Alla Tenuta Aranuova una giornata dedicata interamente al riso vercellese e ai suoi benefici

Da sinistra Alessi, Biloni, Bignardi, Masotti, Bertoli (foto Renato Greppi)

Riso sano in corpore sano. Merenda sinoira buona e sana per imparare a mangiar meglio è il nome dato alla giornata di domenica 3 ottobre alla Tenuta Aranuova di Vercelli. A organizzarla La Strada del riso Vercellese di Qualità insieme a Progetto Dedalo e con la collaborazione di Slow Food Vercelli.

L’iniziativa è stata presentata nella sede dell’associazione nata per unire tutte le eccellenze del territorio, a partire naturalmente dal prodotto principe: il riso. A parlarne il presidente Massimo Biloni e Dario Bertoli, Daniela Alessi di Dedalo e Massimo Bignardi di Slow Food.

Tutti sono stati concordi nell’affermare le proprietà del riso, alimento alla base del mangiare sano che serve a prevenire malattie croniche come ad esempio l’obesità e il diabete, così Daniela Alessi del progetto Dedalo della Asl di Vercelli, nato appunto per incentivare comportamenti di vita corretti e di attività fisica, soprattutto nella Terza Età.

Massimo Biloni è appena tornato da Copenaghen dove si è svolta una rassegna di promozione dei prodotti italiani, tra cui il non poteva mancare il riso: «Insieme al Consorzio I Vini del Piemonte abbiamo raccontato il prodotto – ha spiegato – Sabato 18 settembre al Drink&Bite: discover the Piedmontese taste abbiamo riscosso un successo inaspettato. Nello show cooking in cui Bruna Valdano dell’Azienda Agricola Scagliotti ha preparato il carnaroli al vino rosso abbiamo fatto il tutto esaurito. Entrare in contatto con gli importatori e buyer danesi e contemporaneamente avvicinare il pubblico agli eccellenti risi vercellesi di qualità: i due obiettivi sono stati ampiamente raggiunti. A gennaio 2022 andremo in Svezia».

L’appuntamento di domenica 3 inizierà alle 17 e sarà diviso in due parti. La prima avrà come protagonisti la dottoressa Maria Luisa Berti, dirigente medico del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione; il presidente de La Strada Massimo Biloni che racconterà le principali varietà di riso italiane; la sommelier del riso Valentina Masotti, autrice proprio con Biloni e con Paolo Massobrio de Il libro del riso italiano; Roberto Sambo, referente regionale della biodiversità e dei Presìdi Slow Food.

A proposito di Slow Food, non ci sarà solo il riso vercellese, come ha spiegato Massimo Bignardi, ma anche altre eccellenze piemontesi da abbinare: il peperone di Capriglio, la piattella canavesana, l’aglio di Caraglio e la cipolla di Cureggio.

Nel corso della serata inizierà poi la preparazione del risotto: saranno gli stessi relatori a cimentarsi, ognuno dedicandosi a una diversa fase di preparazione, per mostrare al pubblico i passaggi fondamentali della sua preparazione. La merenda sinoira continuerà a buffet con le ricette pensate da Dedalo e Slow Food insieme ad Alvise Racioppi, servite dal catering del suo ristorante Borgo Antico di Borgo Vercelli.

Riso sano in corpore sano è aperto al pubblico e a numero limitato con obbligo di Green Pass. Il costo è di 12 € a persona con bambini gratis fino agli 11 anni. La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare sia online, attraverso il sito della Strada del Riso Vercellese di Qualità, sia personalmente, presso il negozio Riso & Riso di Via Cesare Balbo, angolo via Laviny, a Vercelli.

Infine ricordiamo che l’evento si colloca nell’ambito del progetto La Strada verso la sostenibilità, finanziato attraverso il Bando Terzo Settore della Regione Piemonte. Tra l’autunno 2021 e la primavera 2022, la Strada del Riso Vercellese di Qualità organizzerà eventi sul territorio, volti alla promozione dell’agricoltura sostenibile, dell’educazione ambientale e della salute e benessere.

m.m.

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1 commento

  1. UN’OTTIMA SOLUZIONE “DEL” PROBLEMA
    .. “le proprietà del riso, alimento alla base del mangiare sano che serve a prevenire malattie croniche come ad esempio l’obesità e il diabete, così Daniela Alessi del progetto Dedalo della Asl di Vercelli, nato appunto per incentivare comportamenti di vita corretti e di attività fisica, soprattutto nella Terza Età”
    Quindi tutti alla merenda sinoira .. abituiamoci a pasteggiare con enormi quantità di panissa cucinata come D. comanda .. potremo così prevenire l’obesità e sottrarre tempo all’attività fisica, a favore della sola che ci gratifica in maniera immediata, quella “gastronomica” !!!

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