Asl – Penna si congeda con questi dati: 297 nuove assunzioni e 102 mila persone vaccinate

Da sinistra Gualtiero Canova, Angelo Penna e Liliana Mele durante la conferenza stampa di commiato (foto Renato Greppi)

La triade che era alla guida dell’Asl di Vercelli si è accomiatata ieri con una conferenza stampa in cui è stato fatto il bilancio dei poco meno di sette mesi (dal 10 ottobre al 31 maggio) in cui ha agito, con risultati davvero rilevanti (a partire dal numero delle assunzioni: poco meno di trecento), dalla data in cui si era insediato il nuovo direttore generale, Angelo Penna che da oggi sarà sostituito da Eva Colombo. Penna, per inciso, sempre da oggi sarà alla guida dell’Asl di Novara.

All’incontro con i giornalisti Penna era affiancato dal direttore sanitario aziendale Gualtiero Canova e dal direttore amministrativo Liliana Mele. Il primo era stato nominato da Penna dalla fine di ottobre, la seconda, che da oggi è in pensione, da pochissimo tempo: dalla fine di febbraio. Ora la nuova direttrice generale nominerà i suoi due principali collaboratori.

M vediamo i dati più importanti comunicati ieri.

Canova, Penna e Mele riconoscibili senza mascherina

ASSUNZIONI

Con un sforzo senza precedenti, anche e soprattutto per affrontare la seconda e la terza ondata della pandemia sono state assunte (interinali esclusi) 297 persone (“Le ultime due assunzioni le ho firmate proprio questa mattina”, ha detto Penna), di cui 127 a tempo indeterminato e 170 a tempo determinato (da uno a tre anni). Nei dettagli, che riguardano 295 degli assunti, esclusi appunto gli ultimi due annunciati dal direttore generale, 34 medici91 infermieri58 oss42 altri sanitari 70 amministrativi. Sull’assunzione di questi ultimi, Penna ha osservato che il numero non veniva integrato da tempo, ma che è stato assolutamente indispensabile accrescerlo perché il loro ruolo, ad esempio nella registrazione telematica dei vaccinandi e vaccinati, è stato indispensabile.

Sempre entrando nel merito delle assunzioni, Penna ha rilevato i 4 nuovi primari, e i 4 nuovi direttori di Dipartimenti. A proposito dei primari ha aggiunto che sono in itinere le procedure per i concorsi della Chirurgia e della Radiologia.

LAVORI STRUTTURALI 

Di questo tema si è occupato il dottor Canova, che è partito dall’opera già  condotta in porto, vale a dire l’umanizzazione della Chirurgia generale, che dopo la seconda tranche di lavori ha adesso 50 posti letto tutti dotati dei dei principali requisiti richiesti ad un ospedale moderno e accogliente. Canova ha aggiunto che sono stati installati i pre cantieri per il nuovo Dea Pronto soccorso che passerà da una superficie attuale di 750 metri quadri a 1.100.

Poi ha annunciato che è stato avviato (d’intesa con Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli) il progetto per dotare la Cardiologia di strutture confacenti all’alta professionalità del personale e alla qualità delle apparecchiature, e ha aggiunto che si sta lavorando anche alla riqualificazione dell’ambulatorio di Pediatria, secondo un progetto sostenuto economicamente dalla Onlus Biud 10. “Era un progetto pronto a partire – ha detto il direttore sanitario – ma poi il Covid ha bloccato tutto”.

Quindi si è parlato del maxi progetto da 155 milioni messi sul piatto dall’Inail per il nuovo ospedale. E qui parecchi giornalisti hanno fatto domande se tutto ciò, di cui si sta scrivendo da alcune settimane, comprendesse anche il famoso progetto del “cubilotto” messo in campo, e mai attuato, dalle gestioni precedenti (quello che doveva riguardare essenzialmente i nuovi blocchi operatori).

La risposta di Canova è stata “sì e no”. “No” perché quel progetto – riproposto ad esempio da Chiara Serpieri – prevedeva un investimento di 30 milioni, e qui siamo 155, ma anche “sì” perché potrebbe in parte essere inglobato nel nuovo. Canona va spiegato che i successori dell’attuale gestione si troveranno nella necessità, come hanno incominciato a fare loro, di esaminare questa proposta epocale nei dettagli, oltre che con Inail, anche con la Regione. “Si tenga conto – ha aggiunto – che dovranno essere anche esaminati i i vincoli imposti dalla Sovrintendenza, qualora si decidesse, di ristrutturare radicalmente il Sant’Andrea”, essendo il nostro ospedale stato realizzato, negli Anni Sessanta, con progetti risalenti al decennio precedente, con criteri ‘razionalisti’ che l’hanno fatto ricadere sotto questi vincoli”.

E sull’obiezione che 155 milioni siano sì una cifra rilevante ma forse insufficiente per creare un ospedale nuovo, Penna ha replicato citando il nuovo ospedale di Biella, tema che conosce benissimo, essendo stato direttore generale anche di quella Asl: “L’ospedale di Biella era costato complessivamente 160 milioni , ma comprese le apparecchiature che erano state acquistate ex novo, e che invece il nostro Sant’Andrea potrebbero benissimo semplicemente trasferire. Ecco perché ritengo i 155 milioni assolutamente confacenti ad un progetto serio e importante”.

Il direttore sanitario Canova ha quindi parlato anche dell’ospedale di Borgosesia sottolineando l’importante approvazione del progetto che lo doterà di una Rianimazione con 8 posti letto, realizzabile grazie all’acquisizione del cosiddetto “lingottino”, l’ex filatura che consentirà di trasferire al suo interno alcune dele attività presenti in ospedale appunto per avviare i lavori della Rianimazione. Anche a Borgosesia è pronto infine un progetto per il nuovo Pronto soccorso.

L’ospedale Sant’Andrea di Vercelli

NUOVE ATREZZATURE

Tema affrontato dal direttore amministrativo Liliana Mele che, sempre per quanto riguarda il periodo 10 ottobre-31 maggio ha parlato del nuovo angiografo per la Cardiologia di Vercelli, della colonna laparoscopia per l’Urologia (donata dalla Fondazione Carisver), del laser per l’Urologia di Boergosesia, della Telepatologia per l’Anatomia patologica (messa a disposizione ancora dalla Fondazione Carisver con la Fondazione Elvo Tempia); quindi delle nuovo apparecchiature per le Terapie intensive e sub intensive, del potenziamento dei sistemi diagnostici per i Laboratori di analisi (soprattutto in funzione anti Covid), dell’Elettrobisturi per la Chirurgia, dell’Ecografo prenatale e del nuovo sistema per la trasmissione delle diagnosi radiologiche.

Quindi la dottoressa Mele si è soffermata sull’impegno rilevante per dotare costantemente tutti gli operatori sanitari (e ovviamente anche i degenti) dei preziosi Dpi, osservando comunque che fin da quando, lo scorso anno, la pandemia era esplosa, l’Asl era sempre stata in grado di tulelare il personale con i Dpi. A quel punto  sarebbe stato forse giusto e opportuno citare Carlo Olmo perché non va dimenticato che fu soprattutto lui (con le decine di migliaia di mascherine portate dalle Voloire della Scalise al Sant’Andrea) a mettere in sicurezza  gli operatori ospedalieri. Cosa che medici, infermieri e oss non potranno mai dimenticare.

PIANO VACCINALE

 

Foto emblematica: è il 31 dicembre 2020: il dottor Borrè tra i primi vaccinati

Giustamente Angello Penna può andarne orgoglioso: a ieri nell’Asl vercellese risultavano vaccinate con almeno una dose 102 mila persone (su circa 170 mila che è la popolazione dell’Asl), di cui 38 mila anche con la seconda dose. “Un risultato che ci riempie di orgoglio – dice Penna -e che abbiano raggiunto grazie alla scelta di attivare globalmente 20 sedi vaccinali e di prendere iniziative che adesso vengono perorate dallo stesso generale Figliuolo e dal ministro Speranza, come quella di adattare le discoteche a centro vaccinale: noi l’abbiamo fatto, e con successo, con il Globo”.

Il direttore generale ha voluto ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato e che, nel contempo, abbiano combattuto in ogni modo il Covid, facendo sì che oggi in tutta l’Asl ci siano 15 malati ricoverati tra Vercelli e Borgosesia di cui 3 in Rianimazione. “Quando mi sono insediato io, tra l’altro ammalandomi a mia volta di Covid – ha detto – eravamo a cifre superiori di ben dieci volte. Oggi i dati per la nostra provincia sono giorno dopo giorno sempre più incoraggianti e abbiamo la soddisfazione e l’orgoglio di avere Alagna primo centro turistico del Piemonte Covid Free. Anche qui, grazie all’opera  capillare di vaccinazione messa in atto”.

Per concludere, Penna ha voluto esprimere, emblematicamente, due “grazie” particolari: al dottor Silvio Borrè, il primario dell’Infettivologia “che da quando mi sono insediato mi telefonava ogni mattina per ragguagliarmi su contagi, ricoveri e dimissioni e che è stato l’anima e il simbolo della lotta al Covid” e la dottoressa Virginia Silano, “grande regista, ma anche ‘bomber’’ della campagna vaccinale nella nostra Asl”.

Edm

 

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1 commento

  1. Dopo solo 7 mesi ci hanno lasciato il Penna e la triade. Con-suntivo:
    297 assunzioni in azienda, 102mila vaccinazioni ! (inevitabilmente ics assunzioni in cielo, per varie cause!?
    Il loro lavoro è stato molto apprezzato, anche se ora la squadra vincente la si cambia completamente. Il passaggio a Novara sembrerebbe una promozione sul campo. Si, è vero che probabilmente fu promosso anche colui/coloro che guidava la Asl quando vennero drasticamente ridotti gli organici (il responsabile fu insignito del cavalierato del lavoro?) .. ancora non si era scoperto il virus .. che PER PRIMO necessita una tentacolare struttura di gestione, e personale supplementare … ma l’importante è seguire le direttive. Migliorie e ampliamenti .. poi, una volta terminate le migliorie, si aprirà il nuovo ospedale .. per far questo arriva il nuovo vertice aziendale ..
    Qui vediamo i 3 protagonisti senza maschera, segno di sicurezza e certezza del proprio ruolo (!!?) .. pare di si ..la possibile circostanza di esser vaccinati non osta al dovere di calzare il prezioso ammennicolo .. ma si può fare .. visto che Draghi fece il guascone con Ursula .. molti altri si mostrano la bocca completametne nuda (pure il naso), fra essi ci sono questi due https://far-falla.com/ce-chi-lo-sa-e-chi-non-lo-sa/

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