“Battiti” di Maria Napoli ha conquistato il pubblico di “Ogni luogo è un Teatro”

Da sinistra Irene Vivaldi, Annalisa Canetto, Roberta Bosetti e Maria Napoli

Maria Napoli, nativa di Erice, ma ormai vercellese honoris causa, è molto conosciuta e stimata nel mondo accademico: professore associato di Linguistica e Glottologia all’Upo, ha, tra i tanti incarichi di prestigio, anche quello di redattore capo – conferitole dal professore di Linguistica generale dell’Università di Helsinki, Matti Miestamo – della rivista “Folia Linguista Historica”.

La professoressa Napoli ama scrivere: ha un paio di romanzi nel cassetto e, di recente, da quello stesso cassetto ha tirato fuori un testo teatrale che doveva solo trovare l’occasione di essere rappresentato; l’occasione è arrivata grazie alla rassegna Ogni Luogo è un Teatro, che sta conquistando in questi giorni i vercellesi con le sue proposte originali e di alto profilo.

Il testo, che si intitola Battiti, è stato letto da Renato Cuocolo, vero nume tutelare della rassegna, che ha deciso di inserirlo, curandone la messa in scena, e affidandone la realizzazione ovviamente a Roberta Bosetti e ad Annalisa Canetto. Essendo “Batitti” un canto a tre voci, tutte femminili, occorreva trovare una terza attrice brava come Bosetti e Canetto. E così Cuocolo, con Livio Ghisio, che ha curato anche questa edizione di “Ogni luogo è un teatro” anche nei dettagli, si sono affidati all’attrice torinese Irene Ivaldi: scelta felicissima.

”Battiti” mette in scena un dialogo a tre voci, che si svolge a tavola, tra una madre (Ivaldi) e le sue due figlie (Bosetti e Canetto). Prima che inizi la cena, veniamo a sapere che la figlia maggiore (Bosetti) ha qualcosa importante da comunicare alla mamma e alla sorella. Qualcosa di tanto importante che la donna cerca di immaginarsi fortemente che non possa essere successa, ma che invece è accaduta. E che evidentemente l’ha segnata.

Ma durante la cena emergono tante altre cose mentre si delineano i rapporti tra la figlia minore e la madre, che sprigionano scintille, con la primogenita sempre più smarrita e impegnata soprattutto a contenere la furia della sorella. Finché affiora una verità inattesa, che non è quella della figlia maggiore e che però distende i rapporti tra la mamma e l’altra figlia. Adesso toccherebbe alla primogenita svelare quel segreto, ma non è più tempo di farlo. La cena è finita. Il marito (di Bosetti) torna e domanda se la moglie “gliel’ha detto”. No, no gliel’ha detto, ma forse “qualcosa hanno intuito”, o almeno le piace pensare che sia andata così.

Magistrale canto solistico a tre voci, ambientato, secondo la regola della rassegna, in una casa privata: quella di Maria Napoli in via Jacopo Durandi. Le rappresentazione dovevano essere due, ma era tanta la curiosità per queso spettacolo che ieri c’è stata una serata in più, con fior di personaggi del teatro vercellese ad assistervi. Tra gli altri: Giovanni Mongiano e Paola Vigna, Sandro Gino e Alice Monetti, Mario Sgotto e Anna Jacassi, la compositrice Carlot-ta,  appena ritornata con Roberta Bosetti dal viaggio teatrale in pullman attraverso le Vie dei Campi. Quindi, il responsabile della Comunicazione dell’Upo Paolo Pomati e poi ovviamente, Renato Cuocolo e Livio Ghisio.

Serata splendida, applausi a raffica. Ce ne sarebbe voluta una quarta e chissà che non si riesca a programmarla più avanti, anche al di fuori di “Ogni Luogo è un Teatro”. La città gradirebbe, eccome.

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1 commento

  1. È bello pensare che il Teatro, dal luogo un po banale e ripetitivo dove di solito si svolge, un luogo, un Tempio adatto per rappresentazioni comiche o drammatiche, con finti giardini o palazzoni di cartapesta, “interni” ed esterni, steccati che dividono il “pubblico” relegandolo un po’ più in giù, possa invece vivere “al naturale”, in una privata ma er una volta, almeno, pubblicissima casa. Un giorno forse ognuno vorrà rappresentare le proprie storie, magari affatto conosciute o neppure immaginate, qualche volta neanche davvero “rappresentative” e significanti, ad un pubblico di amici, conoscenti e vicini di casa o.. condominio, che per la prima volte le scopriranno, scoprendo persino l’esistenza degli attori, per la prima volta.

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