scattata la multa di 400 euro a testa.

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2 Commenti

  1. Nessuno poteva dubitare della capacita’ del nostro universalmente apprezzato Gian Carlo Locarni nel farsi ascoltare. Le regole sono regole e, quando non assurde, vanno rispettate. Quando assurde .. e’ dubbio. Per oggi sono Regole, e lo resteranno finche’ durera’ l’Era del Covid. Speriamo non 10mila anni.

  2. Tutto perfetto.
    Mi domando, però,perchè al posto del Sig.Locarni non pattuglino questi luoghi ,super frequentati,gli agenti della nostra polizia locale.
    Se passassero,per esmpio in Via Dei Mercati durante il pomeriggio,riempirebbero i loro blocchetti dei verbali.
    Sicuramemte il giorno dopo la cosa sarebbe diversa !!!

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