Giovedì 9 settembre, al ridotto del Teatro Civico di Vercelli, l’Ordine provinciale vercellese delle professioni infermieristiche ha tenuto un corso per gli iscritti – “finalmente in presenza”, come è stato commentato – suddiviso in due sezioni: al mattino sull’assistenza nel percorso del paziente polifratturato, proponendo anche esperienze vissute in prima linea; nel pomeriggio i relatori si sono soffermati sulla presa in carico del malato con infezione osteoarticolare e sull’approccio multidisciplinare con lui e la sua famiglia. Una trattazione di argomenti tecnici e specialistici intrecciati all’aspetto umano.
Per il presidente Opi Vercelli, Giulio Zella si è tratto di “Un’occasione di incontro decisamente fruttuosa perché ha unito la clinica all’organizzazione sotto un unico tetto, offrendo ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi tra loro. Inoltre, l’evento si è inserito in uno dei due giorni di convegno della Spllot (Società piemontese, ligure e lombarda di ortopedia e traumatologia), presieduta da dottor Domenico Aloj, primario della Struttura complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale S. Andrea. All’inaugurazione è intervenuta la direttrice sanitaria dell’Asl di Vercelli, Fulvia Milano”.
Apprezzati i relatori: “infermieri in servizio all’ospedale S. Andrea – specifica Zella – Li ringrazio sentitamente per il livello qualitativo e l’interesse suscitato con i loro interventi dal punto di vista clinico e scientifico. Quest’anno, tra l’altro, abbiamo organizzato il nostro convegno in collaborazione con l’Asl di Asti, con la quale condividiamo sistemi operativi, organizzativi e clinici equivalenti. Insieme, abbiamo potuto insegnare e imparare”.
Il ridotto del civico, qualificata sede dove il Dottor Zella ha idealmente trasmesso il testimone nelle mani delle giovani professionali. Forse anche il covid, visto che nessuna indossava il prezioso ammennicolo protettivo?!