Barberis torna alla carica: l’Asl esponga la “bolla” con cui Guala Bicchieri creò l’Ospedale

Ritratto del cardinale Guala Bicchieri

 

Vercelli – Quattro mesi fa, per l’esattezza il 2 luglio, l’ex presidente di quella che allora si chiamava Usl, e adesso è Asl, di Vercelli scrisse anche al nostro giornale segnalando che, nelle pur belle mostre allestite per celebrare gli 800 anni d Sant’Andrea, ed in particolare il cardinale Guala Bicchieri, non fosse comparso un documento di importanza straordinaria che egli aveva appeso alla parete del suo ufficio di presidenza quando era appunto ai vertici della sanità vercellese.

Il documento (grande quanto un lenzuolo, aveva scritto Barberis in quella circostanza) era racchiuso tra due lastre di vetro: si tratta della bolla istitutiva dell’ospedale di Vercelli datata 11 novembre 1224, con la quale Guala Bicchieri ordinava che i beni già spettanti per sua cessione all’abbazia di Sant’Andrea formassero, con altri beni che egli aveva acquistato, la dotazione dell’Ospedale.

Marco Barberis

Barberis non ha ricevuto risposte. Ci siano mossi noi e abbiamo saputo che la preziosa “bolla”, di valore storico inestimabile per la nostra città, è tutt’ora in custodia all’Asl, ma non è più esposta al pubblico.

Appresa la notizia, Barberis torna alla carica: “Sarebbe quanto mai opportuno che, prima che finisca il 2019, l’Asl decidesse di farla ammirare al pubblico, organizzando un evento espositivo, degno coronamento di tutte le iniziative avviate nei mesi scorsi dalla passata amministrazione comunale e dall’attuale, in modo particolare dalla cara Gianna Baucero, alla quale auguro ogni bene, per celebrare degnamente la nostra basilica più importante e l’uomo grazie al quale venne realizzata”.

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1 commento

  1. Dalle prime righe dell’articolo avevo temuto che il prezioso documento fosse “andato perduto”. Invece c’è! A riprova che non in tutti gli enti “lavora” sempre qualche ladro, o, quantomeno, a volte è in ferie oppure non s’intende di paleografia. Da complottista irreversibile consiglio, per scrupolo, di controllare che non sia rimasta un’ottima fotocopia, magari su carta antica! (in caso di dubbi interpellare subito la Società Storca Vercellese).

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