Arresto per spaccio a Saluggia: in carcere un pastore settantenne

Ieri, la Squadra Mobile della Questura di Vercelli ha arrestato due persone, in ottemperanza di ordini di esecuzione per la carcerazione emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino.

Il primo arrestato è un uomo di 70 anni, riconosciuto colpevole di spaccio di sostanze stupefacenti e condannato alla pena detentiva di 8 anni e 9 giorni e alla pena pecuniaria di 27.750 euro. Dal mese di ottobre 2015 al mese di febbraio 2016, a Saluggia, aveva avviato una “fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, a favore di acquirenti provenienti dalla provincia di Vercelli e da quella limitrofa di Torino”. “Le investigazioni a carico del settantenne, sono iniziate nel settembre 2019, quando personale di questa Squadra Mobile raccoglieva delle notizie confidenziali, indicanti un soggetto di Saluggia (Vc), denominato il “pastore”, pseudonimo derivante dalla sua attività lavorativa di allevatore di pecore, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti”, spiegano dalla Questura.

Dopo appostamenti e servizi di osservazione, è stato appurato che l’uomo vendeva le dosi di cocaina, sia nella sua abitazione rurale, sia nelle zone agresti dove pascolava le pecore e dove veniva raggiunto dagli acquirenti. “Anche l’attività tecnica autorizzata dall’Autorità giudiziaria competente, svolta con presidi tecnologici, ha permesso di accertare numerosissime cessioni di cocaina effettuate dal “pastore”, che nel periodo delle indagini sono risultate oltre 200, nonché identificare il suo fornitore di droga, risultato essere un cittadino albanese residente nell’hinterland di Ivrea (Torino) – dicono dalla Questura di Vercelli -. Al termine delle indagini, il Gip presso il Tribunale di Vercelli, emetteva una misura cautelare nei confronti del settantenne, il quale veniva tratto in arresto dalla Squadra Mobile, mentre il cittadino albanese è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione”.

Il secondo, nato nel 1979, è stato arrestato perché riconosciuto colpevole dei reati di porto e detenzione di armi, rapina e spaccio di sostanze stupefacenti e condannato alla pena detentiva di 4 anni e 11 mesi di reclusione e alla pena pecuniaria di euro 1.500 euro, nonché alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici Uffici per 5 anni. I fatti relativi alla sua condanna sono stati commessi a Cavaglià (Biella), Vercelli, e San Germano Vercellese (Vc), nell’arco temporale tra gli anni 2009/2013. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Vercelli a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente.

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1 commento

  1. Io sono soddisfatto per tutto. Sussistenza ed entità della pena. Lo spaccio di cocaina é molto più pericoloso di quello di altre sostanze. Eppoi, scusa, hai la fortuna di vivere in salute, all’aria aperta.. e vuoi far ammalare gli altri…!?… e pure guadagnarci su? Capisco che l’attività era complementare, per la logistica. Ma, non potevi/vate coltivare fagioli (di Saluggia)? Ora potrete!.. stando ai domiciliari.. presto entrambi, presumo ed auguro…

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