Al Museo Borgogna la presentazione del nuovo Bollettino Storico Vercellese

Si terrà a partire dalle 17 di martedì 30 al Museo Borgogna la presentazione del numero 97 del Bollettino Storico Vercellese. Una scelta non casuale in quanto l’articolo di Elena Mandrino, contenuto nel volume, parla di Un dipinto di Pompeo Secondiano. Dall’orfanotrofio della Maddalena al Museo Borgogna di Vercelli.

Il saggio di Elena Mandrino nasce dal ritrovamento di un’inedita notizia documentaria nelle carte d’archivio concernenti l’Orfanotrofio della Maddalena di Vercelli, istituto che, tra XVI e XIX secolo, ebbe sede nell’isolato compreso tra le attuali vie Alighieri, Viotti, Marsala e viale Garibaldi; offre l’occasione per ritornare su un dipinto conservato presso il Museo Borgogna che non ha goduto di particolare fortuna critica anche se in passato fu addirittura attribuito a Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo.

Altro intervento è quello di Silvia Muzzin, che ricostruisce le vicende storiche e artistiche del celebre portale della cattedrale romanica di Santa Maria Maggiore di Vercelli salvato dalla demolizione del 1777 e ora collocato in un giardino privato in via Lucca, mentre il calco, assieme alle ultime vestigia dello splendido pavimento mosaicato, sono custoditi presso la sala Medievale del Museo Leone.

Sulla lotta contro le eresie e la storia intellettuale dei secoli centrali del medioevo si orienta invece il saggio prettamente storico di Gianmario Ferraris, dal titolo Milone canonico vercellese, notaio papale e legato in Provenza. Una nuova ipotesi per i ‘Sermones contra Catharos’ di Eckbert di Schönau, che parte dall’analisi di uno dei preziosi manoscritti conservati presso la Biblioteca Capitolare.

Tra Medievo ed età moderna, in chiave di storia giuridico-economica delle campagne del nostro territorio, si muove invece Mario Ogliaro con il suo articolo dal titolo Sui diritti di pascolo nei tenimenti dell’abbazia di San Genuario (secoli XIV-XVII).

Andrea Borgione tratta invece di storia risorgimentale a duecento anni dai moti del Marzo 1821 che videro i Vercellesi protagonisti, anche a Torino, di quell’insurrezione che diede inizio al nostro Risorgimento e tra i quali spiccano sicuramente il prarolese Giuseppe Malinverni e l’arciprete di Motta de’ Conti Gioacchino De Ambrogi.

Con Dario Salvadeo e Nuova Attribuzione per Il Catalogo Di Giovanni Battista Bernero: Il busto Solaro Nell’ex Ospizio Dei Poveri Di Vercelli, si torna invece alle vicende artistiche della città con il tentativo, primo e inedito, di attribuzione del busto che ritrae il vescovo Gian Pietro Solaro all’interno dell’ex Ospizio dei Poveri in via Fratelli Garrone, lungo lo scalone che porta al primo piano, sede oggi della Società Storica Vercellese.

Chiude i saggi raccolti nel Bollettino l’articolo dal titolo Il museo Calderini di Varallo Sesia: ideali e difficoltà di gestione di una istituzione di Valle della seconda metà dell’Ottocento, attraverso il quale Gianluca Kannes riesamina le vicende del Museo Calderini di Varallo, il primo e il più influente esempio in Piemonte di musei creati a specifica documentazione di una vallata alpina: la Valsesia.

Non mancano, come di consueto, le Briciole, su questo numero dedicate agli importanti anniversari di Dante, a cura di Andrea Musazzo, S. Eusebio a cura di Silvia Faccin e ancora ai Moti del 1821 nel vercellese a cura del presidente della Società Storica Giovanni Ferraris; le Recensioni delle più importanti uscite editoriali di storia e arte e le notizie sulle molteplici attività della Società raccolte nella rubrica Vita della Società Storica dove si rende conto anche della recente trasferta a Villanova Monferrato per la presentazione, svolta da Luca Brusotto, del volume del compianto Giorgio Giordano dedicato al Diario e alle lettere dalla Crimea del generale Alessandro Finazzi.

Per partecipare alla presentazione sarà necessario essere muniti di green pass e mascherina.

Il prossimo appuntamento della Società Storica Vercellese è invece fissato per domenica 5 dicembre a Borgo d’Ale, dove, alle 15, presso la ex chiesa di San Francesco e con l’intervento dei relatori, sarà presentato il volume: Borgo D’Ale e il suo territorio. A 750 anni dalla fondazione.

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