In arrivo il tredicesimo Dpcm: chiusi ristoranti alle 18, stop alle palestre, sconsigliato lo spostamento tra comuni

Con la firma prevista nella giornata di domani il premier Conte si appresta a imporre una nuova sequela di restrizioni che, se non creano un vero e proprio lockdown, almeno nominalmente, ci si avvicinano molto.

In sintesi verrà imposto lo stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi e anticipato alle 18 l’orario di chiusura per il settore della ristorazione. Le anticipazioni che pubblichiamo di seguito si basano su di una bozza di Dpcm, il testo non è definitivo, potrebbero ancora esserci modifiche sostanziali. 

Le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore da domani domenica 25 ottobre termineranno in una data imprevista a novembre.

Ecco un elenco delle nuove restrizioni che entreranno in vigore:

Ristoranti e bar chiusi dalle 18 e tutta la domenica

A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico ; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

In discussione il blocco dei confini tra le Regioni

Nel corso dell’incontro odierno si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto . 

Sport e palestre

Da lunedì mattina saranno sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali e  erano chiuse anche le stazioni sciistiche fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, , sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento,

Lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello sport, è vietato, salvo che per le competizioni professionistiche nonché dilettantistiche di livello nazionale e comunque nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali; sono altresì sospese l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.

No a sale da ballo e discoteche, feste conseguenti a cerimonie civili e religiose, no anche all’invitare a cena persone non conviventi

Restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze.

Stop a teatri, cinema, casinò

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto

Sospesi i concorsi

Sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020 e ulteriori aggiornamenti; sono fatte salve le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico

Didattica a distanza al 75 per cento alle superiori

Didattica a distanza (anzi, in gergo tecnico “didattica digitale integrata”) al 75% per le scuole superiori che “adottano forme flessibili nell’organizzazione (…) incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”. Restano invece inalterate le attività per l’infanzia, la scuola primaria, le scuole medie: continueranno a svolgersi in presenza. 

Accesso limitato per le visite in Rsa

L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.

Fortemente sconsigliati spostamenti tra Comuni

Non più un divieto, come per il lockdown, ma un “forte consiglio” che di certo creerà più di una area d’ombra e diverse discussioni. Il nuovo decreto dice che è “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Strade e piazze possono essere chiuse alle 21

Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

2 Commenti

  1. Praticamente per riuscire ad evitare il temuto lockdown pare che si fara: un vero lockdown, denominato… smiledown? Bello pensare ai ristoranti che chiudono alle 18. Per chi ci voleva andare E’l’ora di partenza dacasa… di quelli che vi abitano lontano. Il piu’ geniale fra gli sberleffi. E il divieto delle attività ginniche in palestra, paragonabile per conte al divieto di recarsi in chiesa. Immagino gia’ l’iniziativa (prontissima) del Papa che riscrivera’ la dottrina: e’ Vietato santificare le feste e (anche) SOPRATTUTTO: MAI recarsi a Messa alla domenica!!! Il sito ufficiale (c’e’ lavoro anche per il Vescovo) non dovra’ più indicare gli orari del sabato e domenica ma sostituirli i feriali. Che sia solo un test per ficcare i napoletani???

  2. Errate-corrige essenziale
    ficcare. fiaccare
    (questa volta a sbagliare, lo dico a mia scusante, e: stato il correttore automatico di Conte)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here