Nuovo appello del Nursing Up a fare nuove assunzioni di infermieri per fare fronte alla nuova emergenza Covid

Nuovo appello del sindacato di infermieri e professioni sanitarie Nurisng Up affinché le aziende sanitarie procedano a nuove assunzioni per far fronte alle necessità della nuova emergenza Covid: “Dopo che ieri la Regione ha fornito un quadro con direttive chiare su come agire, oggi, entro le prossime 24 ore, le Aziende sanitarie del Piemonte devono provvedere a fare nuovi contratti a tempo determinato, di almeno un anno e non di tre mesi, andando a prelevare i nominativi dalle graduatorie DIRMEI che sono state appena formate. Basta attese, tentennamenti o scuse contabili – si legge in una nota -. Si tratta di una necessità non negoziabile, perché in assenza di questo, da lunedì, quando anche molti contratti a tempo determinato saranno scaduti, si rischia di venire travolti dalle necessità determinate dal nuovo momento pandemico sia negli ospedali dove stanno riaprendo i reparti Covid, sia negli hub di vaccinazione in cui il lavoro sta aumentando”.

Il Nursing Up sottolinea la possibilità per le aziende, come indicato dalla Regione, di superare anche i tetti di spesa per le assunzioni a tempo determinato di personale da dedicare all’emergenza pandemica.

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, incalza: “I tempi non sono neanche più stretti, qui siamo in vera emergenza per quel che riguarda il personale. La prossima settimana, a partire da lunedì, se non ci saranno nuovi contratti, alcuni servizi potranno avere grosse difficoltà per la diminuzione del numero di sanitari presenti. Ci va un atto di responsabilità e concretezza da parte delle Aziende Sanitarie, che fino a oggi si sono dimostrate lente e aggrovigliate nei cavilli burocratici. Ora devono agire proponendo contratti di un anno, e non di tre mesi, a coloro che sono inseriti nelle graduatorie Dirmei per le assunzioni. Il problema è che si deve agire subito: oggi stesso.
L’alternativa è trovarsi con le armi scariche e i reparti pieni di pazienti ma con una evidente carenza di infermieri, personale sanitario e di supporto, senza poter agire adeguatamente per contrastare la nuova emergenza pandemica con le conseguenze che si possono immaginare”.

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1 commento

  1. “… L’alternativa è trovarsi con le armi scariche e i reparti pieni di pazienti ma con una evidente carenza di infermieri, personale sanitario e di supporto, senza poter agire adeguatamente per contrastare la nuova emergenza pandemica con le conseguenze che si possono immaginare”.
    Delli Carri, pur trovandosi nel bel messo di questa pantomima, una rappresentazione del teatro dell’assurdo, è molto realistico e le proprie conclusioni corrispondono e conseguono alle premesse che ci fa pervenire il governo nazionale tramite la tv … quindi i casi sono tre:
    1. o Delli Carri immagina che il suo interlocutore non ci sia arrivato da solo, non abbia presente la questione temporale del fenomeno; Delli Carri in fondo è un idealista ingenuo e crede che spiegandolo bene-bene cento o mille volte gli altri alla fine capiranno, si ravvederanno, lo ringrazieranno
    2.o Delli Carri è un vero democratico, con idee moderate, un po rigido e tratta il proprio interlocutore concedendogli PER PRINCIPIO stima e titoli di democratico al di sopra di ogni sospetto, diversamente egli stesso diventerebbe un rivoluzionario e finanche un eversivo, circostanza da non pensare neppure,
    3. oppure lo/ci/vi stanno a prendere p.i.c. ma Delli Carri non può farci niente (e anche noi)

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