A 107 anni, compiuti il 9 gennaio scorso, ci ha lasciati Rosina Bodiglio, vedova Coppo: tutta l’Oftal la piange perché, oltre ad aver inanellato ben 110 pellegrinaggi, come dama, al servizio dei malati, a Lourdes, era stata la storica, primissima collaboratrice del fondatore, monsignor Alessandro Rastelli. Lascia la figlia Franca con il marito Carlo e l’amatissima nipote Silvia con i suoi familiari, ed i funerali si svolgeranno giovedì, alle 10,30, a Trino, suo paese d’origine, e sede centrale dell’Oftal, nella chiesa parrocchiale, alla prevedibile presenza di gran parte del popolo oftaliano.
Quando, nel gennaio del 2019, compì 104 anni Rosina Bodiglio ricevette, nella sua abitazione di corso Abbiate, a Vercelli, tante, care e anche autorevoli visite per gli auguri, come quelle dell’arcivescovo Marco Arnolfo e dell’allora sindaca Maura Forte. In quell’occasione, lucidissima con ironia, e con tanta voglia di parlare, ci raccontò la storia della sua vita, che qui sintetizziamo.
Originaria di Trino, anzi appartenente ad una delle storiche famiglie custodi del Bosco della Partecipanza, Rosina Bodiglio divenne la prima collaboratrice di don Rastelli, nel 1932, perché era uno dei pochissimi trinesi a quell’epoca ad avere un diploma in dattilografia: e fu proprio lei a battere le lettere ai ministeri interessati all’organizzazione del primissimo pellegrinaggio a Lourdes. Dopodiché divenne la prima segretaria dell’Associazione che ha appunto la casa-madre a Trino. Dopo don Rastelli, ha svolto il suo ruolo con altri due presidenti generali dell’Oftal: monsignor Giuseppe Ferraris e monsignor Franco Degrandi. Ma ha fatto, come dama, al servizio dei malati, ben 110 pellegrinaggi a Lourdes.
Vedova da 49 anni, Rosina Bodiglio ci raccontò, con orgoglio, di avere guidato l’auto fino all’età di 86 anni; dopodiché ne ha trascorsi ben 21 in assoluta serenità e in larga parte forte di una salute davvero di ferro. Oggi sono in tanti a piangerla, commossi.
