Accolta la proposta di “Sei di Vercelli se…”: il 22 dicembre i giardini di piazza D’Angenns intitolati al dottor Ballarè

Il dottor Ballarè faceva anche parte di una delle Confraternite che portano a spalla le “Macchine” durante la Processione del Venerdì Santo.

Mitica e straordinaria figura di medico, adorato dai vercellesi, il dottor Ezio Ballarè (il dottore in Lambretta), scomparso il 10 settembre del 2008, aveva, prima della riforma sanitaria, circa 3500 assistiti che gli volevano bene e pendevano dalla sue labbra. Era un medico di una preparazione straordinaria, che sapeva coniugare la professione con un rapportarsi con i suoi mutuati davvero unico. Il dottor Ballarè, come ricorda il priore della Confraternita di Sant’Antonio Abate, era stato, come vice priore della Confraternita stessa l’ideatore del ritorno all’antica tradizione di portare a spalla le pesanti “Macchine” della Via Crucis del Venerdì Santo lungo le vie delle città e lui stesso era uno dei “portantini” delle statue: la foto che pubblichiamo a corredo di questo articolo lo ritrae appunto n questa mansione.

E così quando il 24 gennaio del 2017 sul Gruppo Facebook “Sei di Vercelli se…” (che ora conta 12 mila seguaci), Enrica Tasso scrisse: “Chi si ricorda del dottor Ballarè?”, furono in centinaia a commentare con un proprio ricordo. Da lì i quattro amministratori del Gruppo Andrea Barone, Alessandra Mantione, Alberto Zella e Andrea Cherchi lanciarono al Comune, attraverso una sottoscrizione, l’idea di far intitolare al medico  ii giardini antistanti il vecchio studio del dottor Ballarè di via Monte di Pietà: non la piazza, ma i giardini davanti allo studio. L’iniziativa venne appoggiata anche dall’allora presidente dellOrdine Pier Giorgio Fossale, estimatore, come tanti altri colleghi, del dottor Ballarè.

Dopo qualche anno, la proposta è stata accolta adesso dalla giunta Corsaro e l’intitolazione – con grande gioia del Gruppo Facebook e dei vercellesi – avverrà mercoledì 22 dicembre, a mezzogiorno.

 

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1 commento

  1. Dutur, se lo meritava. Era un personaggio, un uomo di altri tempi e un dottore grande, grande, grande. Buon riposo dutur.

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