Accese le luci natalizie della Speranza in tutta la città

Poco prima delle 18,25, dal suo studio in municipio il sindaco Corsaro ha dato il via all’accensione delle luci in tutta la città: le luminarie pagate dai negozianti in 47 vie, viali e piazze e le installazioni luminose allestite dal Comune in piazza del municipio e davanti all’ospedale (due bellissimi abeti veri) e nelle piazze Risorgimento e dei Pesci. Quindi il gigantesco capello d Babbo Natale realizzato da Asm-Iren in piazza Cavour, e poi l’albero di Natale sintetico finanziato dalla Nuova Sa-Car in piazza Zumaglini. Avviata anche la filodiffusione in centro con le musiche natalizie.

Essendo ancora oggi Vercelli in zona rossa, è stata inevitabile – e felice – la scelta di lanciare l’accessione delle luci attraverso la pagina Facebook Città di Vercelli, con Mimmo Sabatino e dirigere le operazioni dalla sommità della Torre dell’Angelo con l’attore Gianluca Mischiatti.

Sono andati in onda gli interventi dell’ad di Asm Roberto Conte, del presidente dell’Ascom Tony Bisceglia, del titolare della Nuova Sa-Car Angelo Santarella, della direttrice delle Scuole Cristiane Roberta Tricerri (che ha fatto eseguire da alcuni dei suoi allievi un bel canto natalizio), dell’arcivescovo Marco Arnolfo e, appunto del sindaco Corsaro.

Da tutti un messaggio di speranza, rappresentato appunto dalle luci. Da domani, domenica, con prudenza, e osservando distanziamenti (e mascherine) opportuni, le installazioni potranno essere ammirate “dal vivo” anche dai cittadini perché Vercelli, come tutto il Piemonte, diventerà zona arancione. Il che non significa libertà di fare assembramenti pericolosi, ma appunto la possibilità di poter circolare per strada (il meno possibile, comunque) in città senza l’autocertificazione.

 

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4 Commenti

  1. Bella la foto con due (delle 3) sfere illuminate, e quella del viale con quelli che paiono altri pianeti .. è stata celebrata, più che la Nascita, il definitivo funerale della Sacra Famiglia. Sparita la piccola e ambigua capannina dell’anno corso, evidentemente era ancora “troppo” per certe sensibilissime creature “celesti” .. Forse non ce ne siamo accorti (anche per via della mente obnubilata dalla mascherina), non viviamo nel 2020 d.C. e neanche nell’anno 2 dell’era Covid ma siamo (e abbiamo assistito) arrivati alla prima festa mondiale/lista dell’Astronomia. Salvo il caso che quello della Piazza dei Pesci non fosse davvero soltanto un “accosto”. Sarebbe l’Avvento dell’Accostamento

  2. Mi sono sbagliato: la capannina c’era. Bene è stato fatto a decidere di non farla vedere nel servizio di tgVercelli. Purtroppo, resta valido il commento. Forse sarebbe stato meglio se gli “ideatori” non l’avessero messa. Come si dice: la toppa è peggio del buco. Non so se è la stessa dell’anno scorso, ma somiglia molto. Questa volta però .. è stata posta lontano dal cappello di Babbo Natale, sul lato del Taverna, per intenderci, rendendola più difficile da notare, materiali poveri e di giorno pressoché invisibili (non so se di sera s’illumina in modo fantasmagorico) dentro il manufatto (se non fosse per il tetto spiovente, parrebbe il ricovero di attrezzi di una casetta della Valsesia) dentro ci sono le statue? macché, come l’anno scorso c’è una foto, sufficientemente piccola e, per i passanti poco concentrati, del tutto invisibile, appiccicata al “muro interno” della capanna. In primo piano la foto mostra due bambini-angioletti con l’aureola (blasfemia?) piuttosto grandi mentre una bimba vestita d’azzurro, più dietro e più piccola, dovrebbe essere la Madonna, dietro un bimbo/Giuseppe che non pare in estasi per la nascita del figlio, osserva svagatamente la scena. si regge con il bastone ricurvo tipico dell’iconografia. Se devo ammettere che tanti bambini in una “foto di famiglia” NON possono certo bastare per essere considerati un inno alla pedofilia, sono certo uno “spregio” alla cristianità, oltre che ala senso comune, un tributo all’-d–z–? Menomale che quasi nessuno la noterà!

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