Bel pomeriggio al Leone con “Ducale LAb”. Consegnato il Premio Maria Cerruti

La consegna del Premio Maria Cerruti al giovane Trio

Il secondo concerto del Ducale.LAb 2021 ha rivelato al pubblico, accorso numeroso nel tardo pomeriggio di ieri nel cortile del Museo Leone, un trio tanto inusuale (clarinetto, violoncello e pianoforte) quanto di assoluto valore, il Mühlfeld, e un violinista di sicuro avvenire, Indro Borreani.

Il Trio Mühlfeld, che prende il nome dal gradissimo clarinettista tedesco che convinse Brahms – avvinto proprio dalle sue esecuzIoni – a riprendere    a comporre, dopo un lungo periodo di stasi, è formato dalla clarinettista Valeria Lupi, dal violoncellista Luca Carta Mantiglia e dal pianista Marco Prevosto, che hanno vita all’interessantissimo sodalizio musicale dopo essersi conosciuti al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. La clarinettista e il pianista sono di Sanremo, il violoncellista è sardo.

La professoressa Baucero ricorda la collega Maria Cerruti

Hanno suonato il Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte, composto da Brahms proprio per Mühlfeld e la loro interpretazione ha entusiasmato il pubblico. Al termine del concerto Franco Vercellotti ha consegnato loro il Premio Maria Cerruti, dedicato alla cara moglie, scomparsa nel 2016. Il Trio quest’anno condivide la borsa di studio come “miglior ensemble” del settimo Ducale.LAb con il duo di violino e flauto Candellone-Ballardini, che riceverà la sua parte del Premio sabato prossimo.

Molto emozionante il ricordo della professoressa Cerutti, che insegnava allo Scientifico di Vercelli, da parte dell’assessore agli Eventi Culturali Gianna Baucero sua collega all’”Avogadro”. “Mariuccia ed io – ha detto la professoressa Baucero – eravamo molto legate. Io insegnavo Inglese, lei Lettere, e ci accomunava la passione per i Sonetti. Cosicché quando eravamo libere dalle ore di docenza, io andavo a seguire le sue lezioni sui Sonetti del Petrarca, e lei veniva da me se spiegavo Shakespeare. Adesso quando penso a Mariuiccia, mi torna sempre in mente il Sonetto di Shakespeare numero 30, un vero monumento all’amicizia, che vi invito ad andare a leggere”.

Il talentuoso violinista Indro Borreani

Poi c’è stato il secondo concerto, quello del violinista saviglianese Indro Borreani. Il talentuoso ventunenne ha proposto l’Adagio e Fuga dalla celebre Sonata numero 1 di Bach e quindi i Capricci 1, 2, 17 24: tutti famosi, l’ultimo celeberrimo. Grandissimi applausi anche per lui, contraccambiati, su richiesta del pubblico (e soprattutto del nonno) di un bis. Molto bello l’appello di questo giovane musicista al publico: “La nostra categoria sta morendo: solo voi, andando a frequentare le sale da concerto, potete salvarla”. Classe e maturità.

Pomeriggio davvero incantevole: l’ennesima chicca della Ducale.

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