I personaggi del 2020 a Vercelli: Carlo Olmo e gli operatori sanitari sugli scudi

Ogni anno anche il nostro giornale elenca i personaggi che hanno caratterizzato i dodici mesi trascorsi, ovviamente in una connotazione del tutto positiva non accendendo, per scelta, i riflettori su chi dovrebbe stare in castigo dietro la lavagna. Una sorta di fotografia dell’anno passato raccontato per volti, immagini e fatti che coinvolgono persone che ci piace regalare ai nostri lettori.

 

Sul personaggio dell’anno, di questo terribile anno che nessuno di noi potrà mai dimenticare, non ci sono dubbi: è Carlo Olmo, il filantropo vercellese, capace di spendere, secondo un calcolo in difetto, oltre mezzo milione di euro, di tasca sua, per aiutare tutti: dai medici agli studenti, dai cittadini bisognosi alle Rsa, dai volontari del soccorso agli ospedali, anche di fuori provincia e di fuori regione. Non per nulla, a giugno (anche se il riconoscimento gli è stato poi consegnato al Quirinale in ottobre), il Presidente Mattarella gli ha conferito l’altissima onorificenza di Cavaliere Bianco del Coronavirus. 

Con Olmo (aiutato dai suoi straordinari volontari: lupi bianchi e lupette bianche) si sono distinti in azioni di solidarietà e di sostengo ai vercellesi bisognosi, anziani, ammalati tanti altri vercellesi meritevoli di menzione. Al di là del ruolo sempre straordinario di Croce Rossa, Croce Blu e Vercelli Soccorso, è doveroso segnalare il Gruppo di via Paggi, guidato da Wanna Goddi e da Valeria Simonetta, poi, come ogni anno, i Biud10, gli Amici di Ieio, la Onlus Alby Dalmasso, i Club di Servizio, i Gruppi della San Vincenzo, la Caritas, i Banchi alimentari, Faccine Sorridenti e altri: tutti da accomunare in un lungo, caldo, caro abbraccio. 

 

I medici e gli infermieri dell’ospedale ringraziano Olmo per i Dpi donati in piena pandemia

Riguarda la Valsesia, non Vercelli, ma è giusto inserire, con un rilievo di primissimo piano in questo esercito del bene, anche il noto industriale Pier Luigi Loro Piana, per tutto ciò che ha fatto in appoggio alla sanità contro il Covid: donazioni all’ospedale di Borgosesia e iniziative a tutela dei cittadini. 

Il dottor Silvio Borrè

 

 

Altri personaggi dell’anno, gli operatori sanitari vercellesi: medici, di famiglia e ospedalieri, infermieri, oss. Figura-simbolo il primario di Infettivologia Silvio Borrè, cui devono la vita centinaia di persone. E poi un lungo elenco che non può non aprirsi con i due medici uccisi dal Covid: Luciano Bellan e Francesco Barillà.

E ancora: il presidente dell’Ordine dei Medici Pier Giorgio Fossale e la primaria del Dea Roberta Petrino, scampati al Covid e tornati subito in prima linea al fianco dei loro assistiti e dei degenti per combattere il Virus. E il dottor Sergio Macciò, cardiologo, che, con il suo straordinario “Diario di Bordo” ha raccontato “dall’interno del forte” l’epica, coraggiosa, commovente battaglia contro il Covid. Così come ha documentato tutto, in splendide immagini, con la solita professionalità, la fotografa Lella Beretta.

 

Pier Giorgio Fossale e Sergio Macciò

Sarebbero da citare tanti altri medici: quelli della Medicina, della Rinmazione, della Pneumologia, i tecnici di laboratorio, lo staff del Sisp, la dottoressa Silvia Ferraris che, dalla Psichiatria, si è messa a disposizione, sui social, di tutti coloro che pensavano di avere bisogno di aiuto per non perdere la speranza (e anche la testa)  durante il lockdown. E poi, simbolicamente a rappresentare tutti i medici di famiglia, il segretario dell’Associazione che li raggruppa, il dottor Gianni Scarrone, che accompagnò Olmo nella toccante missione al Golgota d’Italia: Bergamo.

Gianni Scarrone

Sempre in ambito di spiegamento tecnologico contro il Virus non può essere dimenticata la missione compiuta da un gruppo di studenti e di ex studenti dello Scientifico che sotto la guida del professore di Informatica Marco Crosa hanno realizzato in pieno lockdown, seguendo le istruzioni di Borrè e del primario di Rianimazione Carlo Olivieri, con il coordinamento del dottor Alessandro Stecco, un vero miracolo. Con una stampante 3D sono riusciti a costruire un connettore che ha consentito di trasformare normali maschere da snorckel – quelle che vende Decathlon – in respiratori salvavita per i ricoverati in Rianimazione.

La super classe dello Scientifico campionessa di Informatica

Autori pratici dell’impresa il neo diplomato Tommaso Poma e lo studente della Quarta Scienze Applicative Francesco Caccavo, con altri compagni di classe che hanno aiutato “in remoto”; ma idealmente il merito è dei super corsi di Informatica dello Scientifico che erano valsi alla scuola della preside Paoletta Picco, sotto la guida degli insegnanti Lucetta Bertinetti e Luca Oliva, la vittoria al Campionato Mondiale di Informatica Zero Robotics.

Elena Dogliotti

Sempre in ambito medico, hanno avuto grande successo le lezioni di cucina vegetale su Facebook tenute dalla biologa e nutrizionista vercellese ormai di consolidata fama nazionale Elena Dogliotti, con lo chef vegetale Simone Salvini per conto della “Fondazione Veronesi” per pranzi e cene di fine anno da allestire tenendo conto della salute e anche del gusto: in una di queste lezioni ha fatto la parte del leone il riso vercellese.

 

Giulia Maria Rimonda, stella della musica classica

In ambito artistico il 2020 ha visto imporsi un gruppo di straordinari musicisti, vercellesi doc o di adozione, che si sono distinti a livello nazionale ed internazionale con successi e conferme di livelli artistici assoluti nel nostro Paese e in Europa. Alludiamo alla violinista Giulia Rimonda, che ormai abbina una qualità interpretativa di assoluta eccellenza (sia come solista sia in duo, ad esempio con la pianista Valentina Kaufman, con la quale ha vinto il prestigioso International Crescendo Competition)  a doti manageriali di prim’ordine, riuscitissimo mix tra il padre, Guido Rimonda, e la madre, Cristina Canziani. Durante il lockdown, si è inventata una serie di interviste online molto accattivanti con i grandi della musica, ed è stata lei, grazie alle conoscenze consolidate che sta accumulando in giro per il mondo, a trovare gran parte dei giovani artisti che si sono esibiti nella fortunata rassegna concertistica on line “Not the Same”.

Federico Grassi e Sergio Sorrentino

E, con Giulia, da ricordare il flautista Paolo Ferraris, che si è aggiudicato il concorso per primo flauto nella prestigiosa orchestra di Colonia: con Niccolò Manachino, Ferraris è uno dei migliori flautisti oggi esistenti in Europa. E per Vercelli questo fenomenale duo di strumentisti trentenni è un vero motivo d’orgoglio. Aggiungiamo la vittoria del violoncellista ventenne Giorgio Lucchini al Premio Crescendo di Firenze, e le performance sempre più entusiasmanti del meno giovane Sergio Sorrentino con la chitarra classica ed elettrica:oltre ad aver registrato, su richiesta dell’autore, un video con musiche di Philip Glass, che è stato inserito sui canali ufficiali del grande compositore statunitense, sempre durante l’isolamento della scorsa primavera, Sorrentino ha realizzato, con l’affermato attore e regista di teatro vercellese Federico Grassi, un progetto multimediale che ha ottenuto molto successo, basato su otto importanti opere teatrali, letterarie e poetiche.

Il flautista Paolo Ferraris

Sempre in campo artistico, segnaliamo l’ep (che è un cd dalla durata ridotta) uscito proprio pochi giorni fa della cantautrice e compositrice vercellese Carlot-ta (cioè Carlotta Sillano): comprende quattro celeberrimi brani natalizi da lei arrangiati con la consueta genialità. Tra l’altro  Sorrentino e Carlot-ta sono stati protagonisti di due concerti on line della Società del Quartetto che, d’intesa con il Comune, è riuscita nel momento in cui a teatro potevano entrare almeno duecento spettatori, ad organizzare un grande concerto con il pianista cinese Ziyu Liu e l’Orchestra del Carlo Felice di Genova diretta da Pietro Borgonovo.

Angelo Gilardino

E che dire del maggior musicista e compositore vercellese vivente, Angelo Gilardino, che in questo annus horribilis ha scritto ben dodici composizioni, sette per chitarra sola e cinque di musica di camera, tra le quali una “Suite Bergamasca” per flauto e chitarra e un “Concerto per Asigliano” per contrabbasso e sette strumenti dedicato al suo paese d’origine.

La cantante a attrice Alice Uli Protto

In un momento di crisi drammatica del teatro sono stati la collaudata Officina degli Anacoleti e la compagnia Arteinscacco dei coniugi Livio Ghisio ed Annalisa Canetto (con Andrea Vercelli, Max Bottino e Roberto Amadè) a resistere. E a Milano, in un’encomiabile opera di solidarietà e teatro, durante la pandemia si è distinta, con la Brigata Brighella, la geniale attrice e cantante vercellese Alice Uli Protto, “assoldata”  anche da Olmo nell’ultimo Charity Tour estivo.

 

 

La prof, blogger e scrittrice Valentina Petri

E’ geniale anche la professoressa Valentina Petri, insegnante di Lettere all’Ipsia “Francis Lombardi” nonché blogger che ha creato una pagina Facebook “Portami il diario” che oggi conta oltre 60 mila followers e che poi è diventata un libro per Rizzoli in testa alle vendite su Amazon. Nel suo divertentissimo “Portami il diario”, la prof  dell’Ipsia (che in molti ricordano giovane e spigliatissima commessa, diversi anni fa, in una libreria che si chiamava “Corsico” e che poi è diventata Mondadori) si diverte (e soprattutto diverte i lettori) a parlare anche di dad, che considera un incrocio tra le sette piaghe bibliche e la tortura (“Devo parlare di feudalesimo mentre passo lo straccio sul pavimento”).

Floriana Rullo

Se il libro di Valentina Petri sta ottenendo un successo tanto eclatante quanto meritato, sempre a proposito di libri, citiamo il fortunatissimo “Can Yaman – I love you forever”  edito dalla Vallardi e scritto dalla giornalista e nostra collaboratrice Floriana Rullo. La “vera storia 100 per cento non ufficiale”  dell’attore turco protagonista delle soap Bitter Sweet e Daydreamer, ed ora ingaggiato per rifare Sandokan, sta scalando tutte le classifiche di vendita e in queste ore il libro di Floriana Rullo ha raggiunto la decima posizione tra i più letti nel nostro Paese.

Sempre a proposito di libri scritti da giovani vercellesi, va citata la prima opera horror del talentuoso Edoardo Sarasso Innocenti, già autore di pregevoli gialli: si intitola “Memorie di un pugile senza nome” ed è appunto uscita in queste ultime settimane per Albatros.

Alessandro Barbero

Un altro personaggio vercellese d’adozione che ha caratterizzato il nostro  2020 è stato il professor Alessandro Barbero, vera supestar della divulgazione storica. Per la nostra città, nell’anno che ci ha appena lasciti il docente dell’Upo ha avviato un’importante collaborazione don il Comune, tenendo innanzitutto una straordinaria conferenza a settembre nell’ex Manica delle Donne al Pisu sui Misteri della Vercelli Medievale, conferenza poi diventata, il mese dopo, una grande mostra in Arca, con lo stesso titolo, inaugurata dal sindaco Corsaro in Arca. Aggiungiamo infine la pubblicazione di un magnifico libro con saggi di Barbero, alcuni dei quali inediti, pubblicati da Gallo, a cura della Società Storica Vercellese, presieduta dal professor Giovanni Ferraris: si intitola “Vercelli Medievale”.

Enrico Piatti, giovane certezza della scherma vercellese

Come la musica e il teatro, anche lo sport ha dovuto in larga parte stare “al palo”, ma ciò non ha impedito al giovane spadista vercellese Enrico Piatti (nipote del grandissimo Viktor Kulcsar) di partecipare,  a gennaio, al “Trofeo Bertinetti” e di vincerlo con la Nazionale Italiana, confermando così i sensazionali risultati del 2019: quest’anno, Piatti ha conquistato il bronzo nella gara di Coppa del Mondo Under 20 svoltasi a Udine e l’argento agli Europei a squadre Cadetti disputatisi in Croazia.

L’hockey Engas sta volando nel torneo di A2

Bene anche l’Hockey Engas, balzato recentemente in testa al campionato di A2 e note di incoraggiamento anche per la Pro Vercelli che, con la nuova dirigenza (dopo dieci anni di gestione di Massimo Secondo)  è partita magnificamente nel campionato di serie C, per poi segnare il passo nelle ultime gare: tuttavia nonostante l’evidente calo, anche psico-fisico, la squadra di Francesco Modesto rimane saldamente ancorata in zona playoff.

L’inaugurazione di “Fabrika”, hamburgeria e birreria

Avremmo voluto dedicare gran parte di questi momenti indimenticabili dell’anno alla rinascita dell’imprenditoria vercellese, ed invece la pandemia ha bloccato sul nascere anche i minimi segnali di ripresa possibili, ovviamente non solo nella nostra città. Per fortuna, anche in un anno così tragico Serenissima Ristorazione si è insediata nell’area industriale garantendo 150 posti di lavoro ai vercellesi e, in ultimo, l’Hamburger-Birreria “Fabrika”, iniziativa di Tony Gobbato, sorta proprio nei giorni scorsi nei locali del vecchio Caffè Marchesi (con la prospettiva di assumere fino a diciassette persone, quando le attività dei bar e della ristorazione potranno ripartire senza più vincoli) è un segnale di coraggio e di speranza. 

Edm

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